Winnica Korol si trova nel distretto di Siemiatycze, Voivodato Podlaskie, nella Polonia nord-orientale, quasi al confine con la fredda Bielorussia, ed è molto interessante per gli appassionati di vino, perché ha una cantina modernissima e utilizza metodi ecologici nella coltivazione delle viti. Questa bella azienda vinicola della Polonia orientale è stata fondata nel 2010 da Mikołaj Korol, il proprietario di una fattoria ecologica nell’agro della cittadina di Mielnik, situata sull’altopiano di Drohiczyn nella parte meridionale del Voivodato Podlaskie proprio sulla riva destra del fiume Bug, famosa per il carattere vacanziero e ricreativo anche per le sorgenti di acqua calda curative, vicino al Parco paesaggistico dei tortuosi meandri del fiume Bug. La ricchezza di questo territorio è costituita da una miniera di gesso e dalle sorgenti di acqua termale calda, insieme alla natura e a un clima unico. Winnica Korol confina a est con la morena Góra Uszeście, che fa parte di una Riserva Naturale in cui vivono una fauna e una flora peculiari che corrispondono alla natura asiatica. È qui che nel 1995 il dott. ing. Mikołaj Korol, specializzato prima in chimica e poi nella lavorazione e trasformazione ortofrutticola, gestiva un’azienda agricola biologica, tra cui un frutteto, si era così affascinato dalla vinificazione della frutta che aveva iniziato a produrne i vini in casa.
Tuttavia, le prime 20 viti furono piantate da Mikołaj Korol nel 1995 nella sua casa di famiglia a Siemiatycze ed è da queste che aveva prodotto il suo primo vino dall’uva. Il clima specifico di Mielnik e la fertile terra della radura di Popław gli avevano presto rivelato che in termini di qualità dell’uva e di destinazione turistica un vero vigneto poteva diventare un’attrazione in questo incantevole angolo della Polonia e così nel 2010 aveva deciso di coltivare professionalmente altre varietà di uve nobili da vino sulle pendici del suo appezzamento agricolo e nel 2010 aveva fondato Winnica Korol (nota anche come Winnica Mielnik). Nel 2011 ha piantato 900 barbatelle innestate importate dalla Germania. Quelle piantine si erano ambientate bene e crescevano anche più dell’altezza prevista. Questo progetto, però, quando è stato creato, sembrava un piano folle. Molte persone dubitavano ed esprimevano ad alta voce un profondo scetticismo: ”Un vigneto polacco al confine con la Bielorussia e il profondo est!”… ma nonostante i malcontenti Winnica Korol è stata caparbiamente creata e si sta ancora sviluppando per offrire al mercato nuovi vini ogni anno.
Il terreno qui è ricco di sostanze nutritive e gode dell’umidità che scorre dalla sommità dell’altura morenica Góra Uszeście anche nelle estati molto secche, condizioni che garantiscono una buona raccolta dell’uva e un alto contenuto di zuccheri naturali negli acini. Nel 2012 Mikołaj si è laureato in Enologia all’Università Jagellonica per sviluppare la sua vitivinicoltura e in quello stesso anno come nel 2013, 2014 e 2015 aveva piantato altre vigne. Attualmente il vigneto si estende su una superficie di 6 ettari e altri impianti sono previsti per gli anni successivi. I primi vini prodotti da questo vigneto nel 2012 erano molto promettenti, ricchi di aromi originali. Non potevo andarci perché avevo appena smesso di lavorare al raddoppio dell’impianto di distillazione del greggio della Lotos a Danzica e avevo iniziato un nuovo lavoro di ricerca storica negli archivi di don Mario Crenna in Sardegna per pubblicare i suoi scritti, ma nel 2019 il mio amico ”Kapka”, globetrotter ed editore del portale Vinisfera.pl, ne aveva ricevuto un’ottima impressione, aveva scritto: ”Questi vini vengono prodotti costantemente ogni anno in modo efficiente, mantenuti in uno stile solido” e anche ”Sono puliti, hanno un buon stile, mantengono l’equilibrio”, proseguendo con ”Ciò è dovuto in gran parte ‒ nell’impegno e nelle conseguenze ‒ al proprietario dell’azienda vinicola, Mikołaj Korol. Da quando lo conosco, e lo conosco da parecchi anni, ha sempre fatto a modo suo, piacevolmente fumino e un po’ testardo, si voleva incoraggiarlo”.
