Veneto
Ortofrutta e cereali
ASPARAGO DI BADOERE (IGP)
Area di produzione – comprende nell’ambito delle province di Padova, Treviso e Venezia, l’intero territorio dei seguenti comuni: Provincia di Padova: Piombino Dese, Trebaseleghe. Provincia di Treviso: Casale sul Sile, Casier, Istrana, Mogliano Veneto, Morgano, Paese, Preganzio, Quinto di Treviso, Resana, Treviso, Vedelago, Zero Branco. Provincia di Venezia: Scorzé.Varietà: deve essere costituito da turioni generati da piante della famiglia delle Liliacee – genere Asparagus – specie Officinalis varietà “Dariana”, “Thielim”, “Zeno”, “Avalim”, “Grolim” per la tipologia “bianca”, varietà “Eros”, “Thielim”, “Grolim”, “Dariana”, “Avalim” per la tipologia “verde”.Caratteristiche al consumo – per entrambe le tipologie deve essere: intero, sano, privo di danni provocati da un lavaggio inadeguato, pulito, di aspetto e di colore fresco, privo di parassiti, privo di danni provocati da parassiti, privo di ammaccature, privo di umidità esterna anormale, privo di odore e/o sapore estranei, croccante, non vuoto e non pelato. Il taglio alla base dovrà essere netto e perpendicolare all’asse longitudinale.n particolare, la varietà “bianco“, di categoria Extra, presenta una conformazione del turione diritta con apice molto serrato;il colore è bianco, con possibili sfumature rosate acquisite dopo la fase di confezionamento;il sapore è dolce, non acido, non salato, tenero, privo di fibrosità, aroma lieve di legumi freschi e spiga di grano matura, con venature di amaro appena percepibili;il calibro è compreso tra 12 e 20 mm, con differenza massima di 6 mm tra il turione più grosso e il turione meno grosso all’interno dello stesso mazzo o imballaggio;la lunghezza è compresa tra i 14 e i 22 cm, con differenza massima di 1 cm tra il turione più corto e quello più lungo all’interno dello stesso mazzo o imballaggio.L’ “Asparago di Badoere” IGP bianco, di categoria I, rispetto a quello di categoria Extra, presenta le stesse caratteristiche di conformazione, colore, sapore, lunghezza, ad eccezione delle dimensioni del calibro da 10 a 22 mm con differenza massima di 8 mm tra il turione più grosso e il turione meno grosso all’interno dello stesso mazzo o imballaggio.La varietà “verde“, di categoria Extra, presenta una conformazione del turione diritta, con possibile leggera deviazione della punta, apice molto serrato;il colore della parte apicale è verde intenso e brillante, con possibili sfumature violacee, mentre quello della parte basale (non superiore al 5% del turione) verde con variazioni violacee fino al bianco;il sapore è dolce e marcato, non acido, non salato, non amaro, tenero, privo di fibrosità, aroma fruttato ed erbaceo persistente;il calibro è compreso tra 12 e 20 mm, con differenza massima di 6 mm tra il turione più grosso e il turione meno grosso all’interno dello stesso mazzo;la lunghezza è compresa tra i 18 e i 27 cm con differenza massima di 1 cm tra il turione più corto e quello più lungo all’interno dello stesso mazzo.L’ “Asparago di Badoere” IGP “verde“, di categoria I, rispetto a quello di categoria Extra, presenta le stesse caratteristiche di conformazione, colore, sapore, ad eccezione delle dimensioni del calibro, che sono comprese tra 8 e 22 mm, con differenza massima di 8 mm tra il turione più grosso e il turione meno grosso all’interno dello stesso mazzo, e della lunghezza, compresa tra i 16 e i 27 cm, con differenza massima di 1 cm tra il turione più corto e quello più lungo all’interno dello stesso mazzo.In relazione alle caratteristiche delle categorie sopra descritte, devono ritenersi ammesse tolleranze per un massimo del 3% per ogni tipologia.Metodo di ottenimento – la coltivazione dell’ “Asparago di Badoere” nelle sue due tipologie, potrà avvenire in serra o in pieno campo. La messa a dimora delle “zampe” deve essere effettuata nel periodo compreso tra il primo febbraio e il 30 giugno, con una densità massima d’impianto di 22.000 piantine-zampe/ettaro. In ogni caso la coltura non potrà succedere a se stessa o ad altre liliacee per un minimo di 36 mesi; è fatto, inoltre, divieto di