Si dice che a volte le occasioni e le opportunità migliori nascano da un mix di casualità, fortuna e voglia di sperimentare nuovi percorsi. C’è un po’ di tutto questo dietro un vino dal nome curioso e prodotto da una realtà a gestione familiare con sede sul Monte Netto nella Bassa Bresciana: San Michele. La presenza della botrytis cinerea non è prassi così comune in Lombardia e sebbene i cugini Mario ed Elena Danesi, proprietari dell’azienda, si fossero messi su una strada che poteva lasciar spazio al suo incontro, non era affatto scontato che potesse arrivare, né tanto meno era un obiettivo iniziale. E, invece, la scelta di lasciar lievemente surmaturare in pianta i grappoli migliori del trebbiano con l’intento di dare un tocco in più al vino bianco di punta dell’azienda, il Capriano del Colle “Netto”, ha dato origine a un vino completamente nuovo, di nome “Otten”, vale a dire Netto al contrario. “Ci è sempre piaciuto sperimentare nuove vie e nuove espressioni, rimanendo sempre nel solco dei vitigni del territorio, ma mai ci saremmo aspettati lo sviluppo della botrytis cinerea, evento mai sperimentato prima del 2012” ci spiega Mario Danesi. L’arrivo della muffa nobile si comprende che non sarà più un caso isolato solo negli anni successivi poiché le particolari condizioni che le consentono di giungere sulla buccia delle uve – soprattutto un perfetto equilibrio tra notti umide e giornate soleggiate – si ripropongono anche nel 2015, nel 2018 e infine durante l’ultima vendemmia del 2020.
Oggi l’Otten fa parte integrante dell’assortimento dell’azienda, anzi, è uno dei suoi vini più rappresentativi, sempre appartenente alla denominazione Capriano del Colle e prodotto con trebbiano in purezza: tutta l’uva è lasciata surmaturare in pianta fino alla prima decade di ottobre, una parte viene raccolta e vinificata prima dell’arrivo della muffa nobile, l’altra, approssimativamente tra il 20% e 30% a seconda delle annate, viene invece lasciata fino a fine ottobre o inizio novembre. Dopo l’arrivo della botrytis cinerea viene vendemmiata, vinificata a parte e aggiunta al resto del vino. Segue un anno di affinamento in vasca e poi l’imbottigliamento. Ma quali sono le caratteristiche di questo territorio, il Monte Netto, intimamente legato sin dal 1600 a un vitigno a bacca rossa storico come il Marzemino, che qui però ha cloni e caratteristiche differenti rispetto ad altri areali, ma dove trova spazio anche il Trebbiano, localmente chiamato Turbiana? “L’argilla è l’elemento principale dei terreni del Monte Netto. Qui c’è un microclima particolare: siamo su un altipiano che si alza solo di 50 metri rispetto alla pianura, ma cambia tutto” continua Mario Danesi. “Non ci sono corsi d’acqua, non si fa irrigazione e quindi non ci sono altre colture se non la vite. Inoltre c’è la presenza di una fascia boschiva importante, che nella località Belvedere nel nostro caso chiude il vigneto dal quale nasce proprio l’Otten“.
La Degustazione Abbiamo degustato le tre annate sino ad ora messe in commercio – 2012, 2015 e 2018, denominate rispettivamente Otten 1, 2 e 3 – in tre mezze bottiglie speciali realizzate per l’occasione. Una mini verticale che ci ha dato indicazioni anche sul comportamento del vino ad anni di distanza dalla commercializzazione. Il primo aspetto emerso riguarda il comportamento della componente aromatica apportata dalle uve attaccate dalla botrytis cinerea: è delicata ed elegante, mai stucchevole o fuori registro. Il filo conduttore di tutti e tre i vini è, anzi, una spiccata nervosità, a tratti anche sferzante al palato grazie alla presenza di una sapidità viva e scattante, accentuata al naso da note agrumate sempre ben disegnate e perfettamente integrate. Tre vini fortunatamente con tratti distinti gli uni dagli altri e che il passare degli anni ha portato anche a stati evolutivi differenti: c’è chi forse è giunto a completa maturità, chi ancora potrà donare ulteriori sfumature. Il vino è prodotto in circa 2000/2500 bottiglie ogni anno e si trova in enoteca al prezzo di circa 16 euro.
