Ricci Osteria, dal 1966 i sapori della Puglia nel cuore di Milano
Nuova casa meneghina per gli chef Antonella Ricci e Vinod Sookar, una cucina concreta e gustosa, corredata da un felice senso dell’accoglienza e dai mille dettagli che parlano di Puglia.
Milano e l’elegante quartiere residenziale che incrocia viale Premuda e piazza Risorgimento. Nell’ultimo tratto di via Sottocorno, c’è la nuova sede di Ricci Osteria – Dal 1966. Gli chef Antonella Ricci e Vinod Sookar, legati nel lavoro e nella vita, esportano la Puglia di Ceglie Messapica, sfoderando un menu perfettamente bilanciato tra eleganza e semplicità.
Marchio di fabbrica già dai tempi de Al Fornello da Ricci, lo storico ristorante di famiglia, a lungo premiato anche dalla Guida Michelin. Una cucina di territorio che ha saputo viaggiare e raccogliere souvenir strada facendo. Delineata nella sua potente identità, c’è la Puglia, ma non il solito stereotipo.
Per la nuova sede meneghina, Ricci e Sookar studiano una formula leggibile, cittadina e piena di calore, a favore di «una gustosa semplicità -come ama ripetere Antonella – su cui risplende il sole del Mediterraneo». Milano è un progetto sognato da tempo e che si concretizza, oggi, con la collaborazione dei soci Massimiliano Paradisi e Marco Postiglione.
Osteria ed un felice senso dell’accoglienza, l’ospite deve sentirsi a casa con naturalezza e pochi fronzoli. La Puglia è nell’arredo e nelle materie prime ben raccontate dal resident chef Francesco Bordone. Un menu agile che sa spostarsi tra orto, terra e mare. Tra gli antipasti freddi e caldi, spunta fuori anche il Capocollo, baluardo della tradizione gastronomica pugliese.
E sull’argomento, specifichiamo che Vinod Sookar, originario delle Mauritius ma da 24 anni in Italia, è uno dei Maestri affinatori del pregiato salume. Per iniziare, assaggiamo le golosissime Polpette di pane fritto, con menta, formaggio e frullato di pomodoro fresco.
E continuiamo con Vellutata di cicerchia, cozze, mazzancolle, cipolla di Acquaviva in agrodolce e crostini di pane. Comfort-food al cucchiaio, dedicato alla terra di origine di chef Ricci, in questo caso con vista mare ed orto. Subito dopo, carne.
Scegliamo il Misto di agnello, bombette di maiale e rotolo di salsiccia. Spesa preziosa e cotture perfette, un colpo da maestro per un piatto che, dietro l’apparente semplicità, presuppone tutta l’attenzione per una materia prima tanto cara alla cucina pugliese.
Su consiglio del nostro maître, stappiamo Puglia IGT Sum 2017 Torreguaceto. Rosso salentino, da uve nere Susumaniello. Omaggio all’antico vitigno del territorio, riscoperto e valorizzato proprio in questi ultimi anni. Nel suo rosso rubino quasi violaceo, profuma di frutta rossa e concede un sorso morbido, ma deciso.
Ripensando alla nostra serata, Ricci Osteria è come una bella casa, di quelle curate, amate. Si mangia tra luminarie, canovacci ed altri richiami al senso di casalingo. Gran bel posto in cui sostare, con tutta la tranquillità voluta dai proprietari (anche nel weekend, non ci sono doppi turni). Un’esperienza meneghina vera e concreta, com’è nello stile Ricci-Sookar.
Nadia Taglialatela
Ricci Osteria – Dal 1966
via Sottocorno, 27 Milano
tel. 02-49705612
Aperto a cena, sabato e domenica anche a pranzo
Chiuso lunedì
Prezzo medio: 55 euro vini esclusi