Questa è la ricetta delle polpette al forno, la preferita da mia figlia Anita, quindi le chiamiamo ”Polpettita”. Quando le scuole sono chiuse per parecchio tempo e non si può andare in vacanza, come ai tempi del coronavirus, è il momento di non lasciarli annoiare. Scatenare la fantasia, anche in cucina, gli fa bene, li fa viaggiare con il pensiero. I miei sono diventati così… ”terruncielli” 😜 (come il personaggio reso famoso dai comici Giorgio Porcaro e Diego Abatantuono, che poi più che un personaggio è un accento, un modo di fare). È una ricetta “super casalinga” e molto semplice.
Ingredienti per 6 persone (anche se, per la golosità, a noi bastano per 4)
Le carni devono essere scelte da parti intere, non da ritagli di scarto, e vanno tritate al momento. Se non avete il tritacarne adeguato, fatevele preparare dal macellaio di fiducia, meglio in vostra presenza. La cottura al forno occupa solo 15 minuti, la vera preparazione è l’impasto. Impastare tutto con calma e massaggiare la carne a lungo renderà le polpette morbidissime. Il vero segreto di questa ricetta è proprio questo.
In primis riscaldate il forno a 200 °C e poi consiglio di preparare tutti gli ingredienti sopra al tavolo e di usare una terrina molto grande e ingaggiate i vostri ragazzi per confezionare le polpette. Ora versate nella terrina i tre tipi di carne macinata, l’uovo sgusciato, la paprika piccante, il pangrattato, l’olio extravergine di oliva, il sale fino, le tre fettine di fontina tagliate a cubetti piccoli e il prezzemolo tritato fine a coltello. Per cominciare, amalgamate bene il tutto con una robusta forchetta e poi continuate con le mani a massaggiare e mescolare molto bene l’impasto. Ripeto che più l’operazione verrà fatta con calma, a lungo, e più le vostre polpette saranno morbide! Amalgamato bene il tutto, procedete nel prendere un pugno di carne e con dei movimenti circolari fra i palmi delle mani arrotolatelo bene e compattatelo per ottenere una polpetta da 3 o 4 cm di diametro. Ripetete l’operazione per tutto l’impasto e adagiate le polpette che ne verranno nella teglia da forno ricoperta di carta da forno, in modo che siano equidistanti abbastanza per non appiccicarsi fra loro.
Cuocetele con forno ventilato a 200 °C per 15 minuti. Si depositerà un sughetto di olio e paprika utile da versare sulle polpette una volta che saranno impiattate. Dovrete servirle però caldissime. Tagliarle a metà le renderà meno belle, ma mangiabili in un tempo più breve.
Claudia Vincastri
Il vino Salice Salentino Rosso Riserva “Cantalupi” 2012 dell’Azienda Agricola Conti Zecca Le “Polpettita” hanno il profumo del Meridione e preferiscono un vino meridionale. Ci sta bene il Salice Salentino Riserva purché fatto come tradizione vuole e non tocchi barriques, perciò consiglierei quello dell’azienda agricola Conti Zecca di Leverano, nel cuore del Salento. Devo confessarvi che ho una particolare predilezione per il Salice Salentino Riserva fin dal 1966, perché sapevo chemia zia Annamaria lo omaggiava alle puerpere della mia famiglia alla sua prima visita in ospedale dopo il parto, come un ricostituente specialmente indicato, e questo gesto affettuoso mi è rimasto sempre nel cuore. I conti Zecca risiedono in queste terre fin dal 1580 e fin dai primi anni del ’900 si sono occupati della coltivazione e della vinificazione delle uve dei propri possedimenti. Sono rimasti fedeli custodi e sensibili interpreti dell’anima del luogo, quella che hanno tutti i vini di questa azienda che nascono dagli autoctoni negroamaro, primitivo, malvasia nera, malvasia bianca e da altri vitigni che sono adattati al territorio salentino.
