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La lista vini “ricercata” di Magazzino Scipioni

Magazzino Scipioni logo

In un locale di Roma ho trovato una carta dei vini originale, “ricercata”, ossia di quelle che per essere messe insieme richiedono impegno, che sono frutto di un lungo e appassionato periodo di ricerca.
Vi ho trovato vini di vignaioli, italiani e francesi soprattutto, spesso alieni dalle raccomandazioni che puoi trovare sulle guide del settore. Niente copia/incolla da parte di chi cura questa lista dunque, ma viaggi, incontri, assaggi e riassaggi, sempre con un occhio al rapporto qualità/prezzo.
Vini bianchi al Magazzino Scipioni

Selezionatore di vini
Si chiama selezione, quella di cui si occupa Marco Sciamanna presso Magazzino Scipioni. Marco non solo sa interpretare i tuoi gusti in ambito vinicolo, ma conosce a menadito i vini che propone, i territori dai quali provengono, chi li fa, come li fa (avendo sempre visitato di persona le aziende vitivinicole) , e come si rivelano ai nostri sensi.

Vini da pietre bianche al Magazzino Scipioni

Ho assaggiato vini da pietre bianche, vini da rocce nere, abbinati alle preparazioni dello chef Valerio Mattaccini e proposti in sapiente comparativa per scoprirne attese differenze e sorprendenti analogie. Ho trovato vini che non conoscevo, e ritrovato vini passati nelle cantine della mia mi-famille francese, ottimi o addirittura eccellenti, sempre bevibili, mai costruiti con forzature in cantina, a prezzi (quasi) per tutte le tasche, in una parola, onesti… e la ricerca assume un senso, giacché è a vantaggio di tutti.

Vini da rocce nere al Magazzino Scipioni

Magazzino Scipioni
Via degli Scipioni, 30
00192 Roma
Tel.: 06 39745233
E-mail: info@magazzinoscipioni.it

Maurizio Taglioni

Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate del settore. Ha curato la redazione dell’autobiografia Vitae di un vignarolo di Antonio Cugini (2007), ha scritto il saggio “Dall’uva al vino: la cultura enologica ai Castelli Romani” in Una borgata che è tutta un’osteria a cura di Simona Soprano (2012), e ha pubblicato la ricerca socio-economica «Portaci un altro litro» - Perché Roma non beve il vino dei Castelli (2013). Collaboratore scientifico del Museo diffuso del Vino di Monte Porzio Catone, porta avanti dal 2009 la ricerca qualitativa volta alla raccolta e documentazione delle storie di vita degli anziani vignaioli dei Castelli Romani, confluita nell’allestimento museale multimediale Travaso di cultura e nell’installazione artistica itinerante Vite a Rendere, per la riscoperta e il recupero delle tradizioni vitivinicole dei Castelli Romani.

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