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Verdicchio dei Castelli di Jesi e Lacrima di Morro d’Alba: annate e tipologie a confronto

Vigneto presso l'azienda Lucchetti
Vigneto presso l’azienda Lucchetti

Lacrima e Verdicchio, sono stati i protagonisti della tre giorni dedicata al tema il Complesso della Longevità voluta dall’Istituto marchigiano di tutela vini. Dei 15 produttori presenti, ben 14 hanno presentato entrambe le referenze e durante i diversi momenti di degustazione, sono emerse le potenzialità di questi due vitigni; il Verdicchio ha avuto il ruolo di “Locomotore” del territorio, in quanto ha già una sua solidità e può essere annoverato tra i migliori vitigni a bacca bianca italiani, mentre il Lacrima, che è senza dubbio un vitigno emergente, va affrontato oggi con maggiore coscienza e consapevolezza, proprio per far emergere al meglio il suo carattere e le sue potenzialità.

Partiamo dagli assaggi di Verdicchio, quasi tutti nell’annata 2016, fatta eccezione per un paio di campioni presentati nell’annata 2015, tutte le quattordici referenze hanno dimostrato il carattere e l’eleganza di questo vitigno, anche se sicuramente con un maggiore affinamento in bottiglia avranno modo di distendersi e per esprimersi al meglio.

Parte della batteria di Verdicchio degustati
Parte della batteria di Verdicchio degustati

Degustazione di Verdicchio dei Castelli di Jesi
Tra le referenze assaggiate, il Verdicchio 2016 di Lucchetti ha dimostrato sicuramente una bella espressività, soprattutto dal punto di vista gustativo, mentre l’olfatto resta ancora timido, ma con ottime potenzialità, il Laureto di Badiali e Candelaresi, vira invece su una salinità gustativa piuttosto pronunciata; olfatto ampio e palato più nervoso per il Tregaso 2016 della Cantina Ma.Ri.Ca., stessa ampiezza olfattiva, con eleganti note floreali, di agrumi come lime e pompelmo ed erbe aromatiche, la ritroviamo nel Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2016 di Tenuta San Marcello, che conferma al palato i profumi avvertiti in fase olfattiva chiudendo il sorso in modo completo e appagante. Interessanti e da tenere sott’occhio anche Amor il Verdicchio dei castelli di Jesi Classico D.O.C. 2016 dell’Azienda Agricola Romagnoli, prodotto con una selezione di uve Verdicchio provenienti sulle colline di Morro d’Alba, e il Verdicchio Del Pozzo Buono 2016 di Vicari, che risulta al palato di corpo e con una gradevole salinità che gli da persistenza e lunghezza. Chiude la batteria dei 2016 Luzano, il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore di Marotti Campi, che esprime all’olfatto note floreali di magnolia e fiori bianchi, a cui succedono note fruttate più carnose ed erbe aromatiche, il sorso è elegante e pulito, caratterizzato da una salinità non trascurabile, ma piacevole.

Si chiude con le due referenze di Verdicchio del 2015, il Soteria Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C. Selezione dell’azienda Vigna degli Estensi, dove emergono delle note fruttate e floreali e che lasciano al palato una buona morbidezza con un finale leggermente ammandorlato e il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico DOC 2015 di Stefano Mancinelli, allo stesso modo esprime piacevoli toni fruttati e una piacevolezza nel sorso.

Azienda Marotti Campi
Azienda Marotti Campi

Degustazione di Lacrima di Morro d’Alba
Riguardo invece gli assaggi fatti di Lacrima di Morro d’Alba, il panorama è piuttosto diversificato, sono infatti emerse delle differenze stilistiche e interpretative, alcune aziende amplificano e/o valorizzano il carattere aromatico e la spiccata florealità di questo vitigno, mentre altre cercano di equilibrare questa sua caratteristica.

Riguardo la Tipologia classico, gli assaggi si sono orientati prevalentemente nelle annate 2015 e 2016, salvo alcuni casi in cui i produttori hanno ritenuto opportuno confrontarsi su annate con anche 16 anni sulle spalle. Discorso diverso per la tipologia superiore che si distingue per affinamenti più lunghi e in alcuni casi per l’utilizzo del legno. Durante la cena e le diverse visite in azienda è stato possibile apprezzare questa tipologia con più anni sulle spalle, potendo in tal modo valutarne l’effettiva longevità.

Tra i migliori assaggi segnaliamo i prodotti della Tenuta San Marcello, una delle realtà che abbiamo conosciuto da vicino e che ha dato modo di cogliere l’eterogeneità del paesaggio, si incontrano colture diverse e le vigne abbracciano in modo estremante naturale i meravigliosi campi di girasoli, destando forti emozioni alla vista di tale connubio.

