Una realtà tutta da conoscere e scoprire quella della Cantina Vignaioli Morellino di Scansano che in questo mese di dicembre compie cinquant’anni. Un traguardo importante che naturalmente merita di essere celebrato in modo opportuno. Così questa realtà cooperativa – che ha sede a pochi metri dal centro storico di Scansano, tra le città di Grosseto e Saturnia – da sempre attenta anche al sociale, ha realizzato insieme alla Fondazione Il Sole un’etichetta speciale, dedicata proprio all’anniversario della sua fondazione; si tratta di una edizione limitata di 3000 bottiglie di Morellino di Scansano Docg Roggiano – che sarà in vendita a 10 euro in esclusiva nel wine shop della Cantina e nello store online www.thewinenet.com – il cui ricavato delle vendite andrà a favore del progetto Dopo di Noi, che mira a garantire alle persone con disabilità una vita piena e dignitosa una volta che le famiglie non potranno più farsene carico.
La vigna sperimentale
Come ha sottolineato Sergio Bucci, direttore della Cantina: “Da oltre dieci anni diamo supporto alla Fondazione il Sole: con l’anniversario abbiamo deciso di fare qualcosa di più, attraverso un progetto mirato e con un’etichetta dedicata che, oltre alla donazione, ci ha permesso di accogliere in cantina alcuni dei ragazzi seguiti dalla Onlus. Confidiamo inoltre che questo sia un modo per sensibilizzare il nostro pubblico e i clienti sull’attività della Fondazione”. L’immagine riportata in etichetta è stata scelta tra le opere create dopo la visita in cantina dei ragazzi con disabilità della Onlus, che hanno dato forma all’esperienza realizzando degli elaborati per raccontare la giornata e rappresentare quei valori di cooperazione e condivisione che uniscono le due realtà. Si potranno vedere i disegni realizzati dai ragazzi nel sito della cantina o scansionando il QR Code presente sull’etichetta della bottiglia.
Butteri presso il sito archeologico etrusco di Ghiaccio Forte
Come ha evidenziato Benedetto Grechi, Presidente della Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano in carica da oltre trent’anni: “Siamo molto felici di inserire il progetto tra le iniziative per celebrare i cinquant’anni della nostra realtà. Pur avendo tolto da tempo la parola ‘sociale’ dallo statuto della Cantina, in quanto rischiava di essere associata a standard qualitativi che non ci rispecchiano, la nostra azienda ha sempre avuto tale vocazione e occasioni come questa ne sono una prova ulteriore”. L’obiettivo della Fondazione Il Sole per i prossimi anni è realizzare una rete di appartamenti diffusa nella città di Grosseto, dove più persone con disabilità possano vivere autonomamente all’insegna dell’autodeterminazione e della scoperta delle proprie capacità, inserite in un sistema che le tuteli e le metta in condizione di poter avere una buona qualità della vita, nel segno della dignità e dell’auto-realizzazione.
Quella della Cantina Vignaioli Morellino di Scansano, dal 1972, è davvero una realtà fattiva e lungimirante, che ha sempre avuto come scopo quello di unire le forze, per farsi portavoce dei valori e della bellezza di un luogo straordinario come la Maremma toscana e promuovere il vino figlio di queste terre a vantaggio di tutti. Ma soprattutto fin dall’inizio, hanno puntato a produrre vini di qualità. Un percorso lungo che ha visto portare in campo progetti sempre nuovi e di crescita per la comunità intera, adeguandosi anche alle nuove tendenze e richieste del mercato.
Etichetta Morellino di Scansano Docg Roggiano 50 anni
Nel 2010 infatti, in concomitanza con l’arrivo di Sergio Bucci come direttore generale, vengono riviste le pratiche di cantina e di vigneto con lo scopo di essere ancora più sostenibili e di limitare l’impatto ambientale dell’azienda. La Cantina ha intrapreso un percorso nel segno della sostenibilità ambientale attraverso l’adesione al Programma Nazionale per la Valutazione dell’Impronta Ambientale promosso dal Ministero dell’Ambiente, con cui si impegna a ridurre l’impronta di carbonio della coltivazione delle proprie vigne, ottenendo le certificazioni Carbon Footprint nel 2014 e VIVA Sustainable Wine nel 2015. Nel luglio del 2018 l’Unione Europea ha conferito al Morellino di Scansano DOCG la certificazione PEF (Product Environmental Footprint), che misura l’impronta ambientale sull’intera filiera, dal vigneto fino allo smaltimento dell’imballaggio. Un risultato a cui hanno contribuito l’installazione dell’impianto fotovoltaico nel 2014 e l’adozione di una formula di packaging sostenibile.
