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Barca Velha 2008 Casa Ferreirinha

Barca Velha 2008 Casa Ferreirinha

La Casa Ferreirinha, fondata nel XVIII secolo da Bernardo Ferreira, è nel cuore dei portoghesi fin dalla belle époque e il nome di sua nipote Dona Antónia Adelaide Ferreira, chiamata affettuosamente ”Ferreirinha” o ”Ferreirinha-da-Régua”, è scritto a caratteri d’oro nella storia del vino del Douro fin da quando ne aveva preso il controllo dopo la morte del primo marito. Quando è morta, l’azienda è diventata una società e le condizioni della viticoltura e dell’enologia con il nuovo corso sono cambiate.
Nel 1950 l’enologo Fernando Nicoulau de Almeida, che era responsabile della cantina, era stato apposta a Bordeaux per studiare le tecniche di vinificazione dei vini rossi non fortificati, una tradizione che non esisteva in luogo. Il primo vino in stile bordolese, il Barca Velha, è stato fatto con l’annata 1952 (quella della mia nascita, forse è un buon segno…) era soltanto un vino comune, da pasto, ma era piaciuto soprattutto all’estero ed è considerato il battistrada dei nuovi vini del Douro, perché viene fatto soltanto nelle annate ottime se non eccezionali (in tutto soltanto 18 volte in 46 anni compresa quest’annata).
Nel 1978 Casa Ferreirinha ha acquisito Quinta da Leda, situata ad Almendra, una tenuta che ha sempre prodotto uve di una qualità superiore alle aspettative e nel dicembre 1997 tutta questa prestigiosa società è stata acquisita dal grande gruppo Sogrape Vinhos che nel 2001 le ha completato il rinnovamento della moderna cantina. Sono circa 76 ettari che forniscono le uve base per i vini premium di Casa Ferreirinha, tra cui i rinomati Barca Velha, Quinta da Leda e Callabriga, che sono vinificate da una squadra di cantina guidata dall’enologo Luís Sottomayor. Il successo ha permesso a Casa Ferreirinha di estendere il proprio portafoglio a vari segmenti di mercato. Anche Vinha Grande ed Esteva, due punti di riferimento nelle proprie categorie, sono commercializzati con il marchio.

Barca Velha 2008 Casa Ferreirinha

Il Barca Velha 2008 deriva da uve 50% touriga franca, 30% touriga nacional, 10% tinta roriz, 10% tinto cão. Il clima d’inverno è stato fresco e secco, ma è stato seguito dalle piogge di aprile e maggio che hanno reintegrato le riserve idriche nel suolo. Un’estate calda e secca ha prodotto un’annata armoniosa a partire da fine agosto nel Douro Superior. Le uve sono state sottoposte a una macerazione pre-fermentativa a freddo in acciaio inox seguita dalla fermentazione alcolica. È stata inoltre effettuata una lunga macerazione post-fermentativa per ottenere l’estrazione aromatica e polifenolica desiderata. Il vino è stato poi trasferito nella zona meridionale di Porto – Vila Nova de Gaia, dove è maturato per 16 mesi in barriques nuove di rovere francese da 225 litri. Dopo l’assemblaggio ha fatto un anno di affinamento prima della decisione di etichettarlo come Barca Velha. Altrimenti diventa una riserva. Tenore alcolico 14%, acidità totale di 6,1 g/l.
Consigliano di stappare la bottiglia qualche ora prima perché si potrebbe trovarlo ancora chiuso se non gli si permette una buona arieggiatura, ma io vi consiglio di stapparlo almeno la sera prima. Dopo così tanti anni in bottiglia, il vino deve essere travasato con cura per separare il suo sedimento naturale e suggerirei di servirlo tra 16 e 18 °C. Ha un superbo colore rosso scurissimo, intenso. All’attacco si sentono i piccoli frutti neri e rossi con sfumature di spezie e note balsamiche. Il bouquet è complesso, con aromi di fruttato maturo, dall’amarena alla prugna, dal ribes nero al corniolo, con sfumature di pepe. In bocca è straordinariamente energico, profondo, ricco e vellutato, senza spigoli vivi, fresco e con un’acidità vivace e ben integrata, tannini dolci e fini, struttura raffinata e un equilibrio impeccabile. Da giovane non è un vino particolarmente espressivo o fruttato, ma la struttura gli permetterà di lasciar sviluppare belle note di piccoli frutti rossi. Bisogna saperlo aspettare ancora. Il finale è estremamente lungo, fine e armonioso con toni di chiodi di garofano e anice stellato.
Godetevelo con selvaggina in umico e, in luogo, con agnello o capretto stufato in cataplana, i rojões (spezzatini), il sarrabulho (sanguinaccio), la linguiça (salume affumicato all’aglio), lo stufato di porco à l’Alentejana (con vongole veraci e pimentão, una pasta di peperoni rossi cotti e messi a fermentare, formaggi di sapore raffinato.

Mario Crosta

Tipologia: DOC Douro
Vitigni: 50% touriga franca, 30% touriga nacional, 10% tinta roriz, 10% tinto cão
Titolo alcolometrico: 14%
Produttore:
CASA FERREIRINHA
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 600 a 700 euro

Mario Crosta

Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del settore gomma-plastica in Italia e in alcuni cantieri di costruzione d’impianti nel settore energetico in Polonia, dove ha promosso la cultura del vino attraverso alcune riviste specialistiche polacche come Rynki Alkoholowe e alcuni portali specializzati come collegiumvini.pl, vinisfera.pl, winnica.golesz.pl, podkarpackiewinnice.pl e altri. Ha collaborato ad alcune riviste web enogastronomiche come enotime.it, winereport.com, acquabuona.it, nonché per alcuni blog. Un fico d'India dal caratteraccio spinoso e dal cuore dolce, ma enostrippato come pochi.

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