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Le Doc del Lazio: Frascati

Le Doc del Lazio: Frascati

Frascati D.O.C.
(D.P.R. 3/3/1966 – G.U. n.119 del 16/5/1966 – Ultima modifica D.M. 7/3/2014, pubblicato sul Sito Ufficiale del Mipaaf, Sezione Qualità e Sicurezza Vini DOP e IGP)

zona di produzione
● in provincia di Roma: comprende per intero il territorio amministrativo dei comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e in parte quelli di Roma e Montecompatri;

base ampelografica
anche spumante: min. 70% malvasia bianca di Candia e/o malvasia del Lazio (malvasia puntinata), max. 30% trebbiano toscano e/o trebbiano giallo e/o greco bianco e/o bellone e/o bombino bianco, possono concorrere altre varietà di vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella Regione Lazio, presenti nei vigneti, max. 15% di questo 30%;

norme per la viticoltura
è consentita l’irrigazione di soccorso;
i nuovi impianti e reimpianti dovranno avere una densità di impianto tale da assicurare un minimo di 3.000 piante per ettaro, non sono ammessi impianti a tendone e/o pergola;
la resa massima di uva in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico naturale minimo devono essere di 14 t/Ha e 11,00% vol. (10,00% vol. per la tipologia Spumante);

norme per la vinificazione
le operazioni di vinificazione devono essere effettuate all’interno della zona di produzione delle uve, tuttavia, tenuto conto delle esigenze locali collegate all’urbanizzazione del territorio ed a salvaguardia delle locali tradizioni esistenti, è consentita altresì la vinificazione in parte del comune di Montecompatri;
le operazioni di imbottigliamento dei vini devono essere effettuate nell’ambito della zona di produzione.
la zona di spumantizzazione comprende l’intero territorio della provincia di Roma;

norme per l’etichettatura
sulle bottiglie ed altri recipienti contenenti il vino a denominazione di origine controllata “Frascati” è obbligatorio riportare l’indicazione dell’annata di produzione delle uve, fatta eccezione per la tipologia “Spumante”

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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