Ernest sta percorrendo la strada che da Genova va verso Rapallo, Santa Margherita, Paraggi, Portofino, una parte di mondo in cui il Creatore ha voluto rappresentare il paradiso in terra. La serata è limpida, il cielo terso e il Tigullio offre uno spettacolo impareggiabile. Ernest ferma la macchina al lato della strada e scende per ammirare quel miracolo della natura racchiuso in un prezioso scrigno e rimane lì incantato, fino a che la notte scende con la sua coltre mentre le luci si accendono nel Golfo, rendendo ancor più preziosa la visione. È come rapito dalla sindrome di Stendhal e, quando riesce a riprendersi dallo stordimento per la massiccia dose di bellezza, va verso la macchina che dovrà condurlo ad un convegno previsto per l’indomani, al quale è l’ospite d’onore. Il motore però non vuole più saperne di rimettersi in moto, come se anche il destino fosse complice nel prolungare quell’incanto. Così si siede sul parapetto e aspetta. Di li a poco si ferma una macchina in transito con alcuni passeggeri tra cui Ezra che scende e gli offre un passaggio. Ernest riconosce subito il maestro poeta e non gli sembra vero che sia proprio lui a soccorrerlo. Entrambi sono americani, sono felici di quell’incontro fortuito e decidono di passare insieme la serata. Dirigono l’auto verso Recco mentre parlano di letteratura, poesia, saggistica. Quando arrivano da Manuelina la porta è chiusa ma su un’anta c’è un cartello con una scritta a mano che dice “Se è chiuso bussate che vi faccio la focaccia”. Ernest Hemingway, Ezra Pound e i suoi amici bussano e nella locanda si accende dapprima la luce e subito dopo il forno.
Sono partito da questo racconto per evidenziare l’abnegazione per il lavoro di Manuelina fin dagli esordi. La sua è una piccola osteria di periferia che propone una cucina casalinga semplice ma genuina tra cui spicca una focaccia al formaggio filante e croccante e alla domenica c’è la processione delle famiglie da Camogli, da Genova, da Santa per venire a Recco a gustare questa prelibatezza unica. E, alla sera, dopo il ballo o il teatro, Manuelina accoglie ballerini, attori, artisti di tutti i generi e anche magnaccia che accompagnano da lei le fonti dei loro proventi, a lavoro finito. Manuelina non discrimina la sua clientela e la sua focaccia democratica in poco tempo diventa popolare anche fuori dalla Liguria. Qui si fermano viaggiatori eccellenti come Albert Einstein che la sceglie per rifocillarsi dopo essere partito da Casteggio ma vengono anche gli Ansaldo, i Dufour, i Costa. Gabriele D’Annunzio lascia una dedica: “Io scrissi il piacere e Voi me l’avete servito”. Una delle sue tre figlie Vittoria, rimane con lei nell’osteria a darle una mano per affrontare la grande mole di lavoro che cresce di giorno in giorno. Vittoria a sua volta ha due figlie e una di queste, Maria Rosa, è la più assidua nel condurre l’osteria dopo la morte della madre e della nonna, all’età di 85 anni. Siamo intorno agli anni ’50 e in quel periodo Gianni Carbone è iscritto alla facoltà di ingegneria ed esercita, con suo padre e i suoi fratelli e sorelle, un’attività di commercio di alimentari che serve molti punti di ristorazione della zona, compreso quello gestito da Maria Rosa. Tra loro si stabilisce fin da subito una forte affinità reciproca. A Gianni piace molto quella ragazza che, oltre ad essere bella, sa anche il fatto suo e, per poter stare con lei, lascia l’attività di famiglia e gli studi da ingegnere e insieme decidono di aprire un locale più grande dove continuare la tradizione di sua nonna. A quell’epoca Gianni ha trent’anni e lei venticinque. Si rimbocchiamo subito le maniche e, già all’inizio degli anni ’60, acquisiscono la proprietà su cui si sviluppa tutto il nuovo ristorante. Gianni comincia a fare l’oste non con una concezione speculativa ma con un’attenzione al cliente non solo per l’offerta gastronomica ma anche per la qualità del servizio. È un modo di intendere la ristorazione che incontra subito il gradimento della clientela