“Vite storie di vino e di donne”: passione per il vino e determinazione al femminile
L’idea ha iniziato a prendere forma alla fine dello scorso anno, durante un momento di forte cambiamento e distanza, questo il progetto “Vite Storie di Vino e di Donne”, che è stato lanciato in occasione del Natale 2020 che prende forma dalla passione di Agnes Antal e Vera Prada, professioniste della comunicazione e del marketing digitale. Impegno per l’empowerment femminile e passione per il vino, oltre che una solida amicizia, ha portato in campo il racconto e il coinvolgimento iniziale di donne vignaiole, le cui storie e i cui vini contribuiscono a raccontare il mondo del vino al femminile in tutte le sue sfumature.
Come affermato da Agnes Antal: “Quello che desideriamo è che ogni donna possa, grazie al nostro progetto, riscoprire una parte di sé, ritrovare la forza per portare avanti i propri obiettivi, sentirsi parte di un insieme di persone che stanno realizzando i propri sogni”. Oggi Vite accoglie nuove produttrici, infatti in soli tre mesi, “Vite Storie di Vino e di Donne”, si arricchisce andando ad accrescere i vini e le imprenditrici vitivinicole italiane presenti sulla piattaforma www.vitestoriedivinoedidonne.it.
Julia Prestia di Venturini Baldini è stata la prima imprenditrice emiliana ad aderire al progetto, portando i sapori e i profumi del centro Italia; Filomena Greco, di iGreco, è la prima produttrice proveniente dalla Calabria che porta nel progetto, insieme alla sua storia, il Filù, vino di punta che prende il suo nome; Alice Castellani, dei Colli Tortonesi, porta uno dei vini più discussi del momento, un Derthona Timorasso del 2019, simbolo delle eccellenze del suo territorio e della sua storia d’amore con il mestiere artigiano e creativo di chi fa il vino con passione e competenza; Simona Di Candilo, di Tenuta Oderisio soli, con i suoi 26 anni è la più giovane delle artigiane, propone i vini tradizionali abruzzesi rivisitati con creatività; Chiara Soldati, di La Scolca, porta con sé l’esperienza di innovazione unita alla storia di una famiglia che fa il vino da generazioni con coraggio e fierezza; Elisa e Silvia Piaggi e il loro Elivià Pinot Grigio Oltrepò Pavese.
Vite è il modo in cui hanno scelto di sostenere le produttrici vitivinicole italiane, duramente colpite dalla situazione economica conseguente alla pandemia. Allo stesso tempo, Agnes e Vera vogliono donare la possibilità di entrare in contatto con queste storie che raccontano di resilienza, coraggio e sogni da realizzare, verso la riscoperta di prodotti italiani.
Come dichiara Vera Prada, Co-Creator di Vite”: “Abbiamo creato Vite per sostenere le donne” e in questo momento di crisi economica e sociale, in cui le donne sono le più penalizzate siamo ancora più felici e determinate nel fare la nostra parte”.
Grazie a un cofanetto degustazione che contiene il vino, la storia della sua produttrice e una degustazione guidata con lei, ogni donna può prendere ispirazione dalla storia di un’altra donna che ce l’ha fatta.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, non solo il progetto accoglie 8 nuove produttrici, ma queste artigiane dell’uva mettono a disposizione le loro storie per tutte le altre donne, in un’occasione di incontro la cui forza sta proprio nella condivisione delle loro storie di vita e di impresa.
Ad affiancare le prime artigiane che hanno creduto sin dall’inizio al progetto si uniscono: Francesca Seralvo di Tenuta Mazzolino, Chiara Cane delle Cantine Ferro, Chiara Lungarotti di Cantine Lungarotti, Nadia Verrua di Cascina Tavijn, Mariapaola Di Cato dell’Azienda Agricola Di Cato, Antonella Manuli di Fattoria La Maliosa, Laura Torti di Torti Wines l’Eleganza del Vino, Valentina Di Camillo di Tenuta i Fauri, Castellani di Cascina Giambolino e Cantine Fratelli Ferro.
L’invito di Vite è quello di sostenerle nell’affrontare le conseguenze economiche della pandemia.
Attualmente sulla piattaforma sono disponibili più di 20 proposte di degustazione accompagnate dalle storie delle artigiane dell’uva.
Fosca Tortorelli
