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Zone vinicole del mondo

Le zone vinicole della Francia


 
 

Lavinium - zone vinicole della Francia

1) Alsace: è l’unica regione vinicola francese che vende i suoi vini mettendo in etichetta l’indicazione dei vitigni che li compongono (fatta eccezione per il  semplice Vin d’Alsace). I principali sono: Gewürztraminer, Muscat, Pinot Blanc (anche Weissburgunder), Pinot Gris (in passato denominato anche Tokay d’Alsace), Riesling Renano, Sylvaner, Kerner, Scheurebe, Elbling, Knipperlé, Auxerrois, Müller Thurgau, Pinot Noir e in minima quantità Chasselas. E’ considerata la quarta zona viticola di Francia per importanza. Pur trovandosi in terra francese, conserva nomi, vitigni e impostazione enologica della Germania, ma l’interpretazione è tutta francese. Le Appellations d’Origine Controlées utilizzate sono: “Alsace”, “Alsace Grand Cru” (accompagnata dal nome di una delle 50 località autorizzate dalla regolamentazione) e “Vins d’Alsace”. Nella regione viene prodotto anche un vino spumante secco, sotto la A.O.C. “Crémant d’Alsace”. Infine, per i vini derivati da Gewürztraminer, Riesling, Pinot Gris o Muscat, che vengano elaborati con tecniche particolari che prevedano la presenza naturale di zucchero delle uve e rispondano a condizioni di produzione particolarmente severe, possono beneficiare di menzioni particolari quali “Vendanges tardives” o “Sélections de grains nobles”, sotto le A.O.C. “Alsace” e “Alsace Grand Cru”.

Le Appellations régionales:
Alsace – Alsace Chasselas (Gutedel) – Alsace Edelzwicker – Alsace Gewurztraminer – Alsace Grand Cru
Alsace Grand Cru Altenberg de Bergbieten – Alsace Grand Cru Altenberg de Bergheim – Alsace Grand Cru Altenberg de Wolxheim
Alsace Grand Cru Brand – Alsace Grand Cru Bruderthal – Alsace Grand Cru Eichberg – Alsace Grand Cru Engelberg
Alsace Grand Cru Florimont – Alsace Grand Cru Franckstein – Alsace Grand Cru Froehn – Alsace Grand Cru Furstentum
Alsace Grand Cru Geisberg – Alsace Grand Cru Gloeckelberg – Alsace Grand Cru Goldert – Alsace Grand Cru Hatschbourg
Alsace Grand Cru Hengst- Alsace Grand Cru Kanzlerberg -Alsace Grand Cru Kastelberg – Alsace Grand Cru Kessler
Alsace Grand Cru Kirchberg de Barr – Alsace Grand Cru Kirchberg de Ribeauvillé – Alsace Grand Cru Kitterlé
Alsace Grand Cru Mambourg -Alsace Grand Cru Mandelberg -Alsace Grand Cru Marckrain -Alsace Grand Cru Moenchberg
Alsace Grand Cru Muenchberg – Alsace Grand Cru Ollwiller – Alsace Grand Cru Osterberg – Alsace Grand Cru Pfersigberg
Alsace Grand Cru Pfingstberg – Alsace Grand Cru Praelatenberg – Alsace Grand Cru Rangen – Alsace Grand Cru Rosacker
Alsace Grand Cru Saering – Alsace Grand Cru Schoenenbourg -Alsace Grand Cru Scholssberg
Alsace Grand Cru Sommerberg – Alsace Grand Cru Sonnenglanz – Alsace Grand Cru Spiegel – Alsace Grand Cru Sporen
Alsace Grand Cru Steinert – Alsace Grand Cru Steingrubler – Alsace Grand Cru Steinklotz – Alsace Grand Cru Vorbourg
Alsace Grand Cru Wiebelberg – Alsace Grand Cru Wineck-Schlossberg – Alsace Grand Cru Winzenberg
Alsace Grand Cru Zinnkoepflé – Alsace Grand Cru Zotzenberg – Alsace Muscat – Alsace Pinot (Klevner) – Alsace Pinot Noir
Alsace Riesling – Alsace Sylvaner – Alsace Tokay-Pinot Gris – Crémant d’Alsace.

