Cantine Antonio Mazzella: eroismo vitivinicolo ad Ischia, isola bella quanto fragile
Sono anni che Nicola Mazzella – figlio di Antonio – fa parlare di sé. O meglio, è la sua produzione vitivinicola a costringerci a parlare di lui: audace e con i piedi per terra, esattamente come i vini che produce.
Tre generazioni, dal 1940. Per dare un senso alla degustazione dei vini di Cantine Antonio Mazzella, bisognerebbe andare dove tutto nasce e prende forma, per guardare, respirare e toccare. Ischia è l’isola maggiore del golfo di Napoli, bella quanto fragile, geologicamente parlando. Fragilità che è anche peculiarità di profumi e sapori: mare, suolo, vulcano, vento, pendenze, tutti a concorrere a favore di un terroir unico.
Del resto, nulla di grandioso è stato mai facile e i vini Mazzella non fanno eccezione. Oggi, la produzione porta la firma di Nicola, terza generazione, ci piace chiamarla, la svolta sapiente di una produzione, oggi, riconosciuta a livello mondiale. I sentieri che conducono ai vigneti sono percorribili soltanto a piedi e non è propriamente una passeggiata. Ci siamo cimentati e l’esperienza è impagabile. Vini eroici nel profondo senso del termine, terreni verticali di impegnativa gestione e che hanno imparato ad accogliere il tepore (lo iodio e l’umidità) del mare, insieme all’aria fresca che arriva dalle alture.
È un’aria che profuma di fiori bianchi e segnatamente di ginestra. La cantina è a Campagnano, piccola località del Comune di Ischia, appoggiata sul Monte Vezzi. Enologicamente parlando, Ischia è la terra della Biancolella, così come della Forastera e del Piedirosso. Vitigni autoctoni che qui esplodono di freschezza, sorsi vitali, profondi e complessi. Vi raccontiamo due recenti assaggi ispirati, tra cielo, terra e mare, senza soluzione di continuità.
Vigna del Lume 2021
Fiore all’occhiello della cantina, presente in molte carte di ristoranti prestigiosi, e non solo in Campania. Uva Biancolella in purezza, pluripremiata, come quando il famoso vitigno isolano decide di indossare il tight. Le uve sono allevate nella parte orientale dell’isola, la zona si chiama come il vino, Vigna del Lume, in dialetto “o’ lummo”, per riferirsi ad un costone di roccia che somiglia, appunto, ad un lume. Romantica la produzione: dalle piccole grotte scavate nel lapillo, il mosto viene trasportato via mare fin su, nella cantina di Campagnano. Acciaio e bottiglia per questo bianco dal sorso fresco, delicato seppur pieno di sé. Lo ripetiamo, una Biancolella in abito da sera. La poesia di un’azienda che, con uno sforzo eroico, coltiva uva laddove sarebbe impensabile per i più. Iodio, ginestra, c’è dentro il racconto di un’isola. Un capolavoro che sintetizza identità territoriale, l’eroismo di un vigneto letteralmente a picco sul mare, insieme alle caratteristiche varietali della Biancolella di Ischia.
Prezzo in enoteca: 28,00 euro ca.
Nero 70 2021
Nato per festeggiare il settantesimo anniversario della cantina. Nero 70 viene prodotto quando possibile: il bello dei vini Mazzella, sensazioni gustative a parte, è che ogni bottiglia è uno scrigno di mistero, coraggio e sperimentazione. In questo caso, vendemmia tardiva, con una perdita del 25% di acqua, circa, dai grappoli. Le uve, Piedirosso (in dialetto, per’ ‘e palummo, ovvero piede di piccione, per la particolare forma del graspo simile alla zampa dell’uccello) e Guarnaccia al 50%, vengono lasciate maturare sulla pianta fino a metà novembre: se le condizioni meteo lo consentiranno, Nero 70 a quel punto si farà. Un inevitabile accordo con madre natura, in cambio di un prodotto eccezionale. Rosso intenso, quasi violaceo, carico di spezie e frutti rossi. Il 20% del prodotto va in legno, per il resto soltanto acciaio e poi si unisce tutto. Che dire. Un sorso che schiude carattere, insieme ad una morbidezza che subito dopo si definisce in tutta la sua proverbiale freschezza. 14 gradi e mezzo e non sentirli.
Prezzo in enoteca: 25,00 euro ca.
Nadia Taglialatela
Cantine Antonio Mazzella
Via Serbatorio, 2 – 80070 Ischia (NA)
Tel: +39 081 901541
E-mail: ischiavini@ischiavini.it
