Le zone vinicole della Francia
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1) Alsace: è l’unica regione vinicola francese che vende i suoi vini mettendo in etichetta l’indicazione dei vitigni che li compongono (fatta eccezione per il semplice Vin d’Alsace). I principali sono: Gewürztraminer, Muscat, Pinot Blanc (anche Weissburgunder), Pinot Gris (in passato denominato anche Tokay d’Alsace), Riesling Renano, Sylvaner, Kerner, Scheurebe, Elbling, Knipperlé, Auxerrois, Müller Thurgau, Pinot Noir e in minima quantità Chasselas. E’ considerata la quarta zona viticola di Francia per importanza. Pur trovandosi in terra francese, conserva nomi, vitigni e impostazione enologica della Germania, ma l’interpretazione è tutta francese. Le Appellations d’Origine Controlées utilizzate sono: “Alsace”, “Alsace Grand Cru” (accompagnata dal nome di una delle 50 località autorizzate dalla regolamentazione) e “Vins d’Alsace”. Nella regione viene prodotto anche un vino spumante secco, sotto la A.O.C. “Crémant d’Alsace”. Infine, per i vini derivati da Gewürztraminer, Riesling, Pinot Gris o Muscat, che vengano elaborati con tecniche particolari che prevedano la presenza naturale di zucchero delle uve e rispondano a condizioni di produzione particolarmente severe, possono beneficiare di menzioni particolari quali “Vendanges tardives” o “Sélections de grains nobles”, sotto le A.O.C. “Alsace” e “Alsace Grand Cru”. Le Appellations régionales: 2) Beaujolais: “Le Beaujolais nouveau est arrivé!”, è l’espressione tipica che sta a indicare ogni terzo giovedì di novembre che questo vino è stato messo in vendita. Si tratta di un vino, paragonabile al nostro novello, che per la sua stessa natura di gioviale serbevolezza, è atteso con ansia da numerosi appassionati non solo francesi. Il Beaujolais fa parte della Bourgogne amministrativamente. Il vitigno da cui si ricava questo vino, sia nella versione “nouveau” che in quella con vinificazione in rosso tradizionale, è il Gamay. Le Appellations régionales: 3) Bordelais: ancora oggi rappresenta il punto di riferimento della grande enologia mondiale. Si divide in 10 zone vinicole principali: Blayais, Bourgeais, Entre-deux-mers, Graves, Libournais, Médoc, Pessac-Léognan, Premières Côtes de Bordeaux, Sauternais-Cérons-Barsac e Ste-Foy-Bordeaux, ognuna soggetta ad una diversa classificazione. All’interno del Médoc vi sono alcune denominazioni leggendarie, fra cui Pauillac, Margaux, Saint-Julien, Saint-Esthèphe, Moulis e Listrac. La classificazione dei cru del Médoc venne stabilita nel 1855; i 60 migliori Châteaux vennero definiti cru classé e ordinati in cinque categorie, da Premier cru a Cinquième cru. I vitigni utilizzati sono quelli che compongono il famoso taglio “bordolese”: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot (in alcuni casi con piccole aggiunte di Petit Verdot), in dosi variabili da zona a zona. Pomerol e Saint-Émilion formano la zona del Libournais. Nel Pomerol nascono i più grandi Merlot francesi, mentre a Saint-Émilion è prevalente il Cabernet Franc. La regione dove nasce l’A.O.C. Graves, si trova a sud di Bordeaux e si estende per circa sessanta chilometri. Qui si producono bianchi e rossi pregevoli da uve Sémillon, Sauvignon Blanc, Muscadelle, Merlot e Cabernet Sauvignon sotto la A.O.C. “Graves”. Infine, nel Sauternais, dove un microclima unico al mondo favorisce lo sviluppo della Botrytis cinerea, nascono alcuni dei più grandi vini dolci al mondo. Il Sémillon trova qui le condizioni ideali, dato che è facilmente attaccabile dalla muffa nobile, per produrre i vini dolci di Sauternes, accompagnato dal Sauvignon Blanc e, in alcune zone da piccole percentuali di Muscadelle. La classificazione del 1855 