Per improvvisare una fuga dalla città, per il turista che ama Napoli, ma non disdegna la possibilità di un buen retiro a mezz’ora dal capoluogo partenopeo. Per chi glissa i soliti itinerari turistici ed è alla ricerca di nuovi territori da esplorare, insomma, quando abbiamo scoperto Lavinum Wine Resort, a Monte di Procida, in un fine settimana di inizio marzo, abbiamo ipotizzato scenari diversi e sempre un paio di plus: pace e qualità.
Intanto, andrebbe segnalata la bellezza dei Campi Flegrei, con i laghi Fusaro, Lucrino, Miseno e Averno. E poi, appunto, dicevamo Lavinum. Produzione agricola e di vino, con la possibilità di pernottare e ristorarsi con la cucina di Christian Guida, classe ‘90, un giusto incontro tra territorio, ricerca e maniere giovanili. Doveroso iniziare dal luogo: un territorio che arde, non solo per il magma incandescente del sottosuolo, quanto per la vita rigogliosa che prolifera sopra. Minaccia e ricchezza, e questo vale per l’enologia, per l’orto, per il mare.
C’è un’aura mistica nella zona flegrea, amatissima già dagli Antichi Romani. E percorrendo una mulattiera anticipatoria del fascino storico dei luoghi, si arriva a casa degli Scotto Lavina, sulla collina di Torregaveta, a Monte di Procida. Ex armatori, come la maggior parte dei procidani, nel 2018 si reinventano e nasce Lavinum.
Christian Guida
Lavinum risorge da una casa rurale del 1800, vigne immerse nel tufo ed una costa vicinissima, così abilmente delineata dall’irruenza dei suoi vulcani. Alle spalle del casale c’è l’orto utilizzato per la cucina del ristorante ed è chef Guida ad occuparsene personalmente. Cucina identitaria. A forza di ripeterlo come un mantra, capita talvolta di utilizzarlo a ragion veduta. Come un orologio rotto che, almeno due volte al giorno, segna l’ora giusta. Ebbene, Christian Guida ha trovato una splendida chiave di lettura culinaria, perfetta, giusta per il luogo in cui opera. Semplice, di qualità, golosa.
La sala interna
Ambienti essenziali, curati e accoglienti. Immersi nel tufo, tutto ruota intorno al grande camino finemente restaurato. Menu sia di mare che di terra, attraverso una miscellanea di ricordi e guizzi estemporanei. Abbiamo assaggiato Bucatini con il ragù di coniglio, ricetta tipica del territorio, ma anche la Genovese servita con i mezzanelli (tipico formato di pasta lunga molto diffuso nel sud, ndr).
I Bucatini al ragù di coniglio
Come ci ha raccontato lo chef, supportato in sala dalla giovanissima Lucia Di Meo, la cucina invernale predilige i piatti di terra, mentre d’estate trionfa il mare. Ascoltiamo, assaggiamo e l’occhio cade veloce sulla cella per la frollatura delle carni, quelle che arrivano dalla Fattoria Carpineto, ai piedi dei monti del Molise: azienda nota per garantire il giusto benessere agli animali.
La Genovese
E poi il pane, anzi, i lievitati in genere. Una benedizione che diventa una dannazione visto che non si riesce a smettere di mangiarne. Pane casereccio, grissini, meravigliosi con i salumi ed i formaggi del territorio, un tagliere che vale un Grand Tour della Campania.
La costoletta di vitello
Tra i secondi, consigliamo la costoletta di vitello, impanata e fritta, servita con le patatine: chef Guida lascia intatta la qualità della materia prima, ma si diverte perché è giovane e perché, a tavola, val sempre la pena giocare un po’.
I vini Insieme al resto, in carta ci sono anche i vini prodotti in azienda. Lavinum, con l’enologo Gianluca Tommaselli, lavora su uve Falanghina, Biancolella e Primitivo, a favore di quattro etichette, un bianco fresco e con la giusta sapidità che ci si aspetta in queste zone e uno spumante da Falanghina metodo Charmat; due rossi, morbidi, equilibrati, entrambi da uve Primitivo, di cui uno affinato in acciaio, l’altro in legno. In conclusione, un indirizzo che val la pena appuntare in agenda. Come abbiamo fatto noi, il giorno dopo. Svegliandoci nel tufo e nella luce impareggiabile di questa porzione di costa campana, bevendo spremuta di arance del giardino e sgranocchiando le fette biscottate artigianali che chef Guida ci aveva riservato per il buongiorno.
Nadia Taglialatela
Lavinum via Torregaveta, 137 bis Monte di Procida (NA) Te. 353 3981170 Aperto a cena Sabato e domenica anche a pranzo Menu degustazione da 4 piatti: euro 45,00 vini esclusi Menu à la carte
Classe ‘77, Nadia è nata ad Ischia. Dopo quindici anni di "soggiorno" romano che le è valso il diploma di Sommelier AIS e un'importante collaborazione con Eataly - in qualità di consulente esterno food & wine - oggi vive a Portici. Collabora con guide e magazine quali Identità Golose e MangiaeBevi e cura la sezione news della rivista online Foodtech, società di consulenza per lo sviluppo e ricerca nel settore agroalimentare. Racconta ristoranti, alberghi, prodotti di nicchia, eroici produttori e continua ad occuparsi della gestione di teambuilding internazionali per la sede di Eataly Roma.
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Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
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Sommelier e master sul servizio vino e relazione col commensale, ha tenuto alcuni corsi in area territoriale del Pavese di approccio/divulgazion (...)
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