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Azienda Vitivinicola Perego&Perego: vini fatti secondo natura

Il Castello di Rovescala
Il Castello di Rovescala

L’Azienda Vitivinicola Perego & Perego, ha sede nel secentesco castello di Rovescala. È stata fondata da Marco e Giorgio Perego, due fratelli che hanno deciso di ricostituire l’Azienda agricola del bisnonno Ernesto, sulle colline di Rovescala. Si sono cimentati nell’avventura del vino, seguendo corsi di formazione e facendo stage presso importanti Aziende Vitivinicole. L’esperienza accumulata è servita per sfruttare al meglio le peculiari caratteristiche dei terreni di proprietà, la loro felice esposizione, la composizione dei suoli e per allevare piante di vite autoctone come la Moradella Piccola e la Moradella Grossa.
Oggi l’Azienda ha mantenuto il nome Perego&Perego ma è gestita solo da Giorgio, che svolge tutti i lavori, in vigna e cantina, supportato dall’enologo Maurizio De Simone, dalla consulenza di Mario Maffi e da un esperto agronomo come Sara Monaco. L’emblema della cantina è un enorme Bacco seminudo che Gian Angelo Borroni ha affrescato, verso la fine del ‘600, nella sala da pranzo del Castello.
Immersi in un panorama collinare tra i più suggestivi, a Rovescala, ultimo crinale di terra lombarda, al confine con il Piacentino, i vigneti, affidati alle cure di Giorgio, producono uve che danno vini unici e pregiati, tipici della terra e del territorio da cui derivano.

