Statistiche web
Eventi e manifestazioniNotizie e attualita

Per nove mesi l’Alto Piemonte e il Gran Monferrato saranno la più gande Città Europea del Vino

locandina Città Europea del Vino 2024

Il 1° e 2 marzo ad Acqui Terme, Ovada e Casale Monferrato si terranno gli eventi di inaugurazione del progetto “CITTÀ EUROPEA DEL VINO 2024 ALTO PIEMONTE GRAN MONFERRATO“. Oltre 70 delegati di RECEVIN (Rete Europea delle Città del Vino) verranno da tutta Italia ed Europa per dare il via al progetto “Città Europea del Vino” che nei prossimi nove mesi vedrà i 20 comuni dell’Alto Piemonte e Gran Monferrato ospitare più di 80 eventi dedicati al vino ed alla promozione del territorio. Un viaggio in cui i due territori si racconteranno a esperti, wine lovers o semplici appassionati di buon cibo, cultura e benessere, la ricchezza e la varietà dell’offerta enoturistica di questo bellissimo angolo del Piemonte.
L’Alto Piemonte e il Gran Monferrato saranno quindi una vetrina tra le grandi aree vitivinicole europee, portando sui territori eventi promozionali, strategie di marketing, studi universitari e collaborazioni internazionali, coinvolgendo consorzi di tutela, Camere di commercio, enti locali, aziende, università, con positive ricadute economiche e turistiche.
Per tutto il 2024 la vera protagonista sarà la parte “off” dedicata a turisti ed enoturisti che prevede ben 40 tra tour, cene, wine days e mostre mercato, 4 eventi musicali, 3 premi letterari e fotografici, 10 momenti formativi e di approfondimento – tra i quali un percorso sull’enoturismo – con Roberta Garibaldi.
Come sottolineano le istituzioni del territorio è un’occasione molto importante per far conoscere e dare risalto ai grandi vini di Alto Piemonte e Gran Monferrato, raccontare la storia dei produttori, la bellezza dei paesaggi sapientemente coltivati accanto a quelli meravigliosamente selvaggi.
La 2023 è un’annata che i tecnici definiscono «molto buona» assegnando alle uve una media qualitativa di «otto stelle» su dieci. Il Piemonte si conferma come la seconda regione a livello nazionale per impatto di fatturato con un giro d’affari per il comparto vinicolo che cresce a quota 1.362 milioni di euro (erano 1.235 milioni nel 2022). (fonte: www.vignaioli.it)
Stiamo parlando dei grandi Nebbioli dell’Alto Piemonte, gli autoctoni Vespolina e Uva Rara, i tradizionali e sempre più amati rossi dell’Acquese e Casalese: Barbera, Grignolino e Dolcetto; insieme agli aromatici Brachetto e Moscato. Una ricchissima produzione che beneficia sia dalla complessità geomorfologica che dalla varietà dei suoli. Questa biodiversità straordinaria si rispecchia in produzioni vinicole di alto livello con notevoli punte di diamante.
E dietro questi numeri, un altro fenomeno in crescita: l’enoturismo sul territorio dell’Alto Piemonte e del Gran Monferrato. Viaggiatori soprattutto italiani ed europei, sempre più alla ricerca di esperienze enogastronomiche come elemento centrale e non collaterale del viaggio. In tal senso il territorio saprà farsi trovare preparato nel predisporre il corretto storytelling, incentrato su una zona geografica che fa della biodiversità e del rispetto della natura e dello stile di vita rurale il suo principale valore.
«Il percorso che inizia in questi giorni – sottolinea il Presidente del Comitato promotore, Mario Arosioè un risultato straordinario raggiungibile solo grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti i soggetti coinvolti in questa incredibile avventura, che hanno saputo esprimere un intelligente senso di partecipazione creando un’occasione storica per far conoscere e dare fama ancora maggiore ai grandi vini di Alto Piemonte e Gran Monferrato».
Una prestigiosa vetrina europea per i nostri vini che compongono un’offerta che non teme paragoni: i grandi Nebbioli dell’Alto Piemonte, gli autoctoni Vespolina e Uva Rara ma anche i tradizionali e sempre più amati rossi dell’Acquese e Casalese, Barbera, Grignolino e Dolcetto, insieme agli aromatici Brachetto e Moscato.
«Un riconoscimento – ha commentato l’Assessore al Turismo della Regione Piemonte, Vittoria Poggio – che attesta ancora una volta il primato piemontese in questo settore, che attira migliaia di turisti e investitori. E ne attirerà ancora di più grazie alla programmazione nelle nostre venti città. Un plauso, dunque, agli amministratori locali e al Comitato promotore, che hanno fatto squadra con un programma approvato dalla commissione di Recevin e che mette un ulteriore sigillo sulla qualità del prodotto piemontese e sulla capacità di promuoverlo».
«Il progetto Città Europea del Vino – ha rimarcato l’Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa – si traduce in una grande occasione di offerta promozionale a livello europeo per tutto il territorio legato ai vini di qualità certificati, che vanno dai grandi Nebbioli dell’Alto Piemonte, Ghemme e Gattinara, ai bianchi dell’Ovadese e Gavi, ai rossi dell’Acquese e Casalese, Grignolino e Dolcetto, insieme agli Aromatici. Questo è un punto di partenza per lavorare negli anni successivi ed essere più attrattivi per i visitatori europei». – che potranno fregiarsi del titolo di “Città Europea del Vino”, per tutto il 2024.

PROGRAMMA EVENTO “CITTA’ EUROPEA DEL VINO”
VENERDI’ 1° MARZO 2024 – ACQUI TERME

POMERIGGIO:
Ore 17:00 Riunione plenaria con enti istituzionali, sindaci e le delegazioni presentazione ai
partecipanti del programma degli eventi Alto Piemonte Gran Monferrato Città Europea del Vino
2024
Hotel Meridiana.

SERA:
Ore 18:30 Intrattenimento musicale con musica popolare italiana con aperitivo aperto alla
cittadinanza.

SABATO 2 MARZO 2024 – OVADA

MATTINO:
Ore 9:45 Accoglienza delle delegazioni presso la sala Consiglio del Comune di Ovada.

CASALE MONFERRATO
Ore 21:00 Spettacolo al Teatro Municipale concerto della “Monferrato Classic Orchestra”. Al
termine del concerto transfer verso Acqui Terme per pernottamento.

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio