12 Dicembre in Emilia: Lambrusco di Sorbara CDV Brut Rosso Metodo Classico Cantina della Volta
Tavole imbandite, strade addobbate, tanti i simboli del Natale che si tingono di rosso, un colore vitale, energetico, che già nell’antichità aveva fortissime valenze simbolico; un legame intrinseco con la vita, con la nascita e la rinascita. Il rosso è anche il colore associato alle radici, quindi alle origini, alla famiglia, alla festa. Così l’assonanza con la solarità dell’Emilia è immediata, e ancor di più con l’uva e il vino Lambrusco; quel sottile filo rosso che avvolge i sensi e con il brio della sua corolla spumeggiante riempie di luce chi lo sorseggia.
Siamo a Bomporto, l’azienda Cantina della Volta è una realtà nata nel 2010, che si è posta fin da subito l’obiettivo di reinterpretare il Lambrusco dandogli nuovo lustro e vigore. Ha sede nell’edificio originale della Cantina Bellei, costruito dal bisnonno di Christian vicino all’argine del Naviglio, nei pressi della Darsena settecentesca, luogo in cui le barche dovevano effettuare ”la volta” nel loro percorso per riprendere la navigazione verso la città di Modena. Un percorso che si lega alle origini familiari, al rispetto delle radici, ma che rivolge lo sguardo all’oggi.
Il loro Lambrusco di Sorbara “CVD Brut Rosso” interpreta perfettamente la filosofia dell’azienda dando vita a una versione originale di questa briosa varietà. Leggiadro e solare, con le sue tinte rosso chiaro, dimostra con passo deciso la sua autenticità, coinvolge i sensi con la fragranza dei suoi profumi freschi e fruttati, dal lampone alla fragolina, dal fiore del ciliegio alla viola; non mancano i carnosi petali di rosa e il brio della scorza di agrumi.
Vivace e sbarazzino, connotato da una bollicina che tintinna sulla lingua pizzicandola con gioia e snellezza. Uno spumante moderno, agile, immediato e di grande compagnia, che invita alla festa e all’allegria, proprio come descritto nel poemetto di Vamba (Luigi Bertelli) dedicato al Lambrusco Di Sorbara nel 1888:
“(…) ma non trovate alcun, grande o piccino,
a cui non piaccia di Sorbara il vino.
Piace ai bambini ai giovani ed ai vecchi,
ai poeti, agli stolti, ai letterati;
ai grassi piace e piace ancora ai secchi,
agli ebrei, ai cristiani, ai turchi, ai frati,
alle dame, alle serve, ai prenci, ai re,
piace a voi tutti, come piace a me.
E di piacere a tutti ei non può a meno,
chè un misto egli è d’aspretto e di dolciore;
chè niun aroma o essenza ha l’Asia in seno
che vincer possa un sì gentil sapore:
sapore sovruman, sapor divino
che in lui, soltanto, infuse il dio del vino. (…)”
Fosca Tortorelli
Qui i vini dell’11 dicembre, 10 dicembre, 9 dicembre, 8 dicembre, 7 dicembre, 6 dicembre, 5 dicembre, 4 dicembre, 3 dicembre, 2 dicembre, 1 dicembre.