ha diviso i Grand Cru del Sauternes in tre categorie: Premier Grand Crus o Premier Crus Supérieur, Premier Crus e Deuxième Crus. I comuni che ne costituiscono le appellation sono Barsac, Cérons, Loupiac, Sainte-Croix-du-Mont e Sauternes. Quest’ultimo con Barsac producono i migliori vini della regione. Le Appellations régionales: 4) Bourgogne: altra grande regione vinicola della Francia, assai diversa da Bordeaux, con i suoi territori frammentati, divisi in piccolissimi appezzamenti fra i numerosi produttori. La zona più importante è rappresentata dalla Côte d’Or (divisa in Côte de Nuits e Côte de Beaune), dove si produce una vastissima gamma di vini da uve Chardonnay e Pinot Noir. Nella Côte de Nuits i principali comuni che hanno diritto alla A.O.C. sono Fixin (vini rossi dal colore carico e con bouquet molto intenso), Gevrey-Chambertin (il comune più importante, dal quale provengono vini rossi rubini, corposi, morbidi, con caratteristico aroma di liquirizia), Morey-Saint-Denis (vini rossi di gran corpo e colore profondo, dai tipici sentori di fragloa e violetta), Chambolle-Musigny (sempre vini rossi, ma vellutati e con aroma di violetta leggermente vanigliata), Vougeot (vini delicati, dal bouquet particolare e distinguibile), Vosne-Romanée (qui si producono vini rossi famosissimi, rari e molto costosi, fra cui Romanée-Conti, La Tâche, Romanée Saint Vivant), Nuits-Saint-Georges (rossi eccellenti, robusti, dal colore intenso e bouquet particolarmente ricco). La Côte de Beaune prende il nome dall’omonima cittadina, cuore della Bourgogne; alcuni tra i più famosi “villaggi” sono: Aloxe-Corton, Savigny-les-Beaune (dove si producono quasi 40 Premier Crus, per la maggior parte rossi), Pommard (vini straordinariamente fini e corposi), Volnay (vini rossi, poco colorati e con aroma di lampone selvatico), Mersault (vini bianchi di grande personalità dal bouquet molto ricco) e Chassagne-Montrachet (vini bianchi dal colore dorato con evidenti riflessi verdognoli, morbidi e con un bouquet particolarmente ricco). Nello Yonne, si produce il famoso Chablis, vino di grande eleganza e piacevolezza, mentre nel Mâconnais, con lo Chardonnay si produce l’eccellente Pouilly-Fuissé. Le Appellations régionales: 5) Bugey: il vigneto di Bugey, situato nel dipartimento de l’Ain, è stato riconosciuto nel 1963. Questa regione, che era annessa alla Bourgogne, fu un tempo rinomata e importante per la presenza di numerose abbazie, oggi ormai disperse o abbandonate. Le vigne si estendono sulle pendici delle colline meglio esposte dello Jura; i terreni sono calcarei sui versanti collinari, marnosi e argillosi nelle parti basse. I circa 450 ettari vitati offrono una gamma estesa di vini, in maggioranza bianchi, ma anche rossi e frizzanti. Le Appellations régionales: 6) Champagne: è la regione simbolo delle bollicine, frutto di un metodo di spumantizzazione (Champenois) attribuito a Dom Pérignon, maestro cantiniere dell’Abbazia di Hautvilliers, anche se tale argomento è tutt’ora oggetto di accese dispute, soprattutto in Italia. I vitigni utilizzati per questo prezioso nettare sono lo Chardonnay, unico a bacca bianca, il Pinot Noir e il Pinot Meunier (letteralmente “mugnaio”, il meno nobile dei tre). A seconda della percentuale utilizzata in ciascuna maison per creare la cuvée, lo Champagne assumerà delle caratteristiche differenti e riconoscibili. Rimandiamo alla nostra enciclopedia la lettura di come viene prodotto lo spumante metodo Champenois. Diciamo però che il Pinot Noir conferisce allo spumante struttura e profumi più complessi, lo Chardonnay finezza e morbidezza, mentre il Pinot Meunier è piuttosto neutro ed è utilizzato prevalentemente nei prodotti di qualità inferiore. Se