Ormai sono vent’anni che concordo in pieno con i giudizi di “Kapka” sui vini, fin dai tempi dei primi corsi di degustazione della famosa Accademia Wina – ICEO di Cracovia (quando sedevamo uno accanto all’altro (con la simpatica approvazione del nostro amatissimo prof. dr. Zygmunt Ryznerski), ma anche in altre degustazioni a Cracovia e a Varsavia dove lui prendeva molti appunti più di quelli che prendevo io, mentre io preferivo concentrarmi di più sugli aromi e sui sapori, ma poi approfittavo delle fitte note del mio amico per copiare e annotare anch’io qualcosa. Per questo motivo mi sono interessato e ho chiesto anch’io a Mikołaj di degustare i suoi vini. Purtroppo quasi soltanto i vini rossi delle vendite attuali, perché quelli bianchi del 2019, escluso uno, sono già esauriti. Per poter degustare gli altri suoi vini bianchi, appena sarà finita la pandemia e sarò già vaccinato, ne approfitterò per andare in visita nei nuovi locali appositamente costruiti. Qui c’è una moderna cantina ben preparata e attrezzata come base di questo vigneto per la produzione e lo stoccaggio dei vini e c’è una sala degustazione per provarne i vini. La cantina svolge anche un’attività enoturistica e si può pernottare nell’attiguo Apart Hostel Korolówka di proprietà del figlio, prenotando qualche giorno prima della visita per e-mail o per telefono. Per gli intenditori di vini polacchi e per coloro che vogliono solo scoprire qualcosa sul vino e assaggiarlo, si offre un tour del vigneto e della cantina, oltre alla degustazione dei vini prodotti, raccontando come sono stati creati, quali vitigni si coltivano, i metodi di cura e vinificazione, ma stagionalmente si offre la possibilità di partecipare a lavori legati alla coltivazione, gestione e cura della vite oltre che alla vendemmia. È possibile ospitare fino a 20 persone nel vigneto e accanto in camere doppie.
Mikołaj e Marta Korol (foto di Andrzej Zdanovicz di Polska Press a Bielsk Podlaski
Ci sono cucine con frigorifero e bagni con doccia. Si possono anche organizzare colazioni per gruppi di turisti. Dettagli e costi, però, sono da concordare, è necessario perciò il contatto telefonico e/o e-mail alcuni giorni prima. In caso di gruppi più numerosi, Mikołaj aiuta volentieri ad organizzare la sistemazione in alberghi vicini e agriturismi. Si possono trascorrere serate con il vino sulla terrazza panoramica della cantina oppure accanto al fuoco o alla griglia, accanto a un laghetto di 8 are splendidamente attrezzato e circondato da arbusti in fiore e da un vecchio frutteto. È anche possibile mangiare i prodotti locali che abbondano in questa regione. Vi invito a visitare questo posto della Polonia orientale che è un po’ fuori mano dalle altre regioni vitivinicole della Polonia, dove alcuni sono così orgogliosi dei loro vini che si vantano di fare vini migliori di questi e gli enoturisti che non conoscono questa vigna pensano a priori che non ci troveranno nulla di interessante, ma non è così, anzi la realtà è proprio l’opposto. Anche la signora Marta ha avuto una piacevole sorpresa qui quando ha deciso di sposare Mikołaj il 21 settembre 2018 e ora lo completa e lo sostiene nel suo lavoro in vigna e in cantina. È economista e si occupa di contabilità, il che è di grande aiuto. In cantina lo aiuta anche quando ha bisogno di fare qualcosa insieme. Una splendida giovane donna che era anche affascinata dalla produzione del vino. Winnica Korol di Mielnik è anche un ottimo punto di partenza per visitare i vicini luoghi storici. Per esempio il Santuario ortodosso di Grabarka, le rovine di castelli medievali e castelli ben ristrutturati visitabili come Drohiczyn, Mielnik e Niemirów. La cittadina dispone di un’infrastruttura ben attrezzata per la ricreazione sportiva, come piste ciclabili, canoa sul Bug, pesca o escursioni. Ecco i vini che ho assaggiato.