2) Beaujolais: “Le Beaujolais nouveau est arrivé!”, è l’espressione tipica che sta a indicare ogni terzo giovedì di novembre che questo vino è stato messo in vendita. Si tratta di un vino, paragonabile al nostro novello, che per la sua stessa natura di gioviale serbevolezza, è atteso con ansia da numerosi appassionati non solo francesi. Il Beaujolais fa parte della Bourgogne amministrativamente. Il vitigno da cui si ricava questo vino, sia nella versione “nouveau” che in quella con vinificazione in rosso tradizionale, è il Gamay.

Le Appellations régionales:
Beaujolais – Beaujolais seguito dal comune d’origine – Beaujolais-Villages
Brouilly – Chénas – Chiroubles – Côte de Brouilly – Fleurie – Juliénas
Morgon – Moulin-à-Vent – Régnié – Saint-Amour.

3) Bordelais: ancora oggi rappresenta il punto di riferimento della grande enologia mondiale. Si divide in 10 zone vinicole principali: Blayais, Bourgeais, Entre-deux-mers, Graves, Libournais, Médoc, Pessac-Léognan, Premières Côtes de Bordeaux, Sauternais-Cérons-Barsac e Ste-Foy-Bordeaux, ognuna soggetta ad una diversa classificazione. All’interno del Médoc vi sono alcune denominazioni leggendarie, fra cui Pauillac, Margaux, Saint-Julien, Saint-Esthèphe, Moulis e Listrac. La classificazione dei cru del Médoc venne stabilita nel 1855; i 60 migliori Châteaux vennero definiti cru classé e ordinati in cinque categorie, da Premier cru a Cinquième cru. I vitigni utilizzati sono quelli che compongono il famoso taglio “bordolese”: Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot (in alcuni casi con piccole aggiunte di Petit Verdot), in dosi variabili da zona a zona. Pomerol e Saint-Émilion formano la zona del Libournais. Nel Pomerol nascono i più grandi Merlot francesi, mentre a Saint-Émilion è prevalente il Cabernet Franc. La regione dove nasce l’A.O.C. Graves, si trova a sud di Bordeaux e si estende per circa sessanta chilometri. Qui si producono bianchi e rossi pregevoli da uve Sémillon, Sauvignon Blanc, Muscadelle, Merlot e Cabernet Sauvignon sotto la A.O.C. “Graves”. Infine, nel Sauternais, dove un microclima unico al mondo favorisce lo sviluppo della Botrytis cinerea, nascono alcuni dei più grandi vini dolci al mondo. Il Sémillon trova qui le condizioni ideali, dato che è facilmente attaccabile dalla muffa nobile, per produrre i vini dolci di Sauternes, accompagnato dal Sauvignon Blanc e, in alcune zone da piccole percentuali di Muscadelle. La classificazione del 1855 ha diviso i Grand Cru del Sauternes in tre categorie: Premier Grand Crus o Premier Crus Supérieur, Premier Crus e Deuxième Crus. I comuni che ne costituiscono le appellation sono Barsac, Cérons, Loupiac, Sainte-Croix-du-Mont e Sauternes. Quest’ultimo con Barsac producono i migliori vini della regione.

Le Appellations régionales:
Bordeaux – Bordeaux Clairet – Bordeaux Mousseux – Bordeaux Rosé
Bordeaux Sec – Bordeaux Supérieur – Crémant de Bordeaux.

