Benvenuto Brunello 2019, sotto i riflettori due annate non facili, ma dai risultati interessanti
Con questa edizione di Benvenuto Brunello 2019 si è arrivati alla ventisettesima edizione della manifestazione, un momento sempre molto atteso dal pubblico degli appassionati e dagli addetti ai lavori, che quest’anno è stata segnata da una notizia che non sarà facile dimenticare.
Gioie e dolori hanno caratterizzato la due giorni di Montalcino, in particolare nel momento gioioso che ha visto la posa della formella celebrativa con le 4 stelle assegnate all’annata 2018 – incastonata da Alex Zanardi nel muro del vecchio Palazzo Comunale – è arrivata la triste notizia della scomparsa di Gianfranco Soldera (Case Basse).
Soldera, personaggio senza dubbio difficile e controverso, ha fatto parlare di sé e del suo modo di vedere il Sangiovese, lasciando un vuoto nel cuore di Montalcino. Un uomo che aveva le idee molto chiare sul senso produttivo della sua realtà, che sapeva interpretare l’uva Sangiovese, semplicemente assecondandone il carattere, ma al contempo guidandola per portare in bottiglia armonia, eleganza, complessità e quel tocco di spontaneità che rende unico ogni prodotto. Fuori ormai dal Consorzio, ha comunque segnato tratti distintivi di questa denominazione.
Ma riprendiamo le fila di questa manifestazione che ha visto in assaggio un centinaio di Brunello annata 2014, un numero leggermente inferiore tra selezioni e Riserve 2013 e naturalmente una quota di assaggi legata al Rosso 2017 e ad alcuni Rosso 2016.
Annate complicate la 2017 e la 2014, per motivi divergenti, la prima connotata da un’estate siccitosa, dopo una primavera caratterizzata dalle gelate di aprile e la seconda umida e fredda, umidità portatrice di numerosi problemi di muffe.
Indiscutibile dunque il riflesso che i vini hanno avuto dalle difficoltà di annate che hanno dato filo da torcere ai 203 produttori imbottigliatori e hanno comportato una riduzione della produzione del 30% rispetto allo standard.
Per quanto riguarda il Brunello 2014, c’è stato chi ha preferito non produrre proprio questa nobile denominazione, per non forzare la mano e disattendere le aspettative di un prodotto che non avrebbe dato il meglio; altri hanno preferito aggiungere una quantità correttiva di annata diversa, come consentito dal disciplinare, tale da ottenere un prodotto finale che, dopo il taglio, risulti con un minimo dell’85% dell’annata rivendicata. Una pratica consentita, ma che se vogliamo vizia l’assaggio e la definizione di annata stessa.
Tra coloro che hanno “sfidato” le complicazioni climatiche, e hanno tenuto i nervi ben saldi nel momento giusto per raccogliere le uve, si sono senza dubbio distinti quelli che hanno lavorato in modo ottimale in vigna e hanno seguito con attenzione le fermentazioni e le fasi produttive vere e proprie.
Ma non è detto che da una negatività non emergano fattori positivi, infatti il bello è aver riscontrato vini molto eleganti ed espressivi soprattutto nella loro connotazione floreale. Senza dubbio risultano vini più magri, ma anche più godibili nell’immediato. In alcuni casi si è evidenziato lo scompenso di maturazione e la durezza invasiva dei legni che con un frutto debole ne hanno annullato la piacevolezza, rendendo il tannino aspro e indigesto.
Entriamo nel merito degli assaggi fatti, a partire dai Brunello 2014: degno di nota è il Brunello di Montalcino 2014 di Pietroso, delicato e femminile, lungo e piacevole, dove si susseguono note di petali di rosa e fiori di verbena, un fruttato acidulo, a cui si succedono cenni balsamici e speziati. Al palato è disteso e sostenuto da un’acidità che ben si armonizza con il tannino, rendendolo completo e saporito. Il Brunello di Montalcino 2014 di Poggio Landi, gioca anch’esso su un registro olfattivo prevalentemente floreale e si esprime al palato con note fruttate di ciliegia e fragoloni, godibile, ma non particolarmente lungo. Simile nella predominanza del frutto il Brunello di Montalcino 2014 di Podere Canapaccia, che offre una morbidezza gustativa pronunciata ma non sgarbata.
Intrigante per la complessità olfattiva e l’agilità gustativa il Brunello di Montalcino 2014 di Podere Le Ripi, dai richiami di viola e liquerizia, fino alla ciliegia polposa e alla prugna acidula che gli dona snellezza. Meno pronto, ma senza dubbio più in linea con l’annata, il Brunello di Montalcino 2014 di Poggio di Sotto ha una marcia in più in termini di complessità gusto-olfattiva. Si susseguono interessanti note di rosa carnosa e verbena, cannella e rooibos, che cedono il passo al fruttato di lamponi e gelée alla frutta; succoso al palato con tannino teso ma elegante.