Riguardo le due referenze provate, il Lacrima di Morro d’Alba Bastaro 2015 di Tenuta San Marcello si presenta con un bella tinta rubino leggermente violaceo e con note floreali di rosa presenti e delicate a cui fanno seguito incisive note di mora e more frutti di bosco, un vino dal sorso scorrevole e piacevole, che colpisce per eleganza e pulizia. Il Melano Lacrima di Morro d’Alba Superiore 2013, possiede invece una dolcezza espressiva immediata, i sentori di rosa si alternano con le erbe aromatiche con estrema eleganza e agilità. Piacevole e disteso al palato.

Vini dell'azienda Lucchetti
Vini dell’azienda Lucchetti

Passiamo poi all’azienda Lucchetti, nel suo Lacrima di Morro d’Alba 2016 si avverte subito un piacevole profumo di rosa a cui fanno seguito erbose e di sottobosco, mentre al gusto mostra una buona persistenza e carattere. Nel Lacrima di Morro d’Alba Superiore Guardengo 2015, ritroviamo una piacevole intensità olfattiva con gradevoli note di lampone in confettura, mentre al palato esprime energia e persistenza. Sorprendente il Lacrima di Morro d’Alba 2001 sempre di Lucchetti, provato in azienda, che pur avendo sentori più evoluti, non perde la sua inconfondibile florealità di rosa, esprimendosi al meglio al palato, con una buona morbidezza e persistenza. Sempre dell’omonima azienda, il Lacrima di Morro d’Alba Mariasole 2008, annata che segna l’ingresso in azienda di Paolo, che con questo prodotto vuole dare un’impronta meno canonica del lacrima classico, esce infatti solo nelle migliori annate e le uve subiscono una surmaturazione in fruttaio e un successivo affinamento di due anni in bottiglia.

Diverso è il discorso per il Lacrima di Morro d’Alba Passione di Mezzanotte 2010 dell’azienda Mezzanotte, i cui vigneti di oltre vent’anni, si trovano nella zona di Senigallia più vicine al Mare Adriatico, viene presentato in formato Magnum, si distinguono profumi di rosa, mirto, una piacevole speziatura che ingentilisce e amplifica le percezioni olfattive, mentre al palato si siede leggermente, probabilmente anche in virtù di una annata particolarmente piovosa. Nel Lacrima di Morro d’Alba Passione di Mezzanotte 2009 ritroviamo invece maggiore corrispondenza naso-bocca, dove si distinguono profumi di mora e frutti rossi che ritornano in retrolfazione dando pienezza e lunghezza al sorso, si chiude con il Lacrima di Morro d’Alba Passione di Mezzanotte 2006, anche questo in formato magnum, dove ritroviamo profumi più terrosi, cacao, polvere di caffè, anche qui il sorso è pieno e connotato da una discreta lunghezza.

Una delle aziende storiche per il territorio di Morro d’Alba è quella di Marotti Campi, anche qui abbiamo avuto il piacere di visitare la splendida Villa che risale alla seconda metà dell’800, inizialmente azienda agricola. Nel 1991 Giovanni Marotti Campi iniziò un progetto di ammodernamento dei vigneti concentrando la produzione sul Verdicchio e sul Lacrima, nel 1999 costruì la cantina moderna coadiuvato dalla moglie e dal figlio Lorenzo. Giovanni e la sua famiglia lavorano senza dubbio nel rispetto della tradizione, ma decisamente con una apertura ed una impronta di respiro più internazionale. Il Lacrima di Morro d’Alba Rubico 2016 di Marotti Campi esprime note floreali piuttosto dolci, che dalla classica rosa a tonalità speziate di cardamomo e pepe rosa e un leggero accenno balsamico in retrolfazione, il tannino è integrato e rende il sorso scorrevole e non banale. Il Lacrima di Morro d’Alba Superiore Orgiolo 2008 presenta invece nuance di fiori piuttosto variegate, che vanno dal glicine, alla viola, virando poi su tonalità speziate di ginepro e pepe. Molto piacevole e sorprendente il Lacrima di Morro d’Alba Superiore Orgiolo 2004 dove ritroviamo un fruttato pieno ed integro a cui succedono piacevoli tonalità speziate e balsamiche di sandalo, il sorso è vellutato con un tannino fine ed elegante.

Azienda Vicari con Vigna degli Estensi
Azienda Vicari con Vigna degli Estensi

Altra azienda visitata sul campo è Vicari, dove è emersa la giovialità e l’energia di Valentina e Vico, che con passione hanno raccontato la storia del lacrima e hanno dimostrato la voglia di far crescere e valorizzare il loro territorio. Si distinguono per vini di grande eleganza, che non mancano di personalità e riconoscibilità, abbiamo avuto modo di provare il Lacrima di Morro d’Alba Dasempre del Pozzo Buono 2016 dai profumi floreali e da una percepibile morbidezza gustativa, un tannino presente ma perfettamente integrato.