4) Bourgogne: altra grande regione vinicola della Francia, assai diversa da Bordeaux, con i suoi territori frammentati, divisi in piccolissimi appezzamenti fra i numerosi produttori. La zona più importante è rappresentata dalla Côte d’Or (divisa in Côte de Nuits e Côte de Beaune), dove si produce una vastissima gamma di vini da uve Chardonnay e Pinot Noir. Nella Côte de Nuits i principali comuni che hanno diritto alla A.O.C. sono Fixin (vini rossi dal colore carico e con bouquet molto intenso), Gevrey-Chambertin (il comune più importante, dal quale provengono vini rossi rubini, corposi, morbidi, con caratteristico aroma di liquirizia), Morey-Saint-Denis (vini rossi di gran corpo e colore profondo, dai tipici sentori di fragloa e violetta), Chambolle-Musigny (sempre vini rossi, ma vellutati e con aroma di violetta leggermente vanigliata), Vougeot (vini delicati, dal bouquet particolare e distinguibile), Vosne-Romanée (qui si producono vini rossi famosissimi, rari e molto costosi, fra cui Romanée-Conti, La Tâche, Romanée Saint Vivant), Nuits-Saint-Georges (rossi eccellenti, robusti, dal colore intenso e bouquet particolarmente ricco). La Côte de Beaune prende il nome dall’omonima cittadina, cuore della Bourgogne; alcuni tra i più famosi “villaggi” sono: Aloxe-Corton, Savigny-les-Beaune (dove si producono quasi 40 Premier Crus, per la maggior parte rossi), Pommard (vini straordinariamente fini e corposi), Volnay (vini rossi, poco colorati e con aroma di lampone selvatico), Mersault (vini bianchi di grande personalità dal bouquet molto ricco) e Chassagne-Montrachet (vini bianchi dal colore dorato con evidenti riflessi verdognoli, morbidi e con un bouquet particolarmente ricco). Nello Yonne, si produce il famoso Chablis, vino di grande eleganza e piacevolezza, mentre nel Mâconnais, con lo Chardonnay si produce l’eccellente Pouilly-Fuissé.

Le Appellations régionales:
Bourgogne – Bourgogne Aligoté – Bourgogne Grand ordinaire – Bourgogne Mousseux
Bourgogne-Passetoutgrain – Bourgogne Rosé – Crémant de Bourgogne.

5) Bugey: il vigneto di Bugey, situato nel dipartimento de l’Ain, è stato riconosciuto nel 1963. Questa regione, che era annessa alla Bourgogne, fu un tempo rinomata e importante per la presenza di numerose abbazie, oggi ormai disperse o abbandonate. Le vigne si estendono sulle pendici delle colline meglio esposte dello Jura; i terreni sono calcarei sui versanti collinari, marnosi e argillosi nelle parti basse. I circa 450 ettari vitati offrono una gamma estesa di vini, in maggioranza bianchi, ma anche rossi e frizzanti.

Le Appellations régionales:
Roussette de Bugey – Roussette de Bugey Anglefort – Roussette de Bugey Arbignieu
Roussette de Bugey Montagnieu – Roussette de Bugey Virieu-le-Grand – Roussettte de Bugey Lagnieu
Vin du Buget Montagnieu – Vin du Bugey – Vin du Bugey Cerdon – Vin du Bugey Cerdon Mousseux
Vin du Bugey Cerdon Pétillant – Vin du Bugey Machuraz – Vin du Bugey Manicle – Vin du Bugey Montagnieu
Vin du Bugey Mousseux – Vin du Bugey Pétillant – Vin du Bugey Virieu-le-Grand.

