Agorà Morelli a Napoli
Se fosse un uomo si potrebbe definire “bello e dannato”, per quell’immaginario collettivo che attribuisce al Gin una fama vagamente delinquenziale. Tra storia e leggenda, il Gin ha cavalcano secoli di successi e di eclissi, in un mix di alterne vicende che hanno segnato il suo percorso. Si narra, infatti che, verso la fine del XVI secolo, alcuni soldati inglesi avessero trovato coraggio combattendo la guerra d’indipendenza olandese grazie ad un distillato aromatizzato al ginepro. Più verosimile appare la versione salutistica che narra di un farmacista olandese del Seicento, Sylvius Franciscus Van Leyden, inventore del Jenever, un distillato ottenuto dalle bacche di ginepro per curare i disturbi di stomaco e dei reni che, da allora, venne utilizzato come medicinale.
Calice di gin Puerto Indias Rosé
Il veto d’importazione posto da Guglielmo d’Orange, nel 1689, fece incrementare talmente tanto la produzione, ed il conseguente consumo, di distillati locali come il Gin che l’ubriachezza di massa divenne un grave problema, per cui si rese necessaria la repressione con il veto di produzione del Gin. Fu solo dall’Ottocento che, grazie ad un miglioramento delle tecniche di fabbricazione e la conquista dei nuovi mercati oltreoceano che il Gin conobbe uno straordinario successo, al punto da essere prodotto artigianalmente nelle vasche da bagno di molte case private (dando così origine al famigerato Bathtube Gin), fine a divenire universamente apprezzato anche in cocktail freschi e fantasiosi.
Il momento delle votazioni
Da oltre 150 anni, a Carmona (Siviglia), cuore dell’Andalusia, la distilleria Los Alcores de Carmona, una delle più antiche distillerie, produce Gin Puerto de Indias Premium secondo la più antica tradizione locale. Il nome è legato alla scoperta dell’America, epoca in cui Siviglia divenne uno dei principali porti per lo scambio di merci tra la Spagna e il Nuovo Mondo.
Pier Vincenzo Migliaro mentre prepara il cocktail che vincerà il primo premio
La storia di questa distilleria inizia nel 1880, quando un emigrante basco, soprannominato Izaguirre, arrivò a Carmona durante la sua fuga dalle guerre carliste. Insediatosi nella tenuta, sede dell’attuale distilleria, decise di sfruttare l’esistenza di una sorgente d’acqua sotterranea d’epoca romana per elaborare una serie di distillati in alambicchi di rame attraverso tecniche tradizionali.
Il cocktail vincitore
Oggi l’azienda produce anice, pacharán e gin, nelle sue tre varietà: Strawberry, un distillato a base di fragole di Huelva macerate con le erbe dell’Andalusia; Classic e Pure Black Edition, distillati fino a 10 – 15 ingredienti botanici sapientemente dosati, come le radici di angelica e di zenzero, i frutti di cardamomo, i semi di coriandolo, la corteccia di cassia (nome botanico: Cinnamomum cassia), la polvere di rizoma di giaggiolo, le scorze di limone, di arancia e di pompelmo fresco.
Pier Vincenzo Migliaro con il premio vinto
Il travolgente revival del Gin miscelato nelle più fantasiose ed originali versioni, è il nuovo trend del momento, specie tra i giovani, per riscoprire il valore di bere prodotti di qualità, ma sempre responsabilmente e con moderazione. Ieri sera, all’Agorà Morelli, location di gran fascino ricavata nella monumentale grotta del Chiatamone, antico collegamento dalla Reggia al porto di Napoli, la Luigi Castaldi Group S.r.l., esclusivista del marchio Puerto de Indias in Campania, ha presentato ad ospiti selezionati, le tre versioni del Gin Puerto de Indias, arrivato in Italia solo quest’anno pur essendo il 9° Gin al mondo come numero di bottiglie vendute.
Giuseppe Marcon, secondo classificato
Tre noti bartender, Francesco Lamatia, Giuseppe Marcon (Joe barba) e Pier Vincenzo Migliaro (Ciko) si sono alternati dietro il luminoso bancone nella preparazione di cocktail a base di Gin Puerto de Indias. Personalmente, pur non amando in generale i superalcolici, ho apprezzato la particolare aromaticità da estratto di frutta fresca di questo Gin, specie nella versione Classic (quella color azzurro), a base di semi di coriandolo, corteccia di cassia, pompelmo, limone e arancia, bell’equilibrio di freschezza, aromaticità ed intensità, dal finale gradevolmente amaricante, tipico della cassia. Confusa spesso con la più nobile Cannella, originaria di Cylon, la Cassia, volgarmente conosciuta come Cannella cinese. Spezia antichissima, proveniente dalla Birmania, dove la sua presenza è documentata in Cina fin dal 2500 a.C. ed in Egitto del 1600 a.C., fu introdotta in Europa attraverso le piste carovaniere delle spezie provenienti dall’Oriente.
Francesco Lamatia, terzo classificato
L’epilogo della vivace serata è stato affidato a una gara di cocktails tra i tre Bartender per il titolo di Brand Ambassador Puerto de Indias, guidata dalla voce guida di Massimo Leone di Radioemme. Una giuria, presieduta dal titolare dell’azienda Los Alcores de Carmona, produttrice del Gin Puerto de Indias, Francisco Ruiz Pérez, ha votato per il cocktail realizzato da Pier Vincenzo Migliaro (Ciko), che si è aggiudicato un contratto come Brand Ambassador per Puerto de Indias per la Luigi Castaldi Group S.r.l. seguito a ruota da Giuseppe Marcon (Joe Barba) e Francesco Lamatia. Il cocktail vincitore “Rose and I” che Pier Vincenzo Migliaro ha dedicato alla mamma, è a base di Gin Premium Puerto De Indias Strowberry – Sciroppo al lampone e Sciroppo alla Vaniglia – Succo Fresco d’arancia spagnola – Succo Fresco di Limone – Albume d’uovo Guarnisch – mora e petalo di rosa edulo.
Carmen Guerriero
Laureata in giurisprudenza, giurista di formazione, è giornalista dal 1995, settore turismo enogastronomico, responsabile agroalimentare PMI - piccole e medie Imprese - International, fa parte dell'Associazione Nazionale Donne del Vino - Campania; Sommelier AIS, degustatrice ONAV, Accademia Nazionale della Cucina - Napoli, partecipa, anche come chair, a convegni (Vkusnissimo 2018), rassegne e manifestazioni (Judge of exellence Bellavita 2017/2018) dedicate al settore.
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Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Maestro Assaggiatore e Docente O.N.A.V., Delegato per la provincia di Lecco; svolge numerose attività come Docente presso Slow Food, Scuola de L (...)
Sommelier e master sul servizio vino e relazione col commensale, ha tenuto alcuni corsi in area territoriale del Pavese di approccio/divulgazion (...)
È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, (...)
Napoletano, classe 1970, tutt'oggi residente a Napoli. Laureato in economia, da sempre collabora nell'azienda tessile di famiglia. Dal 2000 comi (...)
Ha iniziato la sua attività in campo enogastronomico nel 1987. Ha collaborato con le più importanti guide e riviste del settore italiane ed este (...)
Nato nel 1974 a Roma in una annata che si ricorderà pessima per la produzione del vino mondiale. Sarà proprio per ribaltare questo infame inizio (...)
Bolognese dentro, grafico di giorno e rapito dal mondo enologico la sera. Per un periodo la sera l'ha condivisa con un'altra passione viscerale (...)
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