lo Champagne è prodotto con sole uve Pinot Noir, viene detto Blanc de Noir, se con il solo Chardonnay, Blanc de Blancs. La particolarità di questa regione sta nel fatto che, nonostante la latitudine piuttosto elevata e il clima tendenzialmente freddo, la vite riesce a dare frutti strutturati e di buona concentrazione, grazie alla composizione del terreno marnosa e gessosa, che accumula calore durante il giorno e lo restituisce alla pianta durante la notte, compensando il deficit climatico. Il cuore della Champagne, dove nascono i vini più prestigiosi della regione, è rappresentato dal territorio compreso tra Reims ed Epernay. Le Appellations régionales: 7) Corse: questa affascinante isola del Mediterraneo gode di oltre 2.200 ettari vitati e di un clima ideale per la vite. Anche la Corsica ha subito circa due secoli fa l’invasione della fillossera, che ha decimato i vigneti, costringendo la regione ad un lento recupero attraverso il reimpianto di nuove viti. La diversità geologica della Corsica si caratterizza per la presenza di un massiccio montuoso che offre diversi tipi di suolo: una vasta area granitica, molto spesso ricca d’argilla, poco profonda e senza limo, che dona ai terreni buona capacità filtrante; i terreni viticoli di Balagne, Ajaccio, Sartène, Figari e Porto Vecchio, sono situati proprio in quest’area. A est dell’isola il suolo è più scistoso, mentre nelle zone che vanno da Balagne a Corte e da Bonifacio a Patrimonio, il suolo è sedimentario e calcareo. La composizione dell’isola ha favorito l’utilizzo di vitigni mediterranei quali il Nielluccio, il Vermentino e lo Sciaccarello. Le Appellations régionales: 8) Vins de l’Est: un tempo regione viticola prosperosa, non restano come testimonianza del passato vinicolo della Lorraine che due Appellations: Côtes de Toul e Vin de Moselle. Dei 30.000 ettari del 1890 rimangono circa 100 ettari di vigne a VDQS dopo il 1951. Le Côtes de Toul hanno ottenuto l’Appellation d’Origine Controlée nel 1998. I suoli di queste zone sono di origine giurassica, composti d’argilla e ghiaie calcaree, combinate a una buona esposizione a sud o sud-est, rinforzata da un clima semi-continentale che consente un buon sviluppo vegetale. 9-16) Jura – Savoie: situato in zona piuttosto remota, lo Jura ha caratteristiche vinicole davvero particolari e inimitabili. E’ l’unico territorio dove il vino, oltre ad essere bianco, rosato e rosso, è anche giallo e grigio. Il vino “giallo” o “vin jaune“, viene prodotto con uva Savagnin, simile al Traminer, sotto la denominazione Château-Chalon, e immesso al commercio dopo almeno sei anni di invecchiamento in botte, con caratteristiche ossidative che lo rendono simile allo Sherry. Il “vin gris” è, invece, un rosato pallido e di scarso pregio qualitativo. Altro vino tipico della zona è il “vin del paille“, liquoroso, ottenuto dall’appassimento delle uve sulla paglia, prodotto in quantità sempre più ridotte. La Savoie è compresa tra il Lac Leman e la Val d’Isère e, a causa del clima piuttosto rigido, è condizionata nella produzione dei vini, che nascono prevalentemente da Altesse, Aligoté, Chasselas, Gamay, Mondeuse e Pinot Noir. La regione è caratterizzata anche da una notevole produzione di vini frizzanti e spumanti. Le Appellations régionales del Jura: Le Appellations régionales della Savoie: 10-15) Languedoc – Roussillon: si estende dalle foci del Rodano fino a sud di Perpignan, al confine con la Spagna. I vitigni più utilizzati sono Carignan, Grenache, Mourvedre, Syrah, Cabernet e Merlot. Le appellation più importanti sono Corbières, Fitou, Saint-Chinian e Faugères. La zona è ricca di vini dolci naturali (Vin Doux Naturels), derivati da Grenache, Malvoisie, Maccabeu e Muscat. Il