Riesling Smaragd Dürnsteiner Kellerberg 2017 Weingut F.X. Pichler
C’è un posto al mondo che affascina incredibilmente ogni enoturista: Wachau, sul Danubio, a Ovest di Vienna. Qui si rimane incantati dall’immenso spettacolo di vigneti a terrazze su pendii tanto ripidi che ricordano quelli più arrampicati della Valtellina, ma qui le rocce sono in mezzo al verde e si specchiano nel grande fiume blu. Si tratta di viticoltura estrema, eroica, da secoli. Weingut F.X. Pichler svetta senz’alcun dubbio tra le più famose aziende vitivinicole di tutta l’Austria. Fondata nel 1898 a Oberloiben di Dürnstern, già nel 1928 era stata la culla della selezione operata da Franz Pichler sui propri cloni di grüner veltliner per creare viti che producevano uva a bacca piccola, in modo da garantire naturalmente rese più basse, una migliore estrazione e un fruttato esaltante. All’inizio degli anni ’70 è Franz Xaver (F.X.) Pichler che ne ha assunto in pieno il timone e il suo meticoloso approccio alla produzione di elevatissima qualità gli è valsa una fama indiscussa.
Suo figlio Lucas nel 1996 si è unito alla squadra in cantina e nel 1999 ha assunto la direzione della vinificazione, lasciando al padre Franz Xaver di occuparsi ancora a tempo pieno della viticoltura. Nel 2009 Lucas ha assunto il controllo dell’intera tenuta, con suo padre ancora a portata di mano per offrire consulenza e orientamento quando necessario. Si è ingaggiata anche la moglie Rudolfine e oggi anche la figlia Elisabeth, che supervisionano le vendite, le esportazioni e il marketing.
Questa bella famiglia crede molto nel potenziale del vino Grüner Veltliner, ma creano anche dei fenomenali Riesling, in grado di esprimere un bouquet meraviglioso, e un pochino di Sauvignon Blanc. Circa l’80% della loro produzione è etichettato come Smaragd, che è l’apice qualitativo della Wachau con vini dl tenore alcolico sempre al di sopra dei 12,5%, mentre il resto è Federspiel (sopra l’11,5%) e nessuno è steinfeder (sotto l’11,5%). Le sottili sfumature di ogni singolo vigneto sono vissute in modo maniacale e nelle degustazioni si riconosce la loro unicità a più livelli. Si parte da una raccolta manuale selettiva, a diverse passate, solo dei grappoli di alta qualità e molto maturi. La vinificazione dell’uva segue i criteri dettati dalle regole enologiche della zona che si basano sulle linee guida del Codex Wachau stabilito in Vinea Wachau Nobilis Districtus. Si mira alla naturalezza e al carattere distintivo, con una tradizionale maturazione dei vini in grandi botti di rovere, mai aggiunte di zuccheri.
Il vigneto Kellerberg è considerato universalmente come un modello esemplare assoluto. Questa terrazza di roccia esposta da sud a sud-est e situata all’uscita di una valle laterale, crea un microclima molto speciale. Al mattino presto è già soleggiato. Durante la notte, l’aria fresca che fluisce dai boschi favorisce lo sviluppo di una complessità di aromi altrove sconosciuta, tutti delicatamente sfumati, e dei sapori esotici tipici di questi vini. In autunno, le marcate escursioni termiche tra il giorno e la notte maturano meravigliosamente l’uva. Devo confessare che la tipologia di Riesling della Wachau mi è molto, ma molto congeniale.
Il Riesling Smaragd Dürnsteiner Kellerberg 2017 ha un bel colore giallo paglierino brillante con riflessi d’oro. Profuma subito di miele e frutto della passione. Il bouquet è ricco e complesso, in bocca sprigiona aromi densi e cremosi di frutta matura come albicocche, pesche, melone giallo, banane con un leggero tocco di confetto da sposa tra sfumature di sapidità netta e concisa come dote ricevuta del suolo magro attraverso le vecchie viti che rendono il Riesling di questo terroir ineguagliabile, affascinante per la sua eleganza in filigrana, che difficilmente può essere espressa anche con le parole. Manda in trance già adesso, ma è molto, molto longevo, si raffinerà ancora.
Ottimo per la meditazione, è un vino di gran razza, ma diventa superbo con le pietanze di pesce di fiume e gamberetti in delicate salse rosa, cannolicchi gratinati in pastella, anatra all’arancia, oca in agrodolce. Per apprezzarlo meglio non va servito freddo, ma fresco, tra i 12 e i 14 °C, una temperatura che copre benissimo il tenore alcolico piuttosto sostenuto. Poi però prendetene un’altra bottiglia e fatevi un giretto in un café-konditorei per gustarvi con lo stesso Riesling anche i canederli di albicocche… e sappiatemi dire!
Mario Crosta
Tipologia: Vinea Wachau Nobilis Districtus
Vitigni: 100% riesling
Titolo alcolometrico: 14%
Produttore: F.X. PICHLER
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 40 a 60 euro