6) Champagne: è la regione simbolo delle bollicine, frutto di un metodo di spumantizzazione (Champenois) attribuito a Dom Pérignon, maestro cantiniere dell’Abbazia di Hautvilliers, anche se tale argomento è tutt’ora oggetto di accese dispute, soprattutto in Italia. I vitigni utilizzati per questo prezioso nettare sono lo Chardonnay, unico a bacca bianca, il Pinot Noir e il Pinot Meunier (letteralmente “mugnaio”, il meno nobile dei tre). A seconda della percentuale utilizzata in ciascuna maison per creare la cuvée, lo Champagne assumerà delle caratteristiche differenti e riconoscibili. Rimandiamo alla nostra enciclopedia la lettura di come viene prodotto lo spumante metodo Champenois. Diciamo però che il Pinot Noir conferisce allo spumante struttura e profumi più complessi, lo Chardonnay finezza e morbidezza, mentre il Pinot Meunier è piuttosto neutro ed è utilizzato prevalentemente nei prodotti di qualità inferiore. Se lo Champagne è prodotto con sole uve Pinot Noir, viene detto Blanc de Noir, se con il solo Chardonnay, Blanc de Blancs. La particolarità di questa regione sta nel fatto che, nonostante la latitudine piuttosto elevata e il clima tendenzialmente freddo, la vite riesce a dare frutti strutturati e di buona concentrazione, grazie alla composizione del terreno marnosa e gessosa, che accumula calore durante il giorno e lo restituisce alla pianta durante la notte, compensando il deficit climatico. Il cuore della Champagne, dove nascono i vini più prestigiosi della regione, è rappresentato dal territorio compreso tra Reims ed Epernay.

Le Appellations régionales:
Champagne – Coteaux Champenois – Rosé des Riceys.

7) Corse: questa affascinante isola del Mediterraneo gode di oltre 2.200 ettari vitati e di un clima ideale per la vite. Anche la Corsica ha subito circa due secoli fa l’invasione della fillossera, che ha decimato i vigneti, costringendo la regione ad un lento recupero attraverso il reimpianto di nuove viti. La diversità geologica della Corsica si caratterizza per la presenza di un massiccio montuoso che offre diversi tipi di suolo: una vasta area granitica, molto spesso ricca d’argilla, poco profonda e senza limo, che dona ai terreni buona capacità filtrante; i terreni viticoli di Balagne, Ajaccio, Sartène, Figari e Porto Vecchio, sono situati proprio in quest’area. A est dell’isola il suolo è più scistoso, mentre nelle zone che vanno da Balagne a Corte e da Bonifacio a Patrimonio, il suolo è sedimentario e calcareo. La composizione dell’isola ha favorito l’utilizzo di vitigni mediterranei quali il Nielluccio, il Vermentino e lo Sciaccarello.

Le Appellations régionales:
Ajaccio – Muscat du Cap Corse – Patrimonio
Vin de Corse – Vin de Corse Calvi – Vin de Corse Coteaux du Cap Corse
Vin de Corse Figari – Vin de Corse Porto-Vecchio – Vin de Corse Sartène.

8) Vins de l’Est: un tempo regione viticola prosperosa, non restano come testimonianza del passato vinicolo della Lorraine che due Appellations: Côtes de Toul e Vin de Moselle. Dei 30.000 ettari del 1890 rimangono circa 100 ettari di vigne a VDQS dopo il 1951. Le Côtes de Toul hanno ottenuto l’Appellation d’Origine Controlée nel 1998. I suoli di queste zone sono di origine giurassica, composti d’argilla e ghiaie calcaree, combinate a una buona esposizione a sud o sud-est, rinforzata da un clima semi-continentale che consente un buon sviluppo vegetale.
Le Appellations régionales:
Côtes de Toul – Vin de Moselle.

9-16) Jura – Savoie: situato in zona piuttosto remota, lo Jura ha caratteristiche vinicole davvero particolari e inimitabili. E’ l’unico territorio dove il vino, oltre ad essere bianco, rosato e rosso, è anche giallo e grigio. Il vino “giallo” o “vin jaune“, viene prodotto con uva Savagnin, simile al Traminer, sotto la denominazione Château-Chalon, e immesso al commercio dopo almeno sei anni di invecchiamento in botte, con caratteristiche ossidative che lo rendono simile allo Sherry. Il “vin gris” è, invece, un rosato pallido e di scarso pregio qualitativo. Altro vino tipico della zona è il “vin del paille“, liquoroso, ottenuto dall’appassimento delle uve sulla paglia, prodotto in quantità sempre più ridotte. La Savoie è compresa tra il Lac Leman e la Val d’Isère e, a causa del clima piuttosto rigido, è condizionata nella produzione dei vini, che nascono prevalentemente da Altesse, Aligoté, Chasselas, Gamay, Mondeuse e Pinot Noir. La regione è caratterizzata anche da una notevole produzione di vini frizzanti e spumanti.