e che gli viene riconosciuto anche da riviste di settore, che cominciano a parlare del nuovo locale e, nel 1961, il ristorante riceve il Mortaio d’Argento al Festival della Cucina Ligure. La celebre Focaccia col Formaggio, in quegli anni approda anche nei menu di Costa Crociere, proprio con il marchio “Manuelina”. Pian piano la proposta di cucina si fa sempre più selezionata e di conseguenza anche la clientela diventa sempre più elitaria. E arrivano anche clienti famosi come Tino Buazzelli, Corrado Pani, De Mita, Marina Doria, Paolo Villaggio, Aldo Fabrizi, Tino Scotti e Gino Veronelli che, proprio da Manuelina, scopre il Pigato di Salea d’Albenga e la sera stessa parte per andare a visitare l’azienda di Pippo Parodi che fornisce i suoi stupendi prodotti traendoli dalle uve della Cascina Feipu dei Massaretti. Vengono anche molti illustri ospiti della Colonia Arnaldi di Uscio, che lì digiunano e assumono beveroni per un’intera settimana, nella speranza di dimagrire. Nell’unico giorno di libertà loro concesso, quando si presentano al ristorante, vengono volentieri assecondati nella loro smania di sollevarsi dalle conseguenze di quella crudele tortura che si sono auto inflitti. Quello che Gianni è riuscito a costruire lo deve in gran parte al fatto di aver avuto al suo fianco una donna straordinaria come Maria Rosa che gli ha dato anche sei figli, tirandoli su come si conviene e facendo pure la sua parte, visto che era impegnato giorno e notte nell’attività. La carriera di ristoratore di Gianni, gli ha inevitabilmente creato una certa notorietà e gli è capitato di essere stato quasi costretto ad accettare incarichi di rappresentanza, come la presidenza della Pro Recco (palla a nuoto di livello Champions), la presidenza del Lions Club Golfo Paradiso, la nomina a primo cittadino di Recco (e la carica di assessore per vent’anni) e la vice presidenza dell’Associazione Piatto del Buon Ricordo per oltre quattro lustri. Manuelina è socia di questa associazione (che nel 2014 ha compiuto mezzo secolo di vita) da oltre 50 anni e, proprio per questo straordinario traguardo, nel 2016, al Cibus di Parma gli è stato conferito uno speciale riconoscimento. Il 1° maggio Gianni compie gli anni e, benché sia la sua festa di compleanno e Festa del Lavoro non rinuncia a stare in sala, tra i suoi clienti, perchè lavorare per lui non è mai stato un peso anzi, una fonte di tante soddisfazioni. Tra queste anche una citazione nel Pendolo di Foucault, di Umberto Eco: “Prima di Uscio c’è Manuelina, che ha dodici stelle sulla Michelin, tutto il pesce che vogliamo. Manuelina era pieno, con una fila di clienti che guatavano i tavoli dove stava arrivando il caffè”.
Gruppo di famiglia del Ristorante Manuelina di Recco. A destra, il patron Gianni Carbone
Il 3 gennaio 2017, all’età di 88 anni, il patron di Manuelina vola nelle cucine del cielo, lasciando lo scettro nelle mani dei figli Cesare, Cristina e Gloria. Dal 2011 la Focaccia di Recco col Formaggio si fregia del marchio di tutela IGP, 125 anni dopo la prima teglia sfornata da una giovane e sbarazzina Manuelina. Ancora oggi, viene servita come benvenuto nel ristorante, sempre croccante e filante come allora.
Valerio Bergamini
Manuelina Via Roma 296, Recco (GE) Tel. +39 0185 74128 / 0185 720779 manuelina@manuelina.it
Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.
Devi essere connesso per inviare un commento.
Per quasi 10 anni tra gli autori della guida I Vini d'Italia de L'Espresso, docente di materie vinose ad ALMA - La Scuola Internazionale di Cuci (...)
Non ha certificazioni, non è sommelier, né degustatrice ufficiale del gran Regno. Si occupa di comunicazione e di digital design dal 2002 in una (...)
Torinese, sognatore, osservatore, escursionista, scrittore. Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l'Università di Torino e Mast (...)
Classe ‘77, Nadia è nata ad Ischia. Dopo quindici anni di "soggiorno" romano che le è valso il diploma di Sommelier AIS e un'importante collabor (...)