Il Lacrima di Morro d’Alba D.O.C. Superiore del Pozzo Buono 2010, che si ottiene da un’accurata selezione di uve appassite per un breve periodo, poi lasciato maturare in acciaio e successivamente affinato in bottiglia, esprime profumi che ricordano i frutti del sottobosco e un floreale di viola, mentre al palato si mostra netto e deciso. Su altri registi gioca la 2003 del Lacrima di Morro d’Alba Rustico del Pozzo Buono, connotato da un floreale a cui fanno seguito note di frutti di bosco, dal tannino elegante, senza dubbio un vino con personalità e struttura.

Interessante la realtà di Badiali e Candelaresi di cui in assaggio abbiamo provato il Lacrima di Morro d’Alba Lutho 2016, che effettua una parziale macerazione carbonica e un affinamento in inox per 2 mesi e circa 6 mesi di serbatoio di cemento vetrificato. Esprime profumi di violetta e lavanda che si alternano con armonia, confermandosi parimenti al palato. Piacevole anche il Lutho 2005, che regala piacevoli sentori di mirtillo e ribes e evidenzia una discreta morbidezza al palato.

Visione 2.0 quella di Conti di Buscareto, i suoi prodotti si esprimono con fermezza, forse in alcuni casi con una presenza del legno leggermente predominante. Legno che ritroviamo nel Lacrima di Morro d’Alba Superiore Compagnia della Rosa 2013 che fa un anno di barrique. In questa etichetta oltre alla esplosiva florealità, si avvertono toni più morbidi e speziati, si distingue in ogni caso per il sorso scorrevole e fresco che lascia nel finale un piacevole ritorno di anice e liquerizia. Diverso è il Lacrima di Morro d’Alba 2016 di Conti di Buscareto, in questo caso non vi è uso di legno, e all’assaggio emerge una piacevole nota fruttata e a segue il floreale di rosa, mentre al palato il tannino si esprime con nettezza senza infastidire il sorso.

Non si può non parlare di Stefano Mancinelli e della sua realtà, persona con le idee chiare, tanta curiosità e passione, il forte legame con la terra e con i suoi prodotti e la gioia nei suoi occhi mentre illustrava la zona dove produce personalmente la sua grappa di Lacrima, che propone in due versioni, una più leggera e una con una forza alcolica sicuramente elevata, ma dove si percepisce in modo evidente tutto il carattere del vitigno di origine.

Oltre al Lacrima di Morro d’Alba 2015 che rilascia uno spettro floreale che va dalla rosa al geranio e si connota per la freschezza e la bevibilità, abbiamo avuto la possibilità di degustare anche il suo Lacrima nella versione passito, sia dolce che secco. Sicuramente un’esperienza rara, che fa emergere una volta di più la duttilità di questo vitigno.

Molto piacevole il Lacrima classico 2015 dell’azienda Romagnoli, in cui si evidenzia una estrema linearità e pulizia olfattiva, distinto al palato da tannini vellutati e buona struttura.

In splendida forma il Lacrima di Morro d’Alba Rubbjano 2008 di Luigi Giusti, che dimostra da subito eleganza olfattiva e scorrevolezza nella beva.

Non ultime le referenze delle giovani aziende di Luciano Landi e Podere Santa Lucia, sicuramente tra le aziende più giovani, che dimostrano spirito d’iniziativa e voglia di crescere coniugando tradizione e modernità. Profilo olfattivo discreto e lineare per il Lacrima Classico 2016 dell’azienda Agricola Landi Luciano e buona pulizia olfattiva per il Lacrima Classico 2016 di Podere Santa Lucia, ma con un tannino non perfettamente composto.

Bello spettro olfattivo con profumi delicati ed eleganti per il Lacrima 2013 di Ma.Ri.Ca, al gusto è pulito con un tannino fine e composto.

Leggera chiusura olfattiva per Lacrima Classico 2016 di Cantina Sarò e Chiudiamo con Vigna degli Estensi, dove Stefano Bondanelli, emiliano di origine si innamora delle Marche e si trasferisce per realizzare il suo sogno di produrre vino. che pur avendo solo 5 ettari Il suo Lacrima di Morro d’Alba Piramo 2015 si distingue per originalità ed estrema eleganza nei profumi, perdendosi però in un palato che risulta piuttosto evanescente. Interessante invece il Piramo 2011, dove si distinguono piacevoli sentori balsamici, erbe aromatiche e una intrigante speziatura di chiodi di garofano, non delude al gusto rimarcando l’olfatto e distinguendosi per un tannino deciso ma ben coeso e integrato.