Capriano del Colle Bianco Superiore Otten 1 2012 Quasi completamente oro nel bicchiere, apre su note intense di burro di arachidi, un percettibile tocco di ossidazione che cresce al salire della temperatura e piacevoli tocchi agrumati, di pompelmo rosa e limone. La componente fruttata è candita e ricorda il cedro e la pesca. Fresco e ben sapido nel finale, lascia emergere al palato con maggior forza le sfumature legate all’ossidazione e quelle alla muffa nobile, in particolare una scia di zafferano chiude il sorso in modo intenso. È un vino ancora adesso di piacevole fattura e dinamicità, probabilmente giunto a definitiva maturazione e da non lasciare invecchiare oltre.
Capriano del Colle Bianco Superiore Otten 2 2015 Giallo paglierino con riflessi lievemente dorati, ha un lieve tocco di burro in apertura per poi virare immediatamente verso l’agrume, sempre di pompelmo e limone (quasi note più delicate di acetosella), tocchi balsamici di anice e floreali molto interessanti di sambuco. Al naso è il più sfumato dei tre, meno urlato diciamo, dotato di leggiadria e bella finezza. Al palato non mancano anche in questo caso freschezza e sapidità, con una struttura solida, ricca e avvolgente.
Capriano del Colle Bianco Superiore Otten 3 2018 Giallo paglierino netto, senza riflessi dorati, al naso il gioco aromatico è sempre un rimbalzo tra note agrumate di pompelmo e acetosella e quelle più delicate floreali. Il fruttato è sempre sfumato e secondario ed emerge solo quando la temperatura si alza, ma non è mai preponderante. In questo caso le spezie dolci, che ricordano lo zenzero e la curcuma, giocano un ruolo più importante e caratterizzante rispetto agli altri millesimi. Fresco e sempre dotato di un’ottima e rinfrescante sapidità, ha dinamismo e una chiusura quasi piccante, coerente con il tratto speziato.
Alessandro Franceschini
Giornalista free-lance, milanese, scrive di vino, ortofrutta e grande distribuzione, non in quest'ordine. Dirige il sito e la rivista dell'Associazione Italiana Sommelier della Lombardia, coordina editorialmente il magazine www.myfruit.it, è docente in vari Master della Scuola di Comunicazione dell’università Iulm di Milano, è uno dei curatori della fiera Autochtona e collabora con testate come l'Informatore Agrario, Spirito diVino e le pagine GazzaGolosa della Gazzetta dello Sport. In passato, oltre ad aver diretto la redazione di Lavinium.com, ha collaborato con la guida ai ristoranti del Touring Club e con la guida ai vini de L'Espresso. È stato uno degli autori dell'Enciclopedia del Vino di Dalai Editore, del volume "Vini e Vignaioli d'Italia" del Corriere della Sera e del libro "Il vino naturale. I numeri, gli intenti e altri racconti" edito dalla cooperativa Versanti.
Devi essere connesso per inviare un commento.
La passione per il mondo del vino inizia nel 1999, per curiosità intellettuale, seguendo vari percorsi di studio (Diploma di Assaggiatore ONAV, (...)
Per quasi 10 anni tra gli autori della guida I Vini d'Italia de L'Espresso, docente di materie vinose ad ALMA - La Scuola Internazionale di Cuci (...)
Laureato in Scienze della Formazione presso l’università di Tor Vergata a Roma, continua gli studi a Roma laureandosi in Dirigenza e coordinamen (...)
Nata a Lugo di Ravenna, sommelier AIS, laureata in Viticoltura ed Enologia presso l'Università di Bologna; ad oggi Tecnico Commerciale e docente (...)
Dopo anni passati nel mondo dell'editoria ad organizzare eventi legati ai libri, ora lavora da freelance come content writer. Cresciuto in una f (...)
Si definisce un umile discepolo di Dioniso, il suo motto è: "Non nobis Dionysus, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam". Ha iniziato a conoscere (...)
Di formazione classica, è assistente amministrativo nel settore dei progetti europei e giornalista. La passione e gli studi lo hanno portato ad (...)
