La casa vinicola Trefethen si trova in Oak Knoll District, una delle sottozone che vanno a formare la bellissima Napa Valley. Quest’area essendo in prossimità della zona di Carneros (area al confine con Sonoma Valley, che viene spesso considerata parte d’entrambe le valli), beneficia di un clima più fresco rispetto ad altre aree della Napa Valley; ciò permette di coltivare uve come il Riesling e lo chardonnay, che beneficiano sicuramente di temperature più basse, e di poter produrre vini rossi e bianchi con caratteristiche diverse rispetto alle altre aree della Napa Valley, generalmente con una maggiore freschezza e molto eleganti. La Trefethen è una delle aziende storiche di tutta la California, la stessa famiglia mantiene le redini di questo piccolo impero da circa quarant’anni, ma la storia della vineria e dei loro terreni è molto più vecchia, infatti la loro struttura storica è stata costruita nel 1886, una delle prime vinerie in USA, con legno proveniente dai Redwood (Sequoia sempervirens), gli enormi alberi della Costa Californiana, non sono rimaste molte di queste strutture in Napa Valley, la maggior parte sono andate distrutte da incendi, a volte anche dolosi, durante il proibizionismo, o semplicemente abbandonate e distrutte, quest’edificio, ristrutturato ad opera d’arte, oggi è utilizzato principalmente per la parte commerciale della vineria, per la loro tasting room con il pubblico, per gli uffici e per l’invecchiamento in barrique di alcuni dei loro vini, mentre per la produzione vengono utilizzate altre più moderne strutture all’interno della vasta proprietà. La famiglia Trefethen è forse la più grande fautrice del riconoscimento da parte del Governo USA, delle caratteristiche uniche dell’Oak Knoll District, che è divenuto nel 2002 AVA (American Viticoltural Area), la loro passione per il territorio e la loro fama e influenza hanno dato una grande spinta per il riconoscimento di questo distretto, composto da circa 3500 acri totali (poco meno di 1400 ettari).
La storia dei Trefethen nel mondo del vino inizia circa quarant’anni fa, quando viene rivelata la storica vineria, all’epoca in pessime condizioni, con i 600 acri (circa 240 ettari) di terreno circondante (appartenenti a diverse famiglie), alla fine negli anni sessanta, da allora in poi hanno preso cura di questa proprietà di generazione in generazione in maniera eccellente, riconvertendo gli ettari di terreno incolti in vigneti, ripiantando e sperimentando con diversi cloni e varietà, ottenendo ottimi riconoscimenti in tutto il mondo, tra i quali anche la vittoria di una competizione in Francia come migliore chardonnay al mondo nel 1979, vittoria che ha dato una grande fama all’azienda ed è valsa un articolo sul Time. