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I prodotti di montagna

Prodotti di montagnaOltre ai più noti Denominazione di Origine Protetta, Indicazione Geografica Protetta e Prodotto Tradizionale, esiste un’altra menzione, non meno importante, della quale possono fregiarsi numerosi alimenti che ritroviamo sulla nostra tavola. Infatti la legge finanziaria 2003, con l’articolo n.85, dichiara: “Al fine di tutelare l’originalità del patrimonio storico-culturale dei territori montani, attraverso la valorizzazione dei loro prodotti protetti con “denominazione di origine” o “indicazione geografica” è istituito presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali l’Albo dei prodotti di montagna autorizzati a fregiarsi della menzione di “Prodotto della montagna”, seguita dall’indicazione geografica del territorio interessato”. Questo marchio ha una grande importanza, perché va a garantire (e proteggere) le sempre più rare aziende montane. Ecco l’estratto del regolamento e l’elenco dei prodotti di montagna inseriti nell’Albo.
Possono accedere all’Albo dei prodotti di montagna e fregiarsi della menzione aggiuntiva “prodotto della montagna” tutte le denominazioni DOP e IGP registrate a Bruxelles, ai sensi del Regolamento (CEE) 2081/92, la cui zona di produzione e/o trasformazione ricada in un territorio classificato geograficamente come montano. Per zona montana si intende la zona geografica caratterizzata dalla presenza di notevoli masse rilevate aventi altitudini, di norma, non inferiori a 600 metri nell’Italia settentrionale e 700 metri nell’Italia centro-meridionale e insulare.
Non possono essere iscritti all’Albo e, di conseguenza, utilizzare la menzione “prodotto della montagna”, quei prodotti ricadenti nei comuni che sono stati equiparati a zone montane (ad esempio le zone svantaggiate), ma che geograficamente non si possono definire montagna. Possono inoltrare istanza di iscrizione all’Albo i “Consorzi di tutela” delle denominazioni registrate che hanno ottenuto l’incarico alla tutela delle denominazioni dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, le “Comunità Montane” territorialmente competenti in assenza dei consorzi produttori della denominazione protetta per il tramite dei Consorzi di tutela o delle Comunità Montane. Contestualmente alla domanda di iscrizione, i soggetti legittimati presentano domanda di modifica del disciplinare di produzione della corrispondente denominazione protetta, che sarà inviata all’esame della Commissione europea, nonché domanda di protezione transitoria a livello nazionale delle modifiche richieste in attesa dell’approvazione da parte dell’Unione europea.
Le istanze devono essere redatte in carta libera e firmate dal legale rappresentante dei Consorzi di tutela o delle Comunità montane di appartenenza e sono inoltrate al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Dipartimento della qualità dei prodotti agroalimentari e dei servizi e alla Regione di appartenenza, che, come in tutti gli altri casi di modifica dei disciplinari di produzione, fornirà al Ministero il proprio parere.
Alcuni prodotti a denominazione d’origine protetta e ad indicazione geografica protetta sono, per loro stessa natura, prodotti di montagna, visto che la loro zona di produzione ricade in maniera integrale in territorio montano. In questo caso tutti i produttori, dopo l’iscrizione all’Albo, possono aggiungere in etichetta la menzione “prodotto della montagna”.
In altri casi, invece, solo una limitata percentuale della denominazione d’origine protetta o della indicazione geografica è ottenuta in territori, comuni o parti di comuni classificabili come montani. In tal caso, pertanto, la menzione aggiuntiva non potrà essere adoperata per tutta la denominazione, ma solo per il prodotto ottenuto nel territorio montano.

L’Albo dei prodotti di montagna

Italia del nord
Insaccati e carni:
DOP – Coppa Piacentina, Culatello di Zibello, Pancetta Piacentina, Prosciutto di Modena, Prosciutto di Parma, Prosciutto di San Daniele, Prosciutto Veneto Berico – Euganeo, Salame Brianza, Salame di Varzì, Salame Piacentino, Salamini italiani alla cacciatora, Soppressa Vicentina, Valle d’Aosta Jambon de Bosses, Valle d’Aosta Lard d’Arnad
IGP – Bresaola della Valtellina, Cotechino Modena, Mortadella Bologna, Speck dell’Alto Adige, Vitellone bianco dell’Appenino Centrale, Zampone Modena.
Formaggi:
DOP – Asiago, Bitto, Bra, Castelmagno, Fontina, Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana, Gorgonzola, Grana Padano, Montasio, Monte Veronese, Murazzano, Parmigiano Reggiano, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Raschera, Robiola di Roccaverano, Spressa delle Giudicarie, Taleggio, Toma Piemontese, Valle d’Aosta Fromadzo, Valtellina Casera.
Ortofrutta:
DOP – Marrone di San Zeno, Mela Val di Non.
IGP – Asparago bianco di Cimadolmo, Asparago verde di Altedo, Ciliegia di Marostica, Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese, Fungo di Borgotaro, Marrone di Castel del Rio, Nocciola Piemonte, Pera dell’Emilia Romagna, Pera Mantovana, Pesca e Nettarina di Romagna, Radicchio rosso di Treviso, Radicchio variegato di Castelfranco, Riso Vialone Nano Veronese, Scalogno di Romagna.
Olio:
DOP – Brisighella, Colline di Romagna, Garda, Laghi Lombardi, Riviera Ligure, Veneto Valpolicella, Veneto Euganei e Berici, Veneto del Grappa.
Prodotti di panetteria:
IGP – Coppia Ferrarese
Aceti diversi da Aceto di vino:
DOP – Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia
Italia del centro
Insaccati e carni:
DOP – Prosciutto di Carpegna, Prosciutto Toscano,
IGP – Agnello di Sardegna, Prosciutto di Norcia, Mortadella Bologna, Salamini italiani alla cacciatora, Vitellone bianco dell’Appenino Centrale.
Formaggi:
DOP – Casciotta d’Urbino, Fiore Sardo, Mozzarella di Bufala Campana, Pecorino Romano, Pecorino Sardo, Pecorino Toscano.
Prodotti di panetteria:
IGP – Pane casareccio di Genzano
Ortofrutta:
IGP – Carciofo romanesco del Lazio, Castagna del Monte Amiata, Fagiolo di Sorana, Farro della Garfagnana, Lenticchia di Castelluccio di Norcia, Marrone del Mugello.
Olio:
DOP – Canino, Chianti Classico, Sabina, Terre di Siena, Umbria.
IGP – Toscano
Italia del sud
Insaccati e carni:
DOP – Capocollo di Calabria, Pancetta di Calabria, Salsiccia di Calabria, Soppressata di Calabria, Salamini italiani alla cacciatora, Vitellone bianco dell’Appenino Centrale.
Formaggi:
DOP – Caciocavallo Silano, Canestrato Pugliese, Mozzarella di Bufala Campana, Pecorino Siciliano, Ragusano
Prodotti di panetteria:
DOP – Pane di Altamura
Oli essenziali:
DOP – Bergamotto di Reggio Calabria
Olio:
DOP – Alto Crotonese, Aprutino Pescarese, Bruzio, Cilento, Colline Salernitane, Collina di Brindisi, Colline Teatine, Dauno, Lametia, Molise, Monte Etna, Monti Iblei, Penisola Sorrentina, Pretuziano delle Colline Teramane, Terra d’Otranto, Terra di Bari, Val di Mazara, Valli Trapanesi
Ortofrutta:
DOP – Ficodindia dell’Etna, La Bella della Daunia, Nocellara del Belice, Pomodoro San Marzano dell’ Agro Sarnese Nocerino.
IGP – Arancia Rossa di Sicilia, Cappero di Pantelleria, Castagna di Montella, Clementine del Golfo di Taranto, Clementine di Calabria, Fagiolo di Sarconi, Limone Costa d’Amalfi, Limone di Sorrento, Nocciola di Giffoni, Peperone di Senise, Pomodoro di Pachino, Uva da tavola di Canicattì, Uva da tavola di Mazzarrone.

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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