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Le regole del vinoVitigni Lettera A

Albarossa

vitigno albarossaOrigini:

Ottenuto nel 1938 da Giovanni Dalmasso incrociando Nebbiolo e Barbera, nel tentativo di fondere in un’unica varietà le caratteristiche e le qualità dei due vitigni piemontesi. Attualmente il prof. Franco Mannini, del Centro di studio per il miglioramento genetico e la biologia della vite, sta portando avanti la sperimentazione dell’Albarossa presso varie aziende, con risultati degni di interesse. Il vitigno è conosciuto anche come Incrocio Dalmasso XV/31.

Caratteristiche e esigenze ambientali e colturali: Ha foglia media, pentagonale e pentalobata; grappolo medio, piramidale, mediamente compatto, alato; acino piccolo, di forma ellittica con buccia ricoperta di abbondante pruina, sottile ma consistente, di colore rosso-violetto. Ha una produzione abbondante e costante, predilige terreni collinari di medio impasto e ben esposti.

Malattie e avversità: Resiste abbastanza bene ai principali agenti parassitari e alle avversità climatiche.

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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