La Cantina partecipa inoltre a diversi progetti sperimentali in collaborazione con le istituzioni, tra cui SOS Wine, in partnership con l’Università della Tuscia e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il progetto, cofinanziato dalla Regione Toscana, è volto a implementare l’utilizzo dell’ozono in vigna e in cantina per limitare quello di altre sostanze chimiche e, grazie alle tecnologie Internet of Things, permette di monitorare i vigneti e ottimizzare i trattamenti in vigna andando ad agire solo quando e dove necessario attraverso un sistema di protocolli inviati via newsletter a tutti i soci. Tra il 2016 e il 2018 la sede viene interamente ristrutturata con l’aggiunta di un’area dedicata all’accoglienza, dove è possibile assaggiare e scoprire tutti i loro vini e implementare e favorire il discorso legato all’enoturismo. Da sempre la Maremma, vasto territorio che si estende da Pisa e Livorno fino al Lazio settentrionale, ha un forte legame con la produzione del vino e proprio in quest’area i primi insediamenti nel territorio di Scansano risalgono all’Età del Bronzo finale, come testimoniano i ripostigli scoperti lungo la valle dell’Albegna, tra Montemerano e Scansano; durante il periodo Etrusco sorsero i centri abitati di Ghiaccio Forte-Pomonte, Monteorgiali e Murci. Gli scavi eseguiti nella zona hanno portato alla luce un antico centro abitato databile tra il VI e III secolo a.C. Agli Etruschi seguirono i Romani, che nel II secolo a.C. costruirono ville e fattorie dove l’attività vinicola si sviluppò ulteriormente, come dimostra il sito archeologico di Aia Nova.
Anche sulla scia di questa importante eredità storica, nel 2004 è nato il progetto “archeovino”, con un censimento svolto da archeologi, botanici e genetisti che in un lavoro di équipe, si sono posti come traguardo l’individuazione dei «progenitori» dei vitigni autoctoni, che vengono studiati, analizzati e protetti riscrivendo la storia della vitivinicoltura nell’Etruria. Hanno lavorato in maremma nella valle dell’Albegna e nei suoi affluenti studiando il genoma della vite silvestre e ritrovando affinità genetica con alcune varietà presenti in questa zona, tra cui il Sangiovese (che, come ricorda Benedetto Grechi, era conosciuto come Morellino), ciliegiolo e canaiolo nero. Da questi studi, la cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano, ha messo in piedi un piccolo vigneto sperimentale, dove si ritrovano diversi sistemi di allevamento usati in epoca etrusca e romana; un lavoro di ricerca continua di grande interesse. Una realtà davvero interessante che con i suoi 5 milioni di bottiglie prodotte, di cui 2,3 milioni di Morellino di Scansano DOCG (20% della produzione della denominazione), conta 700 ettari di vigneti tra la zona collinare della provincia di Grosseto, i fiumi Ombrone e Albegna, l’intero territorio di Scansano e parte di Compagnatico, Magliano in Toscana, Manciano, Roccalbenga e Semproniano e con i suoi 170 soci, porta avanti progetti attuali e di valorizzazione del territorio.
Fosca Tortorelli
È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, Ambiente e Storia, la tesi sperimentale dal titolo “Reinterpretare le Cellae Vinariae. Ambiente, Processo, Produzione” e una successiva pubblicazione in collaborazione con la Prof. Muzzillo F. dal titolo “Vitigni del Sud: tra storia e architettura” (Roma Natan Edizioni, 2012). Ha conseguito il Master Sommelier ALMA-AIS (luglio 2016) presso ALMA a Colorno (Parma). Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione di rilievo nel settore enogastronomico. Fa parte anche dell’associazione Donne del Vino, ha scritto sulla rivista l’Assaggio, oltre che su diverse testate registrate e ha preso parte alle degustazioni per la Guida Vitae, per la guida Slow wine 2017 e per la guida Altroconsumo. Dal 2018 è giornalista pubblicista.
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Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
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Sommelier e master sul servizio vino e relazione col commensale, ha tenuto alcuni corsi in area territoriale del Pavese di approccio/divulgazion (...)
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