Indirizzo: Contrada La Chiusa-Beviero, Sp43 – 92010 Montevago (AG) Tel.: +39 091 328445 Cell: +39 347 8782011 Sito: www.lachiusavini.it Email: info@lachiusavini.it Azienda Bio: sì
laVINIum – 12/2017
È mia ferma convinzione che sia molto importante conoscere le persone che si occupano di un’attività tanto complessa come la vitivinicoltura, la loro personalità è un valore, un contributo a comprendere più a fondo il loro percorso produttivo e le ragioni delle scelte che lo contraddistinguono. Stefano Ientile ha lo sguardo profondo, nei suoi occhi si legge l’orgoglio isolano e l’amore per la propria terra, assaggiando i suoi vini tutto questo traspare perfettamente, sebbene abbia iniziato questa attività solo nel 2011. L’azienda si trova in contrada La chiusa-Beviero a Montevago, in provincia di Agrigento, parliamo quindi di Sicilia, per la precisione dell’area collinare sud-occidentale, a 400 metri s.l.m. e a soli 20 km dalla costa. Libeccio e Maestrale alternano i loro influssi su questo altopiano calcarenitico; siamo in una delle zone dove il terremoto del ’68 ha fatto molti danni, ancora visibili nei ruderi del vecchio paese. La superficie di proprietà è di circa 10 ettari, ripartiti fra vigneti e uliveti, il clima si rivela ideale perché, oltre al passaggio quasi costante dei venti, riceve l’influenza del mare, sia per via aerea, sia nei componenti minerali che in milioni di anni ha depositato nel terreno. Stefano ha da subito scelto di impostare con la sua famiglia il lavoro con metodo biologico e artigianale, nel rispetto del territorio e dell’ambiente, puntando alla massima qualità possibile. Le uve allevate sono catarratto e grillo per i vini bianchi, allevate nella parte più a sud del vigneto, su terre rosse di natura calcarenitica, medio-argillose e a tratti quasi sabbiose; mentre syrah, nerello mascalese e perricone, destinate ai vini rossi, risiedono nella parte nord, dove il terreno è più argilloso e di medio impasto. Il syrah è un vitigno al quale Stefano crede molto, non a caso lo propone in diverse versioni, tenendo conto dell’eterogeneità dei suoli dove risiede. È importante precisare che il lavoro in biologico di Stefano si forgia sulla biodiversità: la vite non è sola, ma condivide la propria esistenza con alberi da frutto, ulivi e piante spontanee, leguminose, erbe che, alternate al letame, contribuiscono in ogni stagione a fornire un importante contributo al nutrimento necessario al terreno affinché sia biologicamente sempre vivo. Queste condizioni ideali consentono l’abolizione di diserbanti, anticrittogamici e prodotti di natura sintetica. Le arature sono poco profonde e il lavoro è quasi totalmente manuale, ogni pianta è seguita con attenzione meticolosa, dalle spollonature ai diradamenti occasionali, per avere rese contenute e una qualità delle uve decisamente ottimale. Nonostante il clima stia mutando in tutto il mondo, qui è ancora possibile fare a meno di irrigare, grazie a terreni sempre freschi e ben drenati. L’ultimo scoglio, l’uso di rame e zolfo, ammesso anche in biologico, è ogni anno sempre più limitato, nonostante agli inizi dell’estate si possono affacciare fastidiosi attacchi di oidio. Stefano sta anche approfondendo la conoscenza della biodinamica e delle cure alternative, utilizzando i tipici preparati, ma anche prodotti omeopatici e micorrize. Come tutte le persone che hanno uno spirito saggio, Stefano sa bene che ha molto da imparare, ogni anno, vendemmia dopo vendemmia; le sue idee, i suoi progetti sono sempre legati alle risposte della terra e del clima, il vino è una sua creatura, deve piacere prima di tutto a lui e, sebbene siamo alle prime annate in commercio, i risultati sono già di notevole livello, testimoniano che è partito con il piede giusto e che il luogo dove le vigne dimorano è sicuramente vocato per fare qualità, ma sarà la sua mano, la sua esperienza a concretizzarlo, noi siamo qui per raccontarvelo.
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Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore (...)
Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Maestro Assaggiatore e Docente O.N.A.V., Delegato per la provincia di Lecco; svolge numerose attività come Docente presso Slow Food, Scuola de L (...)
Sommelier e master sul servizio vino e relazione col commensale, ha tenuto alcuni corsi in area territoriale del Pavese di approccio/divulgazion (...)
È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, (...)
Napoletano, classe 1970, tutt'oggi residente a Napoli. Laureato in economia, da sempre collabora nell'azienda tessile di famiglia. Dal 2000 comi (...)
Ha iniziato la sua attività in campo enogastronomico nel 1987. Ha collaborato con le più importanti guide e riviste del settore italiane ed este (...)
Nato nel 1974 a Roma in una annata che si ricorderà pessima per la produzione del vino mondiale. Sarà proprio per ribaltare questo infame inizio (...)
Bolognese dentro, grafico di giorno e rapito dal mondo enologico la sera. Per un periodo la sera l'ha condivisa con un'altra passione viscerale (...)
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