RONCO BLANCHIS
Indirizzo: Via Blanchis, 70 – 34070 Mossa (GO)
Tel: +39 0481 80519
Sito: www.roncoblanchis.it
Email: info@roncoblanchis.it
laVINIum 07/2023
Ogni nome ha il proprio destino e quello scelto dalla famiglia Palla è una dichiarazione d’amore nei confronti del Friuli e dei bianchi. La suddetta tipologia di vini che ha reso celebre questa regione vitivinicola situata nell’estremo nord est dell’Italia, a confine con la Slovenia.
Con quest’ultima condivide il Collio, un’area geografica abbracciata dal fiume Isonzo e dal suo affluente Judrio. Tornando ai Palla e alla loro cantina di proprietà Ronco Blanchis, situata nel borgo rurale di Mossa (GO) posto ai limiti della piana del Preval, è corretto asserire che ci troviamo esattamente nel cuore della DOC Collio. Il nome dell’Azienda unisce per l’appunto le due caratteristiche più significative del territorio: le colline, con la parola locale “ronco”, e “blanchis”, ad esprimere la forte vocazione riguardo i bianchi friulani.
Troviamo Giancarlo e i suoi due figli, Lorenzo e Alberto. Oltre vent’anni fa, esattamente nel 2001, la scelta di puntare interamente sui vitigni a bacca bianca. La storia tuttavia inizia trent’anni prima, mediante l’acquisto della storica Cantina Loredan Gasparini, situata a Venegazzù nelle colline trevigiane del Montello. Già negli anni Sessanta, quest’ultima, riuscì a sdoganare in tutto il mondo la qualità dei vini rossi prodotti tra queste colline prealpine a confine con la pianura.
La famiglia Palla, innamorata visceralmente di questo fazzoletto di terra friulana, è consapevole della storicità dei propri vigneti. Gli stessi, già sotto l’Impero Austro-Ungarico, appartenevano alla nobile famiglia austriaca Catterini de Herzberg, seguita dal ministro del Re di Spagna don Silverio de Baguer de Corsi y Ribas. Da qui una sorta di parallelismo continuo con la bella città di Gorizia.
Ciò che rende grande il Collio, area vitivinicola situata a nord-ovest di Gorizia e a pochi chilometri dal confine sloveno, è la cosiddetta ponca. Una tipologia di terreno costituito da sedimentazioni di pietra arenaria e da marne che possiedono grandi capacità drenanti, ricche di sali minerali. Oltre alla presenza fondamentale dal fiume Isonzo e dal suo affluente Judrio, in grado di regolare in maniera efficace l’ambiente pedoclimatico, il Collio è noto per la sua biodiversità. Percorrendo avanti e indietro i sentieri che conducono alle varie aziende vitivinicole del territorio, è possibile notare la presenza di frutteti e fagacee con declivi trapuntati di vigneti. Uno spettacolo della natura che attraverso i propri colori dipinge un quadro di struggente bellezza. Ogni stagione che passa mostra un volto differente, tuttavia consiglio di visitare questi luoghi in autunno e in primavera, l’esperienza in tal senso è garantita.
Il clima del Collio è un altro dei tanti fattori determinanti: mitigato dall’influenza del Mare Adriatico che raggiunge il Friuli da sud, vi è poi la catena montuosa delle Alpi Giulie a nord, quest’ultima protegge la regione dalle perturbazioni che sopraggiungono dall’Europa Settentrionale. Le temperature risultano dunque miti, salvo annate particolarmente torride s’intende; i vini prodotti posseggono struttura e complessità, diretta conseguenza di buone escursioni termiche tra giorno e notte fondamentali per l’impatto aromatico.
Torniamo alla famiglia Palla e all’aggettivo “Blanchis” presente nel nome dell’Azienda. Il colore bianco non identifica soltanto la tipologia di vino prediletto dalla Cantina di Mossa, richiama al tempo stesso la caratteristica principale di questa collina spesso avvolta, di prima mattina, nelle bianche nebbie. Il clima è altresì ricco di umidità: questa particolare condizione è in grado di portare il friulano, varietà autoctona tra le più importante del Friuli, a completa maturazione permettendo talvolta l’attacco della muffa nobile, la Botrytis cinerea. Il fattore climatico si combina ai terreni composti da marne eoceniche grigie e giallastre e arenarie, la cosiddetta ponca già citata all’inizio dell’articolo.
Ronco Blanchis può contare su un corpo vitato di 23 ettari di proprietà, 12 dei quali a vigneto e i restanti a prato polifita e bosco, in linea con la biodiversità del Collio ed evitando così la monocoltura. L’azienda adotta i principi dell’agricoltura biologica, ha ottenuto altresì la certificazione. Interviene il meno possibile promuovendo l’equilibrio naturale del ceppo a partire dalla potatura conservativa. La biodiversità viene preservata grazie anche all’apicoltura, che da un lato protegge queste importanti impollinatrici, dall’altro produce ottimo miele.
Condivido appieno la scelta di produrre solo vini bianchi del territorio. La famiglia Palla, coadiuvata dalla consulenza dell’amico enologo Gianni Menotti, punta tutto su varietà autoctone o storicamente presenti nel territorio ormai da secoli: friulano, malvasia istriana, ribolla gialla, pinot grigio e sauvignon. Vedremo in sintesi tre etichette appartenenti alla DOC Collio e all’annata 2022: Friulano, Pinot Grigio e Sauvignon.
Andrea Li Calzi
Vini degustati | Annata | Prezzo | Voto |
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Collio Friulano Ronco Blanchis | 2013 | da 10 a 15 euro | @@@@@ |
Collio Pinot Grigio | 2022 | da 15 a 20 euro | @@@@ |
Collio Sauvignon | 2022 | da 15 a 20 euro | @@@@ |
Collio Friulano | 2022 | da 15 a 20 euro | @@@@@ |