far succedere, per un minimo di 12 mesi, la coltura dell’asparago a patate, carote, barbabietole e leguminose.Annualmente potranno essere effettuati interventi di concimazione sia organica che chimica. Tali interventi dovranno prevedere non meno di una concimazione organica. Le concimazioni chimiche comunque non potranno superare le seguenti unità:azoto (N) 150 kg/ha;fosforo (P2 O5) 100 kg/ha;potassio (K2 O) 200 kg/ha.L’impianto inoltre, dovrà essere mantenuto in perfetta efficienza mediante una regolare attività di controllo delle infestanti che potrà avvenire sia con mezzi meccanici che con interventi chimici.A partire dalla data di impianto e per almeno 18 mesi, cioè nella cosiddetta fase di rafforzamento, al fine di garantire il sano accrescimento delle piante è vietata la raccolta di qualsivoglia turione.Per la tipologia “bianco” è obbligatorio effettuare una baulatura ed una pacciamatura delle piante, mediante l’utilizzo di un film plastico nero dello spessore minimo di 0,10 mm o di altro materiale idoneo ad inibire il normale processo di fotosintesi.La raccolta dell’ “Asparago di Badoere” dovrà avvenire – conclusa la fase di rafforzamento – tra il 1° febbraio e il 31 maggio di ogni anno.La quantità massima/ettaro dopo la toilettatura non potrà superare i 7.000 kg.La coltivazione ed il confezionamento devono avvenire nella zona di produzione al fine di garantire la tracciabilità ed il controllo e per non alterare la qualità del prodotto
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Giornalista cresciuto con Montanelli al giornale, si occupa da sempre di agricoltura, agroalimentare enogastronomia e viaggi. Ha lavorato tra gl (...)
Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore (...)
Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Esordi giornalistici nel lontano 1984 nel mondo sportivo sul giornale locale Corriere di Chieri. La passione per l’enogastronomia prende forma a (...)
Maestro Assaggiatore e Docente O.N.A.V., Delegato per la provincia di Lecco; svolge numerose attività come Docente presso Slow Food, Scuola de L (...)
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Napoletano, classe 1970, tutt'oggi residente a Napoli. Laureato in economia, da sempre collabora nell'azienda tessile di famiglia. Dal 2000 comi (...)
Ha conseguito il diploma di Sommelier AIS nel 2001. È Degustatore per la regione Lombardia e giudice per le guide Vitae e Viniplus. Ha partecipa (...)
Laureata in giurisprudenza, giurista di formazione, è giornalista dal 1996, settore turismo enogastronomico, responsabile agroalimentare PMI - p (...)
Ha iniziato la sua attività in campo enogastronomico nel 1987. Ha collaborato con le più importanti guide e riviste del settore italiane ed este (...)
Giornalista pubblicista, collabora dal 1979 con numerose testate. È direttore responsabile di InternetGourmet.it. Ha pubblicato vari libri dedic (...)
Nato nel 1974 a Roma in una annata che si ricorderà pessima per la produzione del vino mondiale. Sarà proprio per ribaltare questo infame inizio (...)
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Per quasi 10 anni tra gli autori della guida I Vini d'Italia de L'Espresso, docente di materie vinose ad ALMA - La Scuola Internazionale di Cuci (...)
Laureato in Scienze della Formazione presso l’università di Tor Vergata a Roma, continua gli studi a Roma laureandosi in Dirigenza e coordinamen (...)
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Nato il 22 febbraio 1952 a Pavia, dove risiede. Si è laureato nel 1984 in Filosofia presso l'Università Statale di Milano. Dal 1996 al 2014 è s (...)
Di formazione classica, è assistente amministrativo nel settore dei progetti europei e giornalista. La passione e gli studi lo hanno portato ad (...)
Conseguita la maturità artistica, il primo lavoro nel 1997 è stato nel mondo illuminotecnico, ma la vera passione è sempre stata l'enogastronomi (...)
Giornalista free-lance, milanese, scrive di vino, ortofrutta e grande distribuzione, non in quest'ordine. Dirige il sito e la rivista dell'Assoc (...)
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