Convince anche il Brunello di Montalcino 2014 di Sanlorenzo, che spazia da una fresca mora di rovo al ribes, incontrando eleganti nuance floreali di viola e di erbe mediterranee. Complesso ed espressivo al palato, con un ritorno fruttato che dà consistenza e rende il sorso goloso.
Ampio e carnoso, il Brunello di Montalcino 2014 di Sesta di Sopra, caratterizzato da un frutto coinvolgente e dal sorso elegante.
Vino di luce il Brunello di Montalcino 2014 di Sesti, che esprime buona intensità fruttata di arancia sanguinella e floreale di pot-pourri; vivo e dinamico al sorso.
I vigneti risalgono al 1989, siamo nel fianco sud est della collina di Montalcino il Brunello di Montalcino 2014 di Solaria – Patrizia Cencioni ha una raffinatezza di impronta femminile, connotato da speziatura discreta e da piccoli frutti rossi. Il tannino è presente ma non invadente, anche se il vino risulta non particolarmente ampio. Il Brunello di Montalcino 2014 di Tenuta Le Potazzine in quest’annata è senza dubbio espressivo di grande eleganza, manifesta nuance floreali di Malvarosa, un fruttato di ciliegia e cenni agrumati. Piacevole al palato, in linea con le aspettative dell’annata.
Gradevoli cenni salini per il Brunello di Montalcino 2014 di Terre Nere Campigni Vallone, siamo nell’area Nord di Montalcino, un vino che si dimostra energetico, con toni di pepe, zenzero e ribes rosso, stuzzicante e piacevole al palato. Riguardo il Brunello 2014 di Tiezzi, il cavallo di razza di quest’annata è senza dubbio il Vigna Soccorso, si ravvisa già all’olfatto una piacevole ampiezza di profumi, che virano dai sentori di liquirizia e ginepro a note di sottobosco. Tannino espressivo, vibrante e saporito.
Fruttato di prugna e arancia rossa, sentori di sandalo connotano il Brunello di Montalcino 2014 di Argiano, che al palato dimostra pulizia con un’acidità ben controllata e un tannino fine.
Bella linearità, pulizia e piacevolezza per il Brunello di Montalcino 2014 di Baricci, siamo sempre nella zona Nord di Montalcino, sulla collina di Montosoli, un vino espressivo dove si evidenziano note di frutti scuri, dal ribes nero alla mora selvatica, carnoso al palato con cenni retrolfattivi speziati e balsamici. Acidità ben evidente per il Brunello di Montalcino 2014 di Capanna, un vino che si presenta fresco e sottile, non molto complesso, ma di grande pulizia ed eleganza.
Buon melange gusto-olfattivo per il Brunello di Montalcino 2014 di Caprili, seducente con i suoi profumi fruttati di mirtillo, floreali di viola e di spezie orientaleggianti; deciso al sorso, ma di media profondità.
Intrigante e deciso il Brunello di Montalcino 2014 di Corte dei Venti, connotato da piacevoli cenni di erbe mediterranee e un bel fruttato di prugna e ribes; rinfrescante al palato, di buona lunghezza e complessità. Identitario e coinvolgente il Brunello di Montalcino 2014 de Il Marroneto, dà dimostrazione di eleganza e personalità, connotato da un’alternanza di spezie, richiami balsamici, arricchiti da tinte floreali di rosa. Al palato non delude e conferma la complessità olfattiva conservando grande agilità.
Olfatto non perfettamente pulito quello del Brunello di Montalcino 2014 de Il Paradiso di Manfredi, anche se al palato dimostra una gradevole succosità di frutto.
Garbo e tensione nel Brunello di Montalcino 2014 di Lisini, dove vanno evidenziati sentori di lavanda e verbena. Meritevole di nota il Brunello di Montalcino 2014 di Le Chiuse, materico ed espressione sicura all’olfatto, ma che necessita di tempo per assestarsi e armonizzare la spinta alcolica che emerge al palato in modo deciso. Chiudiamo con il Brunello di Montalcino 2014 di Mastrojanni, un vino che si distingue per note più terrose, sapido e piacevole al palato, con richiami speziati e tannini eleganti.
Le Riserve 2013
In merito alle Riserve 2013, tra le referenze in assaggio si sono senza dubbio distinti il Brunello Riserva 2013 di Le Chiuse di Sotto, connotato da buona tensione ed eleganza, lo segue il Brunello Riserva 2013 di Podere Le Ripi, ampio succoso, materico, lungo e carnoso, di grande personalità Brunello di Montalcino Phenomena Riserva 2013 di Sesti, che si dimostra ampio, di buona balsamicità e con un tannino elegante e deciso.
Precisione e consapevolezza per il Brunello di Montalcino Riserva 2013 di Tenuta di Sesta; garbato e dal tannino deciso il Brunello di Montalcino Riserva 2013 di Solaria Patrizia Cencioni, non ultimo il Brunello di Montalcino Riserva 2013 di Talenti, caratterizzato da ottima materia con piacevoli ed eleganti tinte di erbe mediterranee. Rassicuranti per espressività distinte il Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino Riserva 2013 di Mastrojanni e il Brunello di Montalcino Riserva Ugolaia 2013 di Lisini, di grande intensità e complessità.