Grand Cru Banyuls, prodotto con il 75% di Grenache ed invecchiato almeno 2 anni, è senz’altro il vino migliore. Le Appellations régionales del Languedoc: Le Appellations régionales del Roussillon: 11) Vallée de la Loire: è la patria naturale del Sauvignon Blanc, che trova la sua massima espressione nella zona di Nièvre-Berry, meglio nota come Sancerrois. Le A.O.C. più rappresentative sono Pouilly-Fumé e Sancerre, che dànno vini di rara eleganza e finezza. Verso la Costa Atlantica si incontrano Vouvray e Touraine, dove al Sauvignon Blanc viene affiancato lo Chenin Blanc (o Pineau de Loire), dal quale si ottengono vini bianchi di buona longevità e spumanti prodotti secondo il metodo classico, dal Gamay, dal Cabernet Franc e da altri vitigni minori. Di buona fattura sono anche i bianchi liquorosi Coteaux de Layon, Bonnezeaux e Quart-de-Chaume. Nel Nantais, la zona più atlantica della Valle, si coltiva da secoli il Melon de Bourgogne, con il quale si produce il famoso Muscadet, vino imbottigliato “sur lie”. 12) Lyonnais: zona vinicola storica di Lyon, dopo l’epoca romana, i religiosi e la ricca borghesia ne favorivono l’espansione e la protessero fino al XVI secolo, dove conobbe un periodo di splendore. Come la maggior parte delle regioni viticole, anche il Lyonnais conobbe il flagello della fillossera che ne ridusse fortemente la capacità produttiva. Oggi l’Appellation si estende su una superficie di circa 350 ettari, ripartiti su 49 comuni ripartiti fra le valli a ovest di Lyon e la valle di Giers a sud. Una successione di valli e colline tra i 250 e i 500 metri slm, scolpisce il paesaggio. I principali vitigni utilizzati per i vini bianchi sono il Pinot Blanc, lo Chardonnay e l’Aligoté, mentre il Gamay è il vitigno principale per i rossi. Le Appellations régionales: 13) Provence: la Provence è stata caratterizzata, negli ultimi vent’anni, da un appiattimento del livello qualitativo dei vini, che venivano prodotti soprattutto in versione rosato; ultimamente si sta assistendo ad una progressiva riqualificazione dell’intero panorama vinicolo provenzale. Anche qui si è cominciato a lavorare sulle basse rese, utilizzando vitigni imteressanti come Mourvedre, Grenache, Syrah e Cinsault per i rossi, Ugni Blanc, Marsanne e Roussanne per i bianchi. Nelle zone calcaree di Coteaux Varois ha dato ottimi risultati il Pinot Noir. Le Appellations régionales: 14) Vallée du Rhône: questa regione è caratterizzata da una grande varietà di vitigni e di stili di vinificazione. Qui prevale nettamente la produzione dei vini rossi. Le profonde differenze territoriali che si delineano da zona a zona, rendono estremamente vario il carattere dei vini che vengono prodotti; da quelli poco strutturati, di facile beva ai grandi vini, complessi e ricchi, capaci di competere con i mogliori prodotti bordolesi. La zona nord della valle del Rodano è a prevalenza collinare; in quest’area il Syrah può raggiungere livelli di concentrazione, potenza e morbidezza straordinari, in particolare nel caso del Côte Rôtie e dell’Hermitage. A sud, invece, il terreno degrada fino a divenire pianeggiante e qui sono coltivate molte varietà, in particolare la Grenache ed, ultimamente il Mourvedre, che concorre alla produzione del famoso Châteauneuf-du-Pape. Le Appellations régionales: 17) Sud-Ouest: vasta regione che offre una gamma completa di vini bianchi, rosati, rossi e dolci, prodotti con vitigni autoctoni o di origine spagnola. Le A.O.C. sono cinque: Béarn, Jurançon, Bergerac, Cahors e Gaillac. I vitigni più utilizzati sono Sémillon, Sauvignon, Muscadelle, Manseng e Petit Manseng per i bianchi, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Auxerrois o Malbec e Tannat per i rossi. |