Balans Brau Special
Lo so. Qualcuno di voi si starà chiedendo se non sarebbe più utile ed opportuno segnalare birre di facile reperibilità, meglio se a diffusione nazionale. Non dico di quelle che si possono trovare pure al supermercato ma almeno presso il vostro beer-shop o enoteca (se particolarmente illuminata ed assortita) di fiducia. Trovandomi, spesso, in giro per lavoro mi fa piacere, però, segnalare anche qualche birra “spillata”, soprattutto, se si tratta di località che hanno anche un certo richiamo turistico e, quindi, avvicinandosi l’estate, non è del tutto improbabile che un nostro lettore possa capitarci presto. Così ho deciso, qualche tempo fa, di iniziare con la recensione della Bitter Ale del Bombardier nella suggestiva piazza del Pantheon in quel di Parigi. Per lo stesso motivo vi suggerisco una breve sosta in questo pub, a dir il vero piuttosto spartano negli arredi (consiglio un tavolino all’aperto, direttamente sulla strada), a due passi da Taksim cuore pulsante della frenetica vita commerciale della parte occidentale di Instanbul. Siamo nei vicoletti (pasaji) giusto alle spalle della via principale in cui folle oceaniche vanno su e giù per adempiere al “sacro”, anche qui, rito dello shopping. In queste viuzze più strette ed, a tratti, anguste, si respira, anche se siamo a pochi metri dal caos più totale, un’atmosfera molto diversa, più rarefatta, fumosa e distesa, sicuramente più caratteristica. I localini fronte strada sono gli uni attaccati agli altri senza soluzione di continuità. Esposti, talora, piccoli manifesti che annunciano inaspettate jazz session serali. In Turchia nonostante la maggioranza a fede musulmana l’osservanza del divieto a consumare alcolici non è così stretta come in altri paesi arabi. Soprattutto per la presenza di numerosi stranieri che qui oltre a venirci in vacanza, ci vivono tutto l’anno per questioni di business. I vini locali non sono affatto male mentre la birra lascia piuttosto a desiderare. Esiste, infatti, una birra turca commercializzata con il marchio Efes, dal 1965, ma se avessi dovuta recensirla mi sarebbe stato molto difficile assegnare anche una sola chiocciola per quanto piatta, anonima e diluita. A mio personale avviso, naturalmente. Per puro caso, invece, mentre mi dirigevo alla galleria dei fiori, lo storico Cicek Pasaji (un tempo vi erano i fiorai oggi solo ristoranti e taverne), e dopo aver mangiato il Kokorec tipico e gustosissimo cibo da strada turco (panino speziatissimo a base di interiora animali)ho avvertito il bisogno fisico di una birra per ripristinare le papille devastate dalle sensazioni particolarmente forti di quella succulenta preparazione. Ho avvistato questo pub che prometteva se non altro una birra di produzione propria se non del tutto originale. Vi dico subito che se dovessi valutare la birra in base alla tipologia, pilsner, sarei dovuto essere più caustico nel giudizio ma pensando alle più comuni lager di marca, solitamente, servite alla spina, ritengo che siamo senz’altro su di un gradino sensibilmente superiore. Il colore luminoso, la schiuma compatta. Il naso intenso e delicato. Il gusto deciso ed asciutto non stanca. Si beve la pinta da mezzo litro tutta d’un fiato senza difficoltà. Per l’abbinamento consiglio di fare come il sottoscritto fermandovi da uno dei numerosi vicini chioschi che oltre al Kokorec, per chi non mangia le interiora, preparano il classico Doner Kebap (carne di montone) oppure il Kumpir (una patata al forno da riempire, a scelta, di ogni ben di Dio). Instanbul è bellissima, non mancatela! |