Giornalista free-lance, milanese, scrive di vino, ortofrutta e grande distribuzione, non in quest'ordine. Dirige il sito e la rivista dell'Assoc (...)
Di formazione psicologa dello sviluppo e istruttore federale di nuoto, si appassiona fin da giovane al vino, a livello puramente edonistico. Nel (...)
Conseguita la maturità artistica, il primo lavoro nel 1997 è stato nel mondo illuminotecnico, ma la vera passione è sempre stata l'enogastronomi (...)
Ha iniziato la carriera lavorativa come segretaria di direzione, che ai suoi tempi si usava molto ed era proprio quello che desiderava fare! Con (...)
Perito informatico ai tempi in cui Windows doveva essere ancora inventato e arcigno difensore a uomo, stile Claudio Gentile a Spagna 1982, deve (...)
Tutte le cose belle nascono per caso, così la sua passione per la ristorazione e subito dopo quella per il mondo del vino e le sue mille sfaccet (...)
È nato a Novara, sin da giovanissimo è stato preso da mille passioni, ma la cucina è quella che lo ha man mano coinvolto maggiormente, fino a qu (...)
Nato il 22 febbraio 1952 a Pavia, dove risiede. Si è laureato nel 1984 in Filosofia presso l'Università Statale di Milano. Dal 1996 al 2014 è s (...)
Giornalista cresciuto con Montanelli al giornale, si occupa da sempre di agricoltura, agroalimentare enogastronomia e viaggi. Ha lavorato tra gl (...)
Il vino ha sempre fatto parte della sua vita; dal 1974 vinifica le uve acquistate e nel 1981 ha impiantato una piccola vigna che coltiva tutt'og (...)
Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore (...)
Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Esordi giornalistici nel lontano 1984 nel mondo sportivo sul giornale locale Corriere di Chieri. La passione per l’enogastronomia prende forma a (...)
Maestro Assaggiatore e Docente O.N.A.V., Delegato per la provincia di Lecco; svolge numerose attività come Docente presso Slow Food, Scuola de L (...)
Appassionata di birra artigianale, con un debole da anni per Franconia e West Coast USA coltiva quotidianamente la sua passione tra pub, amici p (...)
Sommelier e master sul servizio vino e relazione col commensale, ha tenuto alcuni corsi in area territoriale del Pavese di approccio/divulgazion (...)
Cresciuta con una nonna contadina e una nonna nobile ha imparato a cucinare sin dall’età di 4 anni maionese fatta a mano, insalata russa con le (...)
Originaria dell'Oltrepò Pavese ma per metà spagnola. L'interesse per il mondo del cibo e del vino nasce in famiglia, grazie a papà salumiere e f (...)
È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, (...)
Napoletano, classe 1970, tutt'oggi residente a Napoli. Laureato in economia, da sempre collabora nell'azienda tessile di famiglia. Dal 2000 comi (...)
Ha conseguito il diploma di Sommelier AIS nel 2001. È Degustatore per la regione Lombardia e giudice per le guide Vitae e Viniplus. Ha partecipa (...)
Laureata in giurisprudenza, giurista di formazione, è giornalista dal 1996, settore turismo enogastronomico, responsabile agroalimentare PMI - p (...)
Ha iniziato la sua attività in campo enogastronomico nel 1987. Ha collaborato con le più importanti guide e riviste del settore italiane ed este (...)
Giornalista pubblicista, collabora dal 1979 con numerose testate. È direttore responsabile di InternetGourmet.it. Ha pubblicato vari libri dedic (...)
Nato nel 1974 a Roma in una annata che si ricorderà pessima per la produzione del vino mondiale. Sarà proprio per ribaltare questo infame inizio (...)
Aspirante agronomo, laurea in Scienze e tecnologie viticole ed enologiche e poi in Scienze agrarie, innamorato tanto della vite che del frumento (...)
Testata registrata presso il Tribunale di Roma (n. 146/09 del 4 maggio 2009) © 2000-2021 laVINIum.com - Tutti i diritti riservati È vietata la copia anche parziale del materiale presente in questo sito. Il collegamento al data base della rivista è vietato senza esplicita autorizzazione della direzione editoriale. Direttore Responsabile - Maurizio Taglioni / Direttore Editoriale - Roberto Giuliani
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.