I Rossi 2017
Chiudiamo questa panoramica di assaggi con i Rossi 2017, annata in antitesi con la 2014, dove per le temperature elevate è stata fondamentale la direzione in vigna, soprattutto relativa alla gestione dell’apparato fogliare, tale da proteggere le uve da eccessi di concentrazione e maturazione. Tra i diversi rossi assaggiati i seguenti si sono distinti, ciascuno per un determinato aspetto e per potenzialità espressive. Il Rosso di Montalcino 2017 di Baricci, da anni una conferma, ampio, complesso e succoso, lo segue il Rosso di Montalcino 2017 di Canalicchio di Sopra, coerente e ben gestito in termini di calore e potenza. Non delude il Rosso di Montalcino 2017 di Salvioni, dal frutto integro e dal carattere gusto-olfattivo soddisfacente e completo. Anche sul suo Rosso di Montalcino 2017, l’azienda Pietroso non sbaglia un colpo e restituisce un vino, pieno e di grande bevibilità, profondo e per nulla banale. Si difende a testa alta il Rosso di Montalcino 2017 di Tenuta Le Potazzine, che presenta uno spettro aromatico complesso e ammaliante. Su un registro più caldo e terroso gioca invece il Rosso di Montalcino 2017 di Sesti, distinguendosi per carattere e personalità.
Una panoramica che vuole ovviamente essere di orientamento e aperta a un riassaggio nel tempo tale da verificare la progressione e la crescita di chi si è difeso egregiamente, lavorando in modo attento e coscienzioso, trasmettendo nella bottiglia amore e passione per il proprio lavoro e territorio.
Le valutazioni
Brunello di Montalcino 2014
• Brunello di Montalcino 2014 Pietroso @@@@@
• Brunello di Montalcino 2014 Poggio Landi @@@@
• Brunello di Montalcino 2014 Podere Canapaccia @@@+
• Brunello di Montalcino 2014 Podere Le Ripi @@@@
• Brunello di Montalcino 2014 Poggio di Sotto @@@@+
• Brunello di Montalcino 2014 Sanlorenzo @@@@+
• Brunello di Montalcino 2014 Sesta di Sopra @@@@@
• Brunello di Montalcino 2014 Sesti @@@@
• Brunello di Montalcino 2014 Solaria – Patrizia Cencioni @@@+
• Brunello di Montalcino 2014 Tenuta Sesta di Sopra @@@@
• Brunello di Montalcino 2014 Tenuta Le Potazzine @@@@+
• Brunello di Montalcino 2014 Terre Nere Campigni Vallone @@@@
• Brunello di Montalcino Poggio Cerrino 2014 Tiezzi @@@@+
• Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2014 Tiezzi @@@@@
• Brunello di Montalcino 2014 Argiano @@@
• Brunello di Montalcino 2014 Baricci @@@@+
• Brunello di Montalcino 2014 Capanna @@@@
• Brunello di Montalcino 2014 Caprili @@@@+
• Brunello di Montalcino 2014 Corte dei Venti @@@
• Brunello di Montalcino 2014 Il Marroneto @@@@+
• Brunello di Montalcino 2014 Il Paradiso di Manfredi @@@@
• Brunello di Montalcino 2014 Chiuse @@@
• Brunello di Montalcino 2014 Lisini @@@@@
• Brunello di Montalcino 2014 Mastrojanni @@@@
Brunello di Montalcino Riserva 2013
• Brunello di Montalcino Riserva 2013 Le Chiuse di Sotto @@@@+
• Brunello di Montalcino Lupi & Sirene Riserva 2013 Podere Le Ripi @@@@@
• Brunello di Montalcino Phenomena Riserva 2013 Sesti @@@@@
• Brunello di Montalcino Riserva 2013 Solaria Patrizia Cencioni @@@
• Brunello di Montalcino Riserva 2013 Talenti @@@@+
• Brunello di Montalcino Riserva 2013 Tenuta di Sesta @@@@
• Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino Riserva 2013 Mastrojanni @@@@+
• Brunello di Montalcino Riserva 2013 Ugolaia Lisini @@@@@
Rossi di Montalcino 2017
• Rosso di Montalcino 2017 Baricci @@@@
• Rosso di Montalcino 2017 Canalicchio di sopra @@@
• Rosso di Montalcino 2017 Salvioni @@@@+
• Rosso di Montalcino 2017 Pietroso @@@@@
• Rosso di Montalcino 2017 Sesti @@@@
• Rosso di Montalcino 2017 di Tenuta Le Potazzine @@@@+
Legenda: @=mediocre, @@=discreta, @@@=buona, @@@@=ottima, @@@@@=eccellente
Fosca Tortorelli