Dal 5 all’8 novembre a Costigliole d’Asti andrà in scena la seconda edizione di “RossoBarbera”, rassegna che punta a diventare l’evento di riferimento dedicato al celebre vitigno autoctono piemontese. Quest’anno verranno presentate una serie di iniziative e kermesse che faranno di questo piccolo borgo astigiano, inserito in un contesto paesaggistico meraviglioso – patrimonio Unesco – tra Monferrato, Langhe e Roero, la vera capitale mondiale di questo vino. Sono attesi almeno duecento produttori di Barbere con 400 etichette da tutto il Piemonte, ma anche da Lombardia e Oltrepò Pavese. Nel 2019 erano 142 aziende e 200 vini, un bel salto in avanti. L’evento è organizzato dal Comune di Costigliole, al timone troviamo il sindaco Enrico Cavallero e la Cantina dei vini, col supporto dell’Associazione ”Noi di Costigliole”. Quest’ultima è presieduta da Daniele Comba e riunisce una cinquantina di produttori di Barbera, tutti costigliolesi, in collaborazione e con il patrocinio di Regione Piemonte, Consorzio di tutela della Barbera d’Asti e dei vini del Monferrato (la cui sede è nel castello di Costigliole), Camera di commercio di Alessandria e Asti, Fondazione Cr Asti, Banca d’Asti, Banca d’Alba, Compagnia San Paolo, Azienda turistica Monferrato, Langhe e Roero e Comunità Collinare Tra Langhe e Monferrato.
Il castello di Costigliole d’Asti rosso per l’occasione
Saranno due i grandi temi trattati: clima e post pandemia. “Rosso Barbera è il simbolo di un Comune, Costigliole, che ha storicamente il primato mondiale degli ettari coltivati a barbera – spiega il sindaco il sindaco Enrico Cavallero – sono attualmente 567, su un totale di circa un migliaio di ettari vitati dove l’economia del vino, in particolare legato al Barbera, è trainante per tutto il territorio. Quest’anno abbiamo voluto legare, al tema della cultura del vino, anche quello dell’effetto dei cambiamenti climatici nei confronti della produzione enologica sulle nostre colline emerse da un antico mare. Vogliamo capire dove andrà la nostra viticoltura alla luce di quello che sta capitando a livello planetario in conseguenza del riscaldamento globale.” Personalmente ritengo che in Piemonte non esistano vitigni minori, indubbiamente alcune varietà mostrano maggior capacità nei confronti dell’affinamento, tuttavia ritengo che un vitigno come la barbera, o il dolcetto, la freisa o il grignolino, fanno parte del patrimonio vitivinicolo della regione e vadano salvaguardati il più possibile, dunque ben vengano eventi come “Rossobarbera”. Questa mia tesi è perfettamente in linea con la filosofia del sindaco Cavallero che ribadisce: “Siamo particolarmente orgogliosi di questo primato che lega il territorio alla produzione di Barbera. Da sempre Costigliole è la culla di questo vino conosciuto e diffuso in tutto il mondo e questa manifestazione diventa e rappresenta un marchio identitario per tutta la nostra comunità. Sarà un’edizione speciale, la prima dopo la pandemia e porterà un messaggio di ottimismo che abbiamo voluto sintetizzare in uno slogan: “Il rosso che ci piace”, come a voler scacciare una volta per tutte l’incubo di quelle restrizioni legate al virus che trovavano appunto applicazione nelle famigerate zone rosse, con la chiusura totale di ogni attività. “Rossobarbera” sarà invece un inno alla gioia di vivere, al ritorno alla normalità, alla voglia di fare festa insieme, di brindare ad un futuro migliore”. Un buon Barbera, soprattutto a tavola, per molte famiglie piemontesi è un molto più che un vino: rappresenta un simbolo.
È il vino del quotidiano grazie alla sua estrema piacevolezza, ma può benissimo diventare il vino delle grandi occasioni, bisogna semplicemente scegliere l’etichetta azzeccata per la circostanza e il piatto da abbinare. Ecco che “Rossobarbera” punta a divenire bandiera di un territorio e momento di festa nel segno di un vino antico e nobilissimo, che secondo i dati del Consorzio di tutela della Barbera d’Asti guidato da Filippo Mobrici, rappresenta – solo per questa doc e docg – una produzione di oltre 21 milioni di bottiglie di Barbera d’Asti, distribuite su 11 mila ettari (poco più di un quarto dell’intero patrimonio vitato piemontese) e un giro d’affari stimato intorno ai 300 milioni di euro. Da notare che la produzione complessiva di tutte le tipologie di Barbera è stimata invece intorno ai 70 milioni di bottiglie. La rassegna si aprirà venerdì 5 novembre alle 18 con il grande banco d’assaggio all’interno dei saloni del castello, servizio a cura dei sommelier Ais, e il “Brindisi dei Produttori”, ovvero un incontro con i titolari delle Cantine che parteciperanno alla manifestazione. Per accedere alle degustazioni occorrerà esibire il green pass, 20 euro il costo del biglietto, è consigliata la prenotazione.
