Statistiche web
Assaggi dall'Italia e dall'EsteroIl vino nel bicchiereItalia

Il Progetto Bertani Cru: dallo stile al territorio

Tenuta Le Novare - Bertani

È dedicato al Valpolicella il nuovo Progetto Bertani Cru, avviato dall’azienda nel 2014, all’interno della storica Tenuta Novare di Negrar e presentato alla stampa lo scorso 18 settembre.
“Bertani è sinonimo di tenacia e di continuità nella produzione dell’Amarone, grazie a scelte coraggiose prese senza scorciatoie” ha affermato il giornalista Luciano Ferraro, introducendo la degustazione del Valpolcella Classico Le Miniere 2018 e del Valpolicella Classico Superiore Ognisanti 2017, le due etichette del progetto.
Se Tenuta Novare ha dato i natali allo “stile Bertani” con la produzione dell’Amarone Classico fin dal1958, il nuovo progetto sposta l’attenzione al territorio, grazie alla ricerca sulle caratteristiche pedologiche e geologiche dei suoli della Tenuta, legate a diverse espressioni della corvina, il vitigno valpolicellese per eccellenza. Un legame che i due Valpolicella Cru mettono bene in evidenza, poichè la produzione non ricorre all’appassimento, fattore che tende omogeneizzare le differenze.

Bertani cartello viticoltura biologica

La tenuta di 200 ettari (di cui circa 70 vitati), fa parte di un paesaggio vincolato della sovraintendenza ed è aperta al pubblico. Una visita ai vigneti condotta prima della degustazione dal direttore tecnico Andrea Lonardi, ha permesso, da un lato di apprezzare lo sforzo di conservazione e valorizzazione del paesaggio che l’azienda continua a compiere con il recupero di muri a secco e la sistemazione delle balze vitate, e, dall’altro, di comprendere le basi di un progetto innovativo che affonda le radici proprio nelle caratteristiche peculiari dei suoli su cui sorgono i vigneti.
È una svolta che dà all’azienda una grande responsabilità” ha aggiunto Emilio Pedron, amministratore delegato di Bertani Domains “ed è importante anche per la denominazione Valpolicella che necessita di evidenziare le vocazionalità del territorio”.
La degustazione è avvenuta nella suggestiva Chiesetta di Ognisanti, posta al centro del vigneto che dà il nome a uno dei Valpolicella presentati ed è stata assai particolare, poiché accanto ai vini sono stati messi in assaggio gli acini di corvina raccolti dai due vigneti dedicati.

 

Valpolicella Classico Le Miniere di Novare 2018
Nasce dal vigneto di circa 4 ha, posto sopra alle miniere della Tenuta, da cui si estraevano ferro e manganese. il suolo è formato da calcareniti su cui poggiano argille rosse. È prodotto con il 70% di corvina, 20% di corvinone e 10% di rondinella, in circa 13.300 bottiglie. Resa di circa 90 q/ha. Affinamento in vasche di cemento.
Rubino trasparente, al naso ha note floreali, fruttate di mora e pepate, con un accenno fumé. Nel sorso si ritrovano le caratteristiche dell’acino: tannino rugoso e una notevole sapidità.

 

Bertani calici di vino

Valpolicella Classico Superiore Ognisanti di Novare 2017
Nasce dal vigneto posto a monte della Chiesetta di Ognisanti (XVI secolo), formato da un plateau di calcare bianco, poco evoluto e molto degradato, ben esplorabile dalle radici, con un franco di coltivazione di 50 cm sabbioso-limoso. Prodotto con 95% di corvina e 5% di rondinella in circa 13.300 bottiglie. Resa 85 di circa q/ha. Affinamento di un anno in botti di rovere e sosta di 6 mesi in bottiglia.
Rubino brillante con accenni porpora, ricorda la marasca, il pepe bianco e una nota balsamica. Come l’acino raccolto dal vigneto, al palato regala un tannino più evidente ma levigato che contribuisce all’eleganza complessiva della beva.

Bertani vini

 

Stiamo assistendo a un ritorno di fiamma per il Valpolicella, che nell’ultimo quindicennio è stato pressoché dimenticato? I due Valpolicella del Progetto Bertani Cru alimentano con convinzione questa speranza.
Sono stati scelti i due vigneti che davano maggiore espressività a questi vini più freschi, rispetto a quelli prodotti da appassimento, non i vigneti più giovani o le uve che rimangono dopo la scelta dei grappoli per la produzione dell’Amarone.
Ci pare che a Novare sia stato compiuto un vero e proprio salto culturale, il cui risultato va anche incontro al mercato e ai consumatori che ricercano la territorialità e la riconoscibilità come valore aggiunto.

Maria Grazia Melegari

Maria Grazia Melegari

La passione per il mondo del vino inizia nel 1999, per curiosità intellettuale, seguendo vari percorsi di studio (Diploma di Assaggiatore ONAV, di Sommelier AIS, Giudice di Analisi Sensoriale, corsi di formazione nel campo della comunicazione del vino applicata al web e ai social media). Scrivere di vino è una passione, inizialmente coltivata attraverso il blog personale Soavemente Wine Blog e successivamente attraverso collaborazioni con guide del settore e varie testate giornalistiche come Slow Wine, Il Sommelier Veneto, Euposia, InternetGourmet. Considera il vino un'interessante e stimolante metafora della vita, un'occasione di socialità, di costante apprendimento e di felicità, intesa come il "Carpe diem" di oraziana memoria.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio