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Le regole del vinoVitigni Lettera B

Baco Noir

varietà di vite Baco NoirOrigini:

Ibrido Produttore Diretto, ovvero vitigno ottenuto incrociando vite europea e vite americana. Fu François Baco a realizzarlo nei vigneti sperimentali dell’Università di Montpellier incrociando Folle Blanche e una varietà di Vitis riparia (in genere è più frequente l’utilizzo della Vitis labrusca).
Il vino che ne nasceva era leggero, incapace di superare l’autunno, con residuo zuccherino, i cui profumi e aromi rimandavano alle caratteristiche dell’uva.
Oggi si può trovare in Bourgogne, Anjou e nelle Landes, ma anche in Canada e negli Stati Uniti. Le tecnologie hanno consentito di migliorarne le caratteristiche, ha la particolarità di dare vini fumé, ricchi di estratto e senza aromi “foxy”, capaci anche di un buon invecchiamento.
In Italia non è commercializzabile a causa della presenza di pectina nei tannini delle bucce, che genera metanolo. In realtà la quantità prodotta è assai contenuta e non realmente dannosa (a meno di un abuso continuativo del vino ottenuto). In Liguria se ne può trovare traccia presso vecchi agricoltori, soprattutto in provincia di Savona nell’area intorno a Finale Ligure.

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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