Lutto nel mondo del vino: addio a Michele Chiarlo
Davvero una brutta notizia, uno dei massimi artefici del vino piemontese, Michele Chiarlo, è morto sabato 18 novembre nella sua casa a Calamandrana all’età di 88 anni. Ha avuto un ruolo fondamentale nel far conoscere il Moscato e la Barbera d’Asti, è stato il primo presidente dell’Associazione Produttori del Nizza, ha prodotto vini di grande valore come i Barolo Cerequio e Cannubi, i Barbaresco Asili e Faset, il Nizza La Court Vigna Veja, i Gavi Fornaci e Rovereto e molto altro.
Da tempo l’azienda fondata nel 1956 era seguita dai figli Alberto e Stefano, 110 ettari vitati suddivisi fra Langhe, Monferrato e Gavi. Michele Chiarlo è stato un produttore importante perché ha sempre lavorato per il territorio, pioniere in un’epoca in cui il vino non aveva certo la fama di oggi, il suo lavoro non si limitava alla promozione deli vino ma puntava anche al turismo, allo stimolare uno sviluppo dell’accoglienza che oggi ci sembra del tutto normale, ma allora era fenomeno praticamente inesistente. Il suo contributo per far conoscere la Barbera nel mondo è stato fondamentale.
Se ne va una persona di grande umanità e qualità imprenditoriali, di cui sentiremo fortemente la mancanza, la redazione tutta esprime le più sincere condoglianze alla moglie Giuseppina e ai figli Alberto e Stefano.