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Le Doc della Campania: Casavecchia di Pontelatone

Le Doc della Campania: Casavecchia di Pontelatone

Casavecchia di Pontelatone D.O.C. (Ultima modifica: D.M. 8/11/2011 – G.U. n.278 del 29/11/2011)

zona di produzione
● in provincia di Caserta: comprende l’intero territorio amministrativo dei comuni di Formicola e Liberi e parte dei comuni di Caiazzo, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Piana di Monte Verna, Pontelatone e Ruviano;

base ampelografica
● rosso, riserva: casavecchia min. 85%, possono concorre altri vitigni a bacca rossa non aromatici, idonei alla coltivazione per la Regione Campania, max. 15%;

norme per la viticoltura
per i reimpianti e nuovi impianti sono vietate le forme di allevamento orizzontali e la densità minima di viti per ettaro non deve essere inferiore a 2.500 piante;
la resa massima di uva in coltura specializzata e il titolo alcolometrico volumico naturale minimo devono essere di 9 t/Ha e 11,50% vol. (12,00% vol. per la versione Riserva);

norme per la vinificazione
le operazioni di vinificazione, di invecchiamento e di imbottigliamento devono essere effettuate all’interno del territorio della provincia di Caserta;
per la tipologia Rosso è consentito l’arricchimento ai sensi delle vigenti normative europee e nazionali;
il vino a denominazione di origine controllata “Casavecchia di Pontelatone” deve essere sottoposto a un periodo minimo di invecchiamento obbligatorio di 2 anni di cui almeno uno in legno;
per la tipologia “Riserva” l’invecchiamento deve essere di non meno di 3 anni, di cui almeno 18 mesi in legno. Il periodo di invecchiamento decorre dal 1° novembre dell’anno della vendemmia;

norme per l’etichettatura
sulle bottiglie o altri recipienti contenenti i vini a denominazione di origine controllata “Casavecchia di Pontelatone” deve sempre figurare l’indicazione dell’annata di produzione delle uve

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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