Gewurztraminer 2019 È un bianco abboccato davvero squisito, delicato, leggero e fresco. Di colore paglierino luminoso con riflessi dorati è delizioso, gradevolissimo. All’attacco un profumo di tiglio e confetto da sposa apre un bouquet ricco di aromi di nespola e susina mirabella mature, cedro e limoncello tra sfumature di pistilli di camomilla. In bocca è cristallino, pulito, morbido, con la dolcezza del fruttato giallo, della pera abate e della torta casalinga al limone con zucchero vanigliato. Il finale è inebriante come una passeggiata fra le zagare degli agrumeti siciliani, leggermente ammandorlato dolce su fondo di pompelmo. Va bevuto giovane e fresco, intorno a 12 °C, baciando la propria amata. Tenore alcolico del 12%.
Cabernet Sauvignon 2019 Proviene da uve cabernet sauvignon in purezza ed è giusto notare che Mikołaj le considera l’orgoglio di questo vigneto di cui testimoniano le reali possibilità. Di colore rubino scuro con riflessi porpora, attacca con un soave profumo erbaceo come quello dei Colli Euganei e sorprende in modo positivo perché è succoso, gustoso, senza spigoli, un bicchiere tira l’altro come in un’allegra osteria. Il bouquet si apre con gli aromi di piccoli frutti rossi maturi (lamponi, more, mirtilli rossi) e composta di ciliegie tra sfumature di alloro con uno sbuffo di fumo di falò di legna all’aperto e di lettiera di foglie. È un cabernet leggero, snello, piacevole da bere a 16-18 °C. Tenore alcolico del 12%.
Pinot Noir 2019 Di colore rubino trasparente, non va all’attacco con uno dei suoi profumi, ma si distende in modo delicato e leggero fra gli aromi molto equilibrati di piccoli frutti di bosco come mirtillo rosso, mora, prugnolo, con un bel sottofondo di ciliegie mature. In bocca è cristallino, pulito, morbido, con la dolcezza del fruttato rosso. Questo vino è ben maturato nell’invecchiamento, è ben profilato e accarezza ordinatamente il palato perché i tannini vellutati lo hanno modellato piacevolmente. È un vino fresco e croccante, con sfumature di pepe bianco e rosa nel finale a sottolinearne il carattere. Il finale è dolce e ampio, con leggere sfumature di mandorle dolci. Piacevole da bere alla temperatura di 16-18 °C. Tenore alcolico del 12,5%.
Cabernet Dorsa 2019 Di colore rosso porpora scuro con riflessi violetti. Attacca con un profumo di succo di arancia rossa tarocco o sanguinella e lettiera di foglie, poi emerge un fruttato di ciliegie mature in confettura, gelatina di ribes nero, aronia e caramella di frutta rossa. In bocca è succoso, ricco di fruttato rosso, con tannini dolci, delicato e vellutato, di medio corpo e gradevole acidità, fresco, con un ricordo di polpa di peperone rosso dolce e di roast beef appena tiepido. Nel finale si avverte soavemente lo speziato dolce in cui emerge anche una sfumatura amaricante di cioccolato fondente alla scorza d’arancia. Molto facile e piacevole da bere. Tenore alcolico del 13%.
Mikołaj 2019 Proviene da uve cabernet sauvignon 40%, cabernet dorsa 30%, cabernet mitos 30%. È maturato per 3 mesi in botti nuove di rovere francese, ma che non disturba assolutamente. Di colore rosso rubino scuro con riflessi porpora. Attacca con un profumo di confettura di prugne e un pizzico di macis, poi emerge un fruttato straordinariamente gustoso di gelatina di ciliegie molto mature, amarene mature, ribes nero, prugne, more di gelso, peperone rosso dolce e rabarbaro con una sfumatura di rossetto e di ginepro. Sexy, ricco, succoso, con tannini dolci, delicato e vellutato, di medio corpo, con un finale molto lungo in cui emerge anche una sfumatura di cipria. Tenore alcolico del 13%.