Vignettista fin dalle scuole superiori, alla sua prima vignetta sul giornaletto scolastico fu richiamato dalla preside del Liceo Classico per av (...)
Ha vissuto in 26 case e in 18 città, disseminando pezzetti di radici in Italia e all’estero: una Cipolla nomade più che viaggiatrice. Ma non più (...)
A Montalcino è cuoca per amore e per passione nel suo Road Café, che gestisce con il marito Lorenzo Minocci accanto all'unica stazione di carbur (...)
Giornalista free-lance, milanese, scrive di vino, grande distribuzione e ortofrutta, non in quest'ordine. Dirige il sito e la rivista dell'Assoc (...)
Ha smesso di giocare in cortile fra i cestelli dei bottiglioni di Barbera dello zio imbottigliatore all'ingrosso per arruolarsi fra i cavalieri (...)
Conseguita la maturità artistica, il primo lavoro nel 1997 è stato nel mondo illuminotecnico, ma la vera passione è sempre stata l'enogastronomi (...)
Musicista e scrittrice, da sempre amante di tutto ciò che è bello e trasmette emozioni, si è diplomata in pianoforte e per un certo periodo dell (...)
Ha iniziato la carriera lavorativa come segretaria di direzione, che ai suoi tempi si usava molto ed era proprio quello che desiderava fare! Con (...)
Perito informatico ai tempi in cui Windows doveva essere ancora inventato e arcigno difensore a uomo, stile Claudio Gentile a Spagna 1982, deve (...)
È nato a Novara, sin da giovanissimo è stato preso da mille passioni, ma la cucina è quella che lo ha man mano coinvolto maggiormente, fino a qu (...)
Economista di formazione, si avvicina al giornalismo durante gli anni universitari, con una collaborazione con il quotidiano L'Arena. Da allora (...)
Nato il 22 febbraio 1952 a Pavia, dove risiede. Si è laureato nel 1984 in Filosofia presso l'Università Statale di Milano. Dal 1996 al 2014 è s (...)
Giornalista cresciuto con Montanelli al giornale, si occupa da sempre di agricoltura, agroalimentare enogastronomia e viaggi. Ha lavorato tra gl (...)
Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore (...)
Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Esordi giornalistici nel lontano 1984 nel mondo sportivo sul giornale locale Corriere di Chieri. La passione per l’enogastronomia prende forma a (...)
Maestro Assaggiatore e Docente O.N.A.V., Delegato per la provincia di Lecco; svolge numerose attività come Docente presso Slow Food, Scuola de L (...)
Sommelier e master sul servizio vino e relazione col commensale, ha tenuto alcuni corsi in area territoriale del Pavese di approccio/divulgazion (...)
È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, (...)
Napoletano, classe 1970, tutt'oggi residente a Napoli. Laureato in economia, da sempre collabora nell'azienda tessile di famiglia. Dal 2000 comi (...)
Ha conseguito il diploma di Sommelier AIS nel 2001. È Degustatore per la regione Lombardia e giudice per le guide Vitae e Viniplus. Ha partecipa (...)
Ha iniziato la sua attività in campo enogastronomico nel 1987. Ha collaborato con le più importanti guide e riviste del settore italiane ed este (...)
Nato nel 1974 a Roma in una annata che si ricorderà pessima per la produzione del vino mondiale. Sarà proprio per ribaltare questo infame inizio (...)
Donatella Cinelli Colombini è una produttrice di vino figlia di Franco Cinelli e Francesca Colombini della Fattoria dei Barbi, in cui ha lavorat (...)
Bolognese dentro, grafico di giorno e rapito dal mondo enologico la sera. Per un periodo la sera l'ha condivisa con un'altra passione viscerale (...)
Testata registrata presso il Tribunale di Roma (n. 146/09 del 4 maggio 2009) © 2000-2023 laVINIum.com - Tutti i diritti riservati È vietata la copia anche parziale del materiale presente in questo sito. Il collegamento al data base della rivista è vietato senza esplicita autorizzazione della direzione editoriale. Direttore Responsabile - Maurizio Taglioni / Direttore Editoriale - Roberto Giuliani mdstudiowebagency - Realizzazione, Restyling, e manutenzioni siti Web Contatti Tel. 3921585226 - E-mail: mdstudioagency@gmail.com
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.