Gli orari: Venerdì: dalle 18.00 alle 22.00 Sabato: dalle 11.00 alle 23.00 Domenica: dalle 11.00 alle 22.00 Lunedì: dalle 10.00 alle 17.00 (giornata dedicata, oltre cha al pubblico, agli operatori di settore)
Circa gli eventi della kermesse, aprirà le danze: ”Climate Change and Fine Wines”, un convegno internazionale dedicato agli effetti dei cambiamenti climatici. Si svolgerà nell’azienda agricola Mura Mura di Costigliole. Di seguito le parole degli organizzatori: “L’evento rappresenta un’occasione per riflettere, attraverso le testimonianze dirette di noti produttori vinicoli del mondo, sull’impatto del cambiamento climatico sulla viticoltura e sulle possibili scelte agronomiche e gestionali da adottare per mantenere un alto livello qualitativo delle produzioni.” L’incontro è stato fortemente voluto dai fondatori di Mura Mura, Federico Grom e Guido Martinetti, vedrà la partecipazione di produttori di vino provenienti dalle principali aree viticole del mondo: Borgogna, Champagne, Bordeaux, Rodano, Sonoma Valley (USA), Langhe, Toscana, Sicilia, Trentino, Austria e Spagna. Il pubblico sarà composto da operatori di settore e dai cinquanta principali clienti dell’azienda. Il convegno sarà impreziosito da una degustazione dei vini dell’annata più calda e più fresca degli ultimi venti anni dei produttori presenti. La partecipazione sarà esclusivamente su invito.
Il 7 novembre al contrario si restringerà il campo, l’evento in questione sarà: “La Barbera di fronte al cambiamento climatico”, e si svolgerà alle 10 nel Teatro comunale di Costigliole. Il Convegno si aprirà con un saluto del Sindaco Enrico Cavallero, del Magnifico Rettore Guido Saracco (Politecnico di Torino) del Presidente Mario Sacco (Fondazione Cassa di Risparmio di Asti) del Presidente Filippo Mobrici (Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato) e del Presidente Gianfranco Comaschi (Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato), interverranno il fisico Claudio Cassardo, il docente universitario Vincenzo Gerbi, con Roberto Cerrato, direttore Sito Unesco Langhe Roero e Monferrato e Marco Devecchi e Federica Larcher, docenti Università di Torino. Modera Roberto Fiori, giornalista La Stampa.
L’ultimo evento previsto, “Enoturismo 4.0: nuove sfide e opportunità”, andrà in scena lunedì 8 novembre, dalle 10,30 nel Teatro comunale di Costigliole. Sarà una vera e propria tavola rotonda organizzata in collaborazione con l’Associazione Strada del vino Astesana, guidata da Stefano Chiarlo metterà intorno ad un tavolo un gruppo di esperti per discutere le nuove opportunità di insediamento turistico in una zona ad alta vocazione vitivinicola patrimonio Unesco. Ne parleranno con Chiarlo, Mauro Carbone, direttore Atl Monferrato, Langhe e Roero, Filippo Mobrici (Consorzio Barbera), gli imprenditori enoturistici Sandie Mathis di Costigliole, Enrico Berta (Monbaruzzo), Luigi Coppo (Canelli), oltre ad Alessandra Giani (Agenzia Eventum di Torino) ed altri esperti.
Gran finale con la serata di gala, lunedì 8 novembre alle 18, con la cerimonia di chiusura nel Teatro comunale di Costigliole: il sindaco Cavallero e gli amministratori comunali premieranno i produttori che hanno partecipato alla rassegna. Sarà il momento per tracciare anche un bilancio ideale di un’edizione di “Rossobarbera” che si annuncia da record. In piena tradizione, per dare un tocco di folclore locale, la rassegna sarà allietata dalla partecipazione degli sbandieratori costigliolesi che lanceranno in cielo le loro bandiere con i colori di “Rossobarbera”.
Andrea Li Calzi
Info utili: www.rossobarbera.it , info@rossobarbera.it
È nato a Novara, sin da giovanissimo è stato preso da mille passioni, ma la cucina è quella che lo ha man mano coinvolto maggiormente, fino a quando ha sentito che il vino non poteva essere escluso o marginale. Così ha prima frequentato i corsi AIS, diplomandosi, poi un master sullo Champagne e, finalmente, nel giugno del 2014 ha dato vita con la sua compagna Danila al blog "Fresco e Sapido". Da giugno 2017 è entrato a far parte del team di Lavinium.
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Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Maestro Assaggiatore e Docente O.N.A.V., Delegato per la provincia di Lecco; svolge numerose attività come Docente presso Slow Food, Scuola de L (...)
Sommelier e master sul servizio vino e relazione col commensale, ha tenuto alcuni corsi in area territoriale del Pavese di approccio/divulgazion (...)
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Napoletano, classe 1970, tutt'oggi residente a Napoli. Laureato in economia, da sempre collabora nell'azienda tessile di famiglia. Dal 2000 comi (...)
Ha iniziato la sua attività in campo enogastronomico nel 1987. Ha collaborato con le più importanti guide e riviste del settore italiane ed este (...)
Nato nel 1974 a Roma in una annata che si ricorderà pessima per la produzione del vino mondiale. Sarà proprio per ribaltare questo infame inizio (...)
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