Flor de Pingus 2016 Dominio de Pingus
Dominio de Pingus è una cantina spagnola situata a Quintanilla de Onésimo nella provincia di Valladolid con vigneti nella zona di La Horra nella regione della Ribera del Duero. Peter Sisseck è uno dei viticoltori più famosi in Spagna, anche se è di origine danese. Nato nel 1962 e di formazione enologo, ha studiato a Bordeaux e in California e ha iniziato la sua carriera al seguito dello zio Peter Vinding-Diers presso alcune cantine a Bordeaux e in California finché nel 1990 era diventato enologo presso l’Hacienda Monasterio. Nel 1995 aveva però acquistato delle vecchie vigne di tinto fino (tempranillo) nel villaggio di La Horra per produrre in proprio il suo primo vino in un garage a Quintanilla de Onésimo, il mitico Pingus (dal soprannome che gli aveva affibbiato da piccolo la nonna) che ancora oggi è un vino di culto, grazie soprattutto all’amico Pedro Cuadrado che nella vicina Finca Villacreces, situata nello stesso villaggio, gli aveva permesso di provare anche una serie di vinificazioni diverse.
Nel 2004 è riuscito ad aprire la sua cantina nel centro di Quintanilla de Onésimo, dove Sisseck adesso vinifica anche le uve di di viticoltori che coltivano vecchie viti di tinto fino (tempranillo) in parcelle dai terreni completamente diversi, da quelli calcarei a quelli argillosi, anche se pieni di sassi, e applica i metodi di vinificazione tradizionali della regione. L’unica differenza è che i suoi vini maturano in botti di rovere francese, una scelta del tutto personale e fuori dalla norma, visto che i vini della zona sono solitamente maturati in rovere americano, perché mira al proprio scopo, che è quello di ottenere un vino franco, ma molto equilibrato. La prima annata del Flor de Pingus è stata la 2005.
La mission di Sisseck è sempre stata rivolta a produrre vini al naturale, rispettando l’ambiente, infatti è passato subito dall’agricoltura biologica a quella biodinamica. La fermentazione qui s’innesca soltanto con lieviti indigeni. La macerazione e la fermentazione dei mosti si svolgono sia in grandi tini di rovere che in vasche di acciaio inox. Normalmente il processo dura circa 20 giorni e poi i vini si versano in botti per completare la malolattica e maturare in legno per il numero di mesi previsto. Con l’assemblaggio non subiscono né filtrazioni né chiarifiche.
Il Flor de Pingus 2016, una bellissima annata per la Ribera del Duero, è stato ottenuto da uve acquistate da piccoli viticoltori della zona di La Horra con le vigne di almeno 35 anni anni di età (alcune anche oltre i 50) coltivate in una marea di parcelle per un totale di circa 35 ettari. La vinificazione si è svolta in piccoli tini di acciaio inox. Metà del vino ha fatto la malolattica in botti e il resto in vasche di acciaio inox. Maturazione di 18 mesi, il 40% del vino in barriques nuove di rovere di Allier e il resto in quelle usate. Rivela un bouquet aromatico caratterizzato da una grande freschezza del fruttato e dalla struttura di un grande vino. All’attacco profumi di ciliegia nera e sfumature di liquirizia, poi il bouquet si arricchisce di aromi di piccoli frutti rossi e neri molto maturi, buccia d’arancia rossa e fiori, con sfumature tostate, balsamiche e un respiro empireumatico. In bocca è molto equilibrato, si presenta con una bella struttura e i tannini sono vellutati pur mantenendo quello stile rustico che è tipico della zona, però è molto pulito, concentrato, succoso.
Ha un profilo leggermente diverso dalla solita Ribera del Duero in circolazione, con una migliore freschezza e un’acidità viva ed esaltante che potrebbe dargli una vita anche più lunga del previsto. Il finale è speziato dolce e un po’ fumé e rivela una piacevole nota vegetale che lo allunga con grande freschezza. È stato imbottigliato nel giugno 2018 in 105.000 bottiglie con un tenore alcolico del 14,5%. È molto accessibile fin da da subito, ma credo che sia proprio destinato a una bella evoluzione per finire di integrare ancora il rovere in altri quattro o cinque anni che lo renderanno raffinato. Consiglierei di scaraffarlo per qualche ora prima di servirlo in calici ampi a una temperatura tra i 16 e i 18 °C con selvaggina, arrosti, brasati, formaggi stagionati.
Mario Crosta
Tipologia: D.O. Ribera del Duero
Vitigni: 100% tempranillo
Titolo alcolometrico: 14,5%
Produttore: PINGUS
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 100 a 140 euro