Oggi Conti Zecca conta quattro tenute di famiglia per un totale di 320 ettari che si estendono tra Leverano e Salice Salentino: Cantalupi, Donna Marzia, Saraceno e Santo Stefano, in cui si orienta ogni investimento alla valorizzazione dei vini di qualità, delle tradizioni e delle espressioni culturali che caratterizzano il territorio. Con la vendemmia 2017 l’azienda agricola Conti Zecca è tra le prime cantine di Puglia a far parte del Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata ed è diventata ente terzo di certificazione accreditato dal Ministero delle politiche agricole e forestali per tutelare la qualità, la sostenibilità ambientale, la salvaguardia del lavoro in campagna con un sistema supplementare di tracciabilità per documentare la gestione e l’applicazione di tutti i requisiti del protocollo. Cantalupi prende il nome da una leggenda locale, quella della figlia minore di un vignaiolo, Concetta, che con un sorriso aveva fatto innamorare Pietro, un giovane contadino al servizio del padre. Si incontravano ogni notte alla luce della luna piena fra i filari di una vigna. La luna piena, però, non dura sempre e una notte era calata inesorabilmente fino a ridursi a uno spicchio. Concetta era diventata sempre più silenziosa e i suoi occhi cercavano sempre di più la luce, finché una notte Pietro non la vide più. Nel podere si era sparsa addirittura la voce che Concetta non si era più alzata dal letto. Dicevano che giaceva ammutolita e senza più luce negli occhi. Pietro non aveva voluto credere alle dicerie ed era tornato ancora tutte le notti ad attendere il suo amore sotto la luna per mesi e nell’inverno, il più rigido mai capitato in zona, nelle notti di luna piena i contadini avevano incominciato per la prima volta a sentire l’ululato di un lupo che nelle loro terre non c’era mai stato. Un ululato che sembrava il lamento straziante di un uomo, sempre dallo stesso luogo, come in attesa di qualcosa che non arrivava mai, come Concetta da Pietro. Ecco perché i contadini non riuscivano a considerare quel lupo come un pericolo, ma come un protettore di quella vigna e da allora quella terra si chiama Cantalupi. Chissà se Anita leggerà queste note e si commuoverà come hanno fatto quei contadini alla storia di un amore leggendario. E chissà se un giorno le piacerà anche questo vino che la ricorda ormai a tutto il mondo. A me è piaciuto quello dell’annata 2012, che suggerisco su queste polpette e con la pastasciutta condita con sughi e ragù particolarmente gustosi, salumi piccanti, carni rosse grigliate anche in giardino e formaggi stagionati ovini, vaccini e bovini.
Il Salice Salentino Rosso Riserva ”Cantalupi” dell’annata 2012 viene per il 75% da uve di negroamaro e per il 25% da uve di altri vitigni coltivati in azienda su terreni di origine alluvionale a medio impasto con zone tendenti al calcareo. Le viti sono allevate in filare con potatura a cordone speronato a una densità di impianto tra 5.000 e 5.500 ceppi per ettaro che danno una resa d’uva di 70 quintali per ettaro. Dopo la diraspatura e la pigiatura soffice, la macerazione avviene per 12 giorni alla temperatura di 25-28 °C e la fermentazione si completa in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. La maturazione si effettua in botti di rovere da 30 ettolitri. Il colore è rosso rubino intenso con luminosi riflessi amaranto. Poiché ha già 8 anni, ho voluto scaraffarlo a 18 °C e, dopo una breve sosta in brocca di vetro, nel calice sprigionava aromi penetranti di ciliegie mature con sfumature di cannella. In bocca è caldo e avvolgente, armonico e vellutato, con il fruttato rosso che si arricchisce di mostaccioli e di floreale con rose rosse e peonie. Succoso, di corpo ricco, ben strutturato. Nel finale, che è persistente, è comparsa, leggiadra, una piacevole nota di mandorla.