Cabernet 2018 Proviene in parti uguali dallee uve di due ibridi, cabernet cantor e cabernet cortis, ed è maturato per 6 mesi in botti di rovere francese. Questa bottiglia ha un moderno tappo a vite. Di colore rubino con riflessi granata, attacca con profumi di ciliegie mature e more che introducono un bouquet di aromi di amarene, polpa di peperone rosso dolce, torta di ciliegie, gelatina di more e ribes nero. In bocca risulta fresco e pulito, leggero e gustoso, con accenti espressivi di nocciolo di ciliegia e mora, note speziate, ghiande e lettiera di foglie. Vino di medio corpo con tannini levigati e una piacevole acidità. Finale leggermente speziato ed erbaceo. Vino ben riuscito, interessante, di carattere. Tenore alcolico del 13%.
Regent 2018 Proviene dall’ibrido regent, molto studiato ed elaborato (78,5% vitis vinifera diana impollinata chambourcin, 14,6% vitis rupestris, 3,3% vitis labrusca, 1,6% vitis berlandieri, 1% vitis lincecumii, 1% vitis riparia) è un vino che ha vinto due medaglie d’oro a due concorsi internazionali. È interessante notare che questo vino non ha fatto molta botte (sulla retroetichetta c’è scritto 2 mesi in botti nuove di rovere francese), ma era composto da frutti molto ben maturati dell’ottima annata 2018. Ci sono i sapori della località e del caldo sole estivo di Mielnik. Di colore porpora, attacca con un potente profumo di ginepro e di salmastro, mi sembrava di essere in pineta in Sardegna, proprio sulla scogliera di Cala del Turco ad Alghero in riva al mare di fuori. Sarebbe meglio decantare questo vino in caraffa per qualche ora per superare la lievissima aggressività e durezza degli aromi della natura silvestre di mare (pari a quelli di certi vini dello Schioppettino 2006 di Fulvio Bressan che proprio in Polonia è stato premiato nel Gran Prix di Magazyn Wino come migliore vino rosso dell’anno 2013), in modo da apprezzare meglio la sua leggerezza, la freschezza, la trasparenza e uno stile leggermente speziato con leggere note erbacee e terrose su un fondo di nocciolo di ciliegia e mora di rovo, rabarbaro, aronia ed erbe aromatiche, radici, un po’ di tabacco e pepe. In bocca conferma tutti gli aromi, abbinati a una bella struttura fruttata. Il vino è gradevole, morbido e rifinito dall’acidità. Tenore alcolico del 13%.
Regent 2019 Fatto con le stesse uve del precedente, è un vino che però è stato maturato di più in legno piccolo, ma di secondo passaggio (sulla retroetichetta è scritto 6 mesi in barrique da 225 litri di rovere francese). È in questa differenza fra le due annate che si evidenzia il grande rispetto dell’enologo per la natura e il carattere del vino. Di colore porpora, è ben profilato e accarezza ordinatamente il palato perché i tannini vellutati lo hanno piacevolmente levigato. Lievi note erbacee e terrose corredano il bouquet degli aromi fruttati, come ciliegia e mora, c’è anche un pizzico di rabarbaro tra sfumature di erbe aromatiche e spezie. Piacevole da bere alla temperatura di 16-18 °C. Tenore alcolico del 13%.
Mario Crosta
Winnica Korol Popław 3, 17-307 Mielnik (POLONA) coord. GPS: lat. 52.334735 N, long. 23.039437 E cellulare: +48.604.273338 e +48.692.927467 sito winnicakorol.pl e-mail winnicakorol@gmail.com, korol@komirex.com.pl
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del settore gomma-plastica in Italia e in alcuni cantieri di costruzione d’impianti nel settore energetico in Polonia, dove ha promosso la cultura del vino attraverso alcune riviste specialistiche polacche come Rynki Alkoholowe e alcuni portali specializzati come collegiumvini.pl, vinisfera.pl, winnica.golesz.pl, podkarpackiewinnice.pl e altri. Ha collaborato ad alcune riviste web enogastronomiche come enotime.it, winereport.com, acquabuona.it, nonché per alcuni blog. Un fico d'India dal caratteraccio spinoso e dal cuore dolce, ma enostrippato come pochi.
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Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Esordi giornalistici nel lontano 1984 nel mondo sportivo sul giornale locale Corriere di Chieri. La passione per l’enogastronomia prende forma a (...)
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