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Le Doc del Lazio: Nettuno

Le Doc del Lazio: Nettuno

Nettuno D.O.C.
(Ultima modifica: D.M. 8/5/2003 – G.U. n.110 del 14/5/2003)

zona di produzione
● in provincia di Roma: comprende i territori amministrativi dei comuni di Nettuno e Anzio;

base ampelografica
● bianco(secco, frizzante): 30÷70% bellone (loc. cacchione), 30÷50% trebbiano toscano, possono concorrere altre uve a bacca bianca racc. e/o aut. per la provincia di Roma max. 20%;
● con menzione del vitigno bianco: Bellone (o Cacchione), min 85%, possono concorrere altre uve a bacca bianca racc. e/o aut. per la provincia di Roma max. 15%;
● rosato (secco, frizzante): min. 40% sangiovese, min 40% trebbiano toscano, possono concorrere altre uve racc. e/o aut. per la provincia di Roma max. 20%;
● rosso (secco, Novello): 30÷50% merlot, 30÷50% sangiovese, possono concorrere altre uve a bacca rossa racc. e/o aut. per la provincia di Roma max. 20%;

norme per la viticoltura
è ammessa l’irrigazione di soccorso;
nei nuovi impianti e reimpianti, in coltura specializzata, dovranno essere favoriti i vitigni miglioratori che costituiscono la piattaforma ampelografica ed avere una densità di almeno 2.500 ceppi per ettaro;
la resa massima di uva in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico naturale minimo devono essere di 14 t/Ha e 10,00% vol. per Bianco e Rosato, 13 t/Ha e 10,00% vol. per Bellone e Novello, 13 t/Ha e 11,00% vol. per il Rosso;

norme per la vinificazione
le operazioni di vinificazione devono essere effettuate all’interno della zona di produzione;
è consentito l’arricchimento alle condizioni stabilite dalle normative comunitarie e nazionali

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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