Mario Crosta
Azienda Agricola Conti Zecca (di Agricola Soc. Coop. Leverano) Via Cesarea – 73045 Leverano (LE) tel. 0832.925613, fax 0832.922606 coordinate GPS: lat. 40.289314 N, long. 17.989403 E sito www.contizecca.it e-mail info@contizecca.it
CLAUDIA VINCASTRI - Conseguita la maturità artistica, il primo lavoro nel 1997 è stato nel mondo illuminotecnico, ma la vera passione è sempre l’enogastronomia. Nel 2007 ha trasformato questa passione in lavoro, acquistando una storica enoteca a Portogruaro (Ve). Si occupa della ricerca e dell’acquisto di vini, liquori e birre artigianali, visitando cantine, distillerie e partecipando a corsi per non smettere lo studio e la crescita professionale. Organizza serate ed eventi e collabora con sommelier e giornalisti. Donna Del Vino del Friuli Venezia Giulia dal 2016. MARIO CROSTA - Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del settore gomma-plastica in Italia e in alcuni cantieri di costruzione d’impianti nel settore energetico in Polonia, dove ha promosso la cultura del vino attraverso alcune riviste specialistiche polacche come Rynki Alkoholowe e alcuni portali specializzati come collegiumvini.pl, vinisfera.pl, winnica.golesz.pl, podkarpackiewinnice.pl e altri. Ha collaborato ad alcune riviste web enogastronomiche come enotime.it, winereport.com, acquabuona.it, nonché per alcuni blog. Un fico d'India dal caratteraccio spinoso e dal cuore dolce, ma enostrippato come pochi.
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Per quasi 10 anni tra gli autori della guida I Vini d'Italia de L'Espresso, docente di materie vinose ad ALMA - La Scuola Internazionale di Cuci (...)
Laureato in Scienze della Formazione presso l’università di Tor Vergata a Roma, continua gli studi a Roma laureandosi in Dirigenza e coordinamen (...)
Nata a Lugo di Ravenna, sommelier AIS, laureata in Viticoltura ed Enologia presso l'Università di Bologna; ad oggi Tecnico Commerciale e docente (...)
Dopo anni passati nel mondo dell'editoria ad organizzare eventi legati ai libri, ora lavora da freelance come content writer. Cresciuto in una f (...)
Si definisce un umile discepolo di Dioniso, il suo motto è: "Non nobis Dionysus, non nobis, sed Nomini Tuo da gloriam". Ha iniziato a conoscere (...)
Di formazione classica, è assistente amministrativo nel settore dei progetti europei e giornalista. La passione e gli studi lo hanno portato ad (...)
Giornalista free-lance, milanese, scrive di vino, ortofrutta e grande distribuzione, non in quest'ordine. Dirige il sito e la rivista dell'Assoc (...)
Di formazione psicologa dello sviluppo e istruttore federale di nuoto, si appassiona fin da giovane al vino, a livello puramente edonistico. Nel (...)
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Nato il 22 febbraio 1952 a Pavia, dove risiede. Si è laureato nel 1984 in Filosofia presso l'Università Statale di Milano. Dal 1996 al 2014 è s (...)
Giornalista cresciuto con Montanelli al giornale, si occupa da sempre di agricoltura, agroalimentare enogastronomia e viaggi. Ha lavorato tra gl (...)
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Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore (...)
Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Esordi giornalistici nel lontano 1984 nel mondo sportivo sul giornale locale Corriere di Chieri. La passione per l’enogastronomia prende forma a (...)
Maestro Assaggiatore e Docente O.N.A.V., Delegato per la provincia di Lecco; svolge numerose attività come Docente presso Slow Food, Scuola de L (...)
Appassionata di birra artigianale, con un debole da anni per Franconia e West Coast USA coltiva quotidianamente la sua passione tra pub, amici p (...)
Sommelier e master sul servizio vino e relazione col commensale, ha tenuto alcuni corsi in area territoriale del Pavese di approccio/divulgazion (...)
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Napoletano, classe 1970, tutt'oggi residente a Napoli. Laureato in economia, da sempre collabora nell'azienda tessile di famiglia. Dal 2000 comi (...)
Ha conseguito il diploma di Sommelier AIS nel 2001. È Degustatore per la regione Lombardia e giudice per le guide Vitae e Viniplus. Ha partecipa (...)
Laureata in giurisprudenza, giurista di formazione, è giornalista dal 1996, settore turismo enogastronomico, responsabile agroalimentare PMI - p (...)
Ha iniziato la sua attività in campo enogastronomico nel 1987. Ha collaborato con le più importanti guide e riviste del settore italiane ed este (...)
Giornalista pubblicista, collabora dal 1979 con numerose testate. È direttore responsabile di InternetGourmet.it. Ha pubblicato vari libri dedic (...)
Nato nel 1974 a Roma in una annata che si ricorderà pessima per la produzione del vino mondiale. Sarà proprio per ribaltare questo infame inizio (...)
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