La Distilleria Marolo e le sue Grappe
Encomiabili etichette, disegnate dal grande artista doglianese Gianni Gallo che mettono in luce una forma e una distinzione con pochissimi equivalenti: espressive, raffinate, di una forma non certo ordinaria quanto quella della distillazione di Marolo, un’azienda squisitamente artigianale che emerse già nella metà degli anni Settanta per l’opzione dell’alambicco e per l’attenzione molto speciale alla valorizzazione, in primis, di Langhe, Roero e Monferrato.
Paolo, il fondatore, ora coadiuvato dal brillante Lorenzo (suo figlio), optò quindi, in tempi non sospetti, per un bagno maria, strumento sicuramente oneroso, contro la tendenza dell’epoca ad affidarsi ai disalcolatori industriali. Non soltanto però questo, scelse anche le grappe monovitigno per esaltare i nobili vitigni piemontesi (Nebbiolo da Barolo su tutti) e di invecchiarle in fusti di legno autoctoni, enfatizzando territorialità e piemontesità nelle sue variegate composizioni.
A dire il vero, Il bagnomaria (bain marie) è un processo sì lento, ma è in grado di estrarre caratteri maggiormente morbidi, taglia decisamente meglio i composti di testa e fornisce aromi più vivi, complessi e vibranti. È un processo che richiede attenzione, dedizione e pazienza in ogni sua fase.
Il risultato, tuttavia, ha ripagato nel corso degli anni gli sforzi di questa famiglia permettendole di ottenere grappe in cui tuttora è entusiasmante e possibile cogliere le differenti e spiccate caratteristiche della materia prima utilizzata.
La Grappa di Arneis è delicata e dissetante, la chiusura in bocca non appesantisce, non scalda eccessivamente; è palpitante, quasi iodata e mette in mostra un’ottima sospensione aromatica di fiori bianchi (pesco, glicine, iris).
La Grappa di Barbaresco Rabaja è caratterizzata da un accento terroso, autunnale, boschivo. Si apre e si solleva lentamente evocando frutti di bosco e rosa canina, verticale e rigida come il suo vitigno di partenza.
La Grappa di Barolo Bussia si presenta piuttosto decisa. Un naso apertissimo di violette e petali di peonia; mirtilli e more si sollevano in un incedere impressionante per complessità e tonicità. Gradualmente si stacca una nota balsamica, prima sottile poi sostenuta e tesa, di canfora ed eucaliptolo.
La Grappa di Gewürztraminer è vivacissima nelle sue sensazioni aromatiche fresche, di frutti bianchi e talvolta di spezie. Un sorso estremamente vellutato, scattante e asciutto.
Poi le emozioni proseguono con le grappe di Barolo invecchiate o addirittura millesimate, dove è bellissimo giocare con i caratteri sensoriali complessi, vivi, cangianti, stratificati, come solo uno spirito superiore è capace di sommare e offrire.
La Grappa di Barolo Brunate 2016 è di grande naturalezza, tesa e floreale per poi distendersi su un piano balsamico e mentolato.
La Grappa di Barolo 12 anni presenta delicate note di frutta secca e cotta con finale rotondo e lievi cenni di tabacco, mentre la Grappa di Barolo Bussia 2004 è di una naturalezza da rimanere esterrefatti: pesca e sambuco si incrociano ad un profilo tanto sapido quanto succoso.
Dulcis in fundo si assaggia la Grappa di Barolo 1985 che, in estrema sintesi, è davvero un capolavoro. Affinata per quasi 30 anni in barrique di legni diversi, prodotta in poche quantità, numerata a mano e contrassegnata dal numero della botte di provenienza: un olfatto elegantissimo di susina e prugna prepara una bocca al contempo ricca e soave, articolata, con un frutto di straordinaria purezza.
Lele Gobbi
Distilleria Santa Teresa
Fratelli Marolo s.r.l.
Corso Canale 105/1 Alba (CN)
Tel. +39 0173 33144
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