Valutazione: da @ a @@@@@

Verdicchio dei Castelli di Jesi
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2016 Sarò @@
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2016 Agricola Landi Luciano @@@+
Verdicchio dei Castelli di Jesi 2016 Lucchetti @@@@
Verdicchio dei Castelli di Jesi Laureto 2016 Badiali e Candelaresi @@@+
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2016 Conti di Buscareto @@@
Verdicchio dei Castelli di Jesi Tregaso 2016 Cantina Ma.Ri.Ca. @@@
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2016 Cantina Mezzanotte @@@+
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2016 Podere Santa Lucia @@
Verdicchio dei castelli di Jesi Amor 2016 Azienda Agricola Romagnoli @@@@+
Verdicchio dei Castelli di Jesi 2016 Tenuta San Marcello @@@@@
Verdicchio dei castelli di Jesi Del Pozzo Buono 2016 Vicari @@@@
Verdicchio dei Castelli di Jesi Luzano 2016 Marotti Campi @@@@+
Verdicchio dei Castelli di Jesi Soteria 2015 Vigna degli Estensi @@@
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico 2015 Stefano Mancinelli @@@+
 

Lacrima di Morro d’Alba
Lacrima di Morro d’Alba 2016 Lucchetti @@@@
Lacrima di Morro d’Alba Rubico 2016 Marotti Campi @@@
Lacrima di Morro d’Alba Dasempre Del Pozzo Buono 2016 Azienda Vicari @@@@
Lacrima di Morro d’Alba 2016 Conti di Buscareto @@@@
Lacrima di Morro d’Alba Lutho 2016 Badiali e Candelaresi @@@+
Lacrima di Morro d’Alba 2016 Agricola Landi Luciano @@@+
Lacrima di Morro d’Alba 2016 Podere Santa Lucia @@@
Lacrima di Morro d’Alba 2016 di Cantina Sarò @@+
Lacrima di Morro d’Alba Bastaro 2015 Tenuta San Marcello @@@@
Lacrima di Morro d’Alba 2015 Azienda Romagnoli @@@@
Lacrima di Morro d’Alba Piramo 2015 Vigna degli Estensi @@@
Lacrima di Morro d’Alba 2013 Ma.Ri.Ca @@@+
Lacrima di Morro d’Alba Piramo 2011 Vigna degli Estensi @@@+
Lacrima di Morro d’Alba Passione di Mezzanotte 2010 Azienda Mezzanotte @@@
Lacrima di Morro d’Alba Passione di Mezzanotte 2009 Azienda Mezzanotte @@@@
Lacrima di Morro d’Alba Mariasole 2008 Lucchetti @@@
Lacrima di Morro d’Alba Rubbjano 2008 Luigi Giusti @@@@
Lacrima di Morro d’Alba Passione di Mezzanotte 2006 Azienda Mezzanotte @@@@+
Lacrima di Morro d’Alba Lutho 2005 Badiali e Candelaresi @@@+
Lacrima di Morro d’Alba Rustico del Pozzo Buono 2003 Azienda Vicari @@@@
Lacrima di Morro d’Alba 2001 Lucchetti @@@@@

Lacrima di Morro d’Alba Superiore
Lacrima di Morro d’Alba Superiore Guardengo 2015 Lucchetti @@@@
Lacrima di Morro d’Alba Superiore Melano 2013 Tenuta San Marcello @@@@+
Lacrima di Morro d’Alba Superiore Orgiolo 2008 Marotti Campi @@@@
Lacrima di Morro d’Alba Superiore Orgiolo 2004 Marotti Campi @@@@+
Lacrima di Morro d’Alba Superiore Del Pozzo Buono 2010 Azienda Vicari @@@@
Lacrima di Morro d’Alba Superiore Compagnia della Rosa 2013 Conti di Buscareto @@@@

Fosca Tortorelli

È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, Ambiente e Storia, la tesi sperimentale dal titolo “Reinterpretare le Cellae Vinariae. Ambiente, Processo, Produzione” e una successiva pubblicazione in collaborazione con la Prof. Muzzillo F. dal titolo “Vitigni del Sud: tra storia e architettura” (Roma Natan Edizioni, 2012). Ha conseguito il Master Sommelier ALMA-AIS (luglio 2016) presso ALMA a Colorno (Parma). Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione di rilievo nel settore enogastronomico. Fa parte anche dell’associazione Donne del Vino, ha scritto sulla rivista l’Assaggio, oltre che su diverse testate registrate e ha preso parte alle degustazioni per la Guida Vitae, per la guida Slow wine 2017 e per la guida Altroconsumo. Dal 2018 è giornalista pubblicista.

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