Il Bacco emblema dell'azienda
Il Bacco emblema dell’azienda

Il microclima della zona e una particolare composizione morfologica del terreno (prevalentemente composto da calcare e argilla), fanno sì che si realizzino le condizioni ideali per ottenere ottime uve.
I lavori che Giorgio fa in vigna, col rispetto del disciplinare di lotta integrata e biologica alla miglior resa qualitativa delle uve, si possono riassumere in: potature contenute, diradamento dei grappoli, gestione dei suoli senza l’impiego di prodotti chimici ma solo con apporti di elementi nutritivi vegetali, utilizzo di consorzi di microrganismi atti a mantenere attiva la rizosfera ed attenta raccolta manuale.
Per Giorgio, la tradizione e l’innovazione sono il binomio che caratterizza la sua filosofia di lavoro e ne determina tutte le fasi produttive. Per lui la tradizione è: ”Scelta degli appezzamenti di terreno e delle relative pratiche agronomiche, la rivalutazione del sapere dei vecchi contadini, quindi il ritorno alla pratica del sovescio di antica memoria (fave, piselli, senape, rafano…), seminato tra i filari e sfalciato dopo la fioritura, che restituisce al terreno le sostanze necessarie alle piante, per un’equilibrata maturazione dei frutti, la raccolta manuale degli stessi, che consente di selezionare i grappoli migliori e l’utilizzo moderato di rame, calce e zolfo, disciolti nell’acqua del pozzo”.
Amber Demon RL’innovazione invece: “Deriva dalla ricerca e dall’impiego delle attrezzature enologiche più moderne atte a raggiungere elevati standard qualitativi, congiunta ad un costante aggiornamento di studio”.
È proprio applicando rigorosamente questa filosofia che Giorgio produce una linea di vini senza allergeni di sintesi e senza solfiti aggiunti, con anidride solforosa < 0,001%.
Uno di questi è Amber Demon R Provincia di Pavia IGT 2021, ottenuto dall’uvaggio (nella pura tradizione dell’Oltrepò Pavese) di 50% Riesling Renano e 50% Riesling Italico. È un bianco macerato, maturo, di gran carattere. Le uve sono raccolte con un buon grado di maturazione degli acini, tra fine settembre ed ottobre. Grazie ad una macerazione di circa 10 giorni, si ottiene un’aromaticità evoluta.
Viene tenuto in acciaio per 6 mesi e per almeno 2 in bottiglia.
Nel bicchiere si manifesta con una complessità stracolma di pregevoli sfumature, un nerbo teso, spesso e un carattere che cresce euforicamente ad ogni assaggio, col profumo fine del fiore di zafferano, di quello Oltrepò Pavese Bonarda DOC Giubilo Rossoaffilato della polpa del litchi, la fragranza di miele e cera d’api, come dentro a un alveare ma, anche, del mais essiccato al sole, sull’aia, come usava una volta nelle cascine.
Un vino molto interessante, morbido, scorrevole, dalla lunga persistenza che non denota i suoi 14,5 gradi.
Un altro è l’Oltrepò Pavese Bonarda DOC Giubilo Rosso 2016.
Un vino rosso ottenuto dall’uvaggio  di  90% Croatina, (e altre varietà autoctone come Moradella Piccola, Moradella Grossa, Vespolina) e  10% Barbera e Uva Rara, da vigne allevate a guyot semplice corto, esposte a  Sud-Sud/Est, ad una altezza di 250-300 mt. slm., su argille marnose calcaree delle colline di Rovescala, con rese di 75/80 q. per ettaro.
La vendemmia viene effettuata da fine settembre a metà ottobre, quando alcune varietà di uve presentano già una parte di appassimento in pianta.
Messo in vasche d’acciaio per 6-12 mesi, fa un ulteriore sosta in bottiglia per almeno altri 6 mesi.
È di un colore rosso rubino marcato dai riflessi violacei, con profumi ampi ed evoluti.
Di buon corpo e notevole persistenza aromatica.
Da bere con almeno 2 anni di vita. Gradazione alcolica media:13-14% vol.
Oltrepò Pavese Bonarda DOC Il BaroccoInfine l’Oltrepò Pavese Bonarda DOC Il Barocco 2017.
Vino rosso ottenuto dalla vinificazione in purezza di Croatina, evoluto per circa 18 mesi in botti di rovere.
È un prodotto di grande complessità, dal colore rosso granato con riflessi aranciati.
La confettura si fonde con le note speziate e quelle più evolute di sottobosco, cacao, uva passa e corbezzolo. È caldo, pasciuto, con un bel corpo morbido, vestito con una fodera ruvida, leggermente tannico e grandemente lungo.
La gradazione alcolica oscilla tra i 13 e i 14%V-
Da bere non prima di 5 anni di vita.
In oltre 23 anni di lavoro (la cantina è stata fondata nel 2000), Giorgio ha raggiunto risultati notevoli, con una cura estrema per la terra che non ha mai smesso di tutelare e salvaguardare.
Tutti i suoi vini sono secondo natura, vini che non possono prescindere dal territorio che li origina perché  il rapporto tra la terra, l’ambiente e la vite è di fondamentale importanza per ottenere vini sani e genuini.

Valerio Bergamini

Azienda Vitivinicola Perego & Perego
Largo Medaglia d’Oro, 2 Rovescala (PV)

Valerio Bergamini

Nato il 22 febbraio 1952 a Pavia, dove risiede. Si è laureato nel 1984 in Filosofia presso l'Università Statale di Milano. Dal 1996 al 2014 è stato titolare della concessionaria Piaggio a Pavia. Ha svolto stage all'estero per la conoscenza diretta dei mercati nelle aree emergenti (Tunisia dal 1988 al 1995 e Uzbekistan nel 1995) e ha messo a disposizione la sua esperienza come consulente per un pool di concessionari moto. Parallelamente alla passione per le due ruote è cresciuta quella per la poesia dialettale, per la buona cucina e il buon vino. Ha vinto numerosi premi letterari e concorsi di poesia. Dopo aver conseguito il titolo di Wine master (1990), presso l'Istituto di Cultura del Vino di Milano, ha sempre più approfondito la sua conoscenza enologica seguendo i corsi e le degustazioni organizzate dall'AIS di Milano. È membro del direttivo dell'Associazione Enocuriosi di Pavia che conta più di 300 soci appassionati di vino. Ha al suo attivo numerosi racconti pubblicati in edizioni private. Nel 2013 ha pubblicato il libro Origine del desiderio (di cucinare), nel 2015 il libro "Lino Maga, anzi Maga Lino, il Signor Barbacarlo" e nel 2016 "7 Soste sulla strada della passione".

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