Le Appellations régionales del Jura:
Arbois – Arbois Mousseux – Arbois Pupillin – Château-Chalon – Côtes du Jura
Côtes du Jura Mousseux – Crémant du Jura – L’Etoile – L’Etoile Mousseux.

Le Appellations régionales della Savoie:
Crépy – Mousseux de Savoie – Pétillant de Savoie – Roussette de Savoie – Roussette de Savoie Frangy
Roussette de Savoie Marestel – Roussette de Savoie Marestel-Altesse – Roussette de Savoie Monterminod
Roussette de Savoie Monthoux – Seyssel – Seyssel Mousseux
Vin de Savoie – Vin de Savoie Abymes – Vin de Savoie Apremont – Vin de Savoie Arbin – Vin de Savoie Ayze –
Vin de Savoie Ayze Charpignat – Vin de Savoie Ayze Mousseux – Vin de Savoie Ayze Pétillant
Vin de Savoie Bergeron – Vin de Savoie Chautagne – Vin de Savoie Chignin – Vin de Savoie Chignin-Bergeron
Vin de Savoie Cruet – Vin de Savoie Jongieux – Vin de Savoie Marignan – Vin de Savoie Marin
Vin de Savoie Montmélian – Vin de Savoie Ripaille – Vin de Savoie Ste-Marie-d’Alloix
Vin de Savoie St-Jean-de-la-Porte – Vin de Savoie St-Jeoire Prieuré.

10-15) Languedoc – Roussillon: si estende dalle foci del Rodano fino a sud di Perpignan, al confine con la Spagna. I vitigni più utilizzati sono Carignan, Grenache, Mourvedre, Syrah, Cabernet e Merlot. Le appellation più importanti sono Corbières, Fitou, Saint-Chinian e Faugères. La zona è ricca di vini dolci naturali (Vin Doux Naturels), derivati da Grenache, Malvoisie, Maccabeu e Muscat. Il Grand Cru Banyuls, prodotto con il 75% di Grenache ed invecchiato almeno 2 anni, è senz’altro il vino migliore.

Le Appellations régionales del Languedoc:
Blanquette de Limoux – Blanquette méthode ancéstrale – Clairette du Languedoc – Corbières
Coteaux de la Méjanelle (La Méjanelle) – Coteaux de Languedoc St-Saturnin – Coteaux de St-Cristol
Coteaux de Vérargues – Coteaux du Languedoc – Coteaux du Languedoc Cabrières – Coteaux du Languedoc La Clape
Coteaux du Languedoc Montpeyroux – Coteaux du Languedoc Picpoul-de-Pinet – Coteaux du Languedoc Pic-St-Loup
Coteaux du Languedoc Quatourze – Coteaux du Languedoc St-Drézéry – Coteaux du Languedoc St-Georges-d’Orques
Côtes de la Malapère – Côtes de Millau – Côtes du Cabardès et de l’Orbiel – Crémant de Limoux
Faugères – Fitou – Limoux – Minervois – St-Chinian.

Le Appellations régionales del Roussillon:
Banyuls – Collioure – Côtes du Roussillon – Côtes du Roussillon-villages – Côtes du Roussillon-villages Caramany
Côtes du Roussillon-Villages Latour-de-France – Maury – Muscat de Rivesaltes – Rivesaltes.

11) Vallée de la Loire: è la patria naturale del Sauvignon Blanc, che trova la sua massima espressione nella zona di Nièvre-Berry, meglio nota come Sancerrois. Le A.O.C. più rappresentative sono Pouilly-Fumé e Sancerre, che dànno vini di rara eleganza e finezza. Verso la Costa Atlantica si incontrano Vouvray e Touraine, dove al Sauvignon Blanc viene affiancato lo Chenin Blanc (o Pineau de Loire), dal quale si ottengono vini bianchi di buona longevità e spumanti prodotti secondo il metodo classico, dal Gamay, dal Cabernet Franc e da altri vitigni minori. Di buona fattura sono anche i bianchi liquorosi Coteaux de Layon, Bonnezeaux e Quart-de-Chaume. Nel Nantais, la zona più atlantica della Valle, si coltiva da secoli il Melon de Bourgogne, con il quale si produce il famoso Muscadet, vino imbottigliato “sur lie”.

12) Lyonnais: zona vinicola storica di Lyon, dopo l’epoca romana, i religiosi e la ricca borghesia ne favorivono l’espansione e la protessero fino al XVI secolo, dove conobbe un periodo di splendore. Come la maggior parte delle regioni viticole, anche il Lyonnais conobbe il flagello della fillossera che ne ridusse fortemente la capacità produttiva. Oggi l’Appellation si estende su una superficie di circa 350 ettari, ripartiti su 49 comuni ripartiti fra le valli a ovest di Lyon e la valle di Giers a sud. Una successione di valli e colline tra i 250 e i 500 metri slm, scolpisce il paesaggio. I principali vitigni utilizzati per i vini bianchi sono il Pinot Blanc, lo Chardonnay e l’Aligoté, mentre il Gamay è il vitigno principale per i rossi.

Le Appellations régionales:
Coteaux du Lyonnais.

13) Provence: la Provence è stata caratterizzata, negli ultimi vent’anni, da un appiattimento del livello qualitativo dei vini, che venivano prodotti soprattutto in versione rosato; ultimamente si sta assistendo ad una progressiva riqualificazione dell’intero panorama vinicolo provenzale. Anche qui si è cominciato a lavorare sulle basse rese, utilizzando vitigni imteressanti come Mourvedre, Grenache, Syrah e Cinsault per i rossi, Ugni Blanc, Marsanne e Roussanne per i bianchi. Nelle zone calcaree di Coteaux Varois ha dato ottimi risultati il Pinot Noir.

Le Appellations régionales:
Bandol – Baux de Provence – Bellet – Cassis
Coteaux d’Aix-en-Provence – Coteaux du Pierrevert – Coteaux Varois – Côtes de Provence – Palette.

14) Vallée du Rhône: questa regione è caratterizzata da una grande varietà di vitigni e di stili di vinificazione. Qui prevale nettamente la produzione dei vini rossi. Le profonde differenze territoriali che si delineano da zona a zona, rendono estremamente vario il carattere dei vini che vengono prodotti; da quelli poco strutturati, di facile beva ai grandi vini, complessi e ricchi, capaci di competere con i mogliori prodotti bordolesi. La zona nord della valle del Rodano è a prevalenza collinare; in quest’area il Syrah può raggiungere livelli di concentrazione, potenza e morbidezza straordinari, in particolare nel caso del Côte Rôtie e dell’Hermitage. A sud, invece, il terreno degrada fino a divenire pianeggiante e qui sono coltivate molte varietà, in particolare la Grenache ed, ultimamente il Mourvedre, che concorre alla produzione del famoso Châteauneuf-du-Pape.

Le Appellations régionales:
Côtes du Rhône.

17) Sud-Ouest: vasta regione che offre una gamma completa di vini bianchi, rosati, rossi e dolci, prodotti con vitigni autoctoni o di origine spagnola. Le A.O.C. sono cinque: Béarn, Jurançon, Bergerac, Cahors e Gaillac. I vitigni più utilizzati sono Sémillon, Sauvignon, Muscadelle, Manseng e Petit Manseng per i bianchi, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Auxerrois o Malbec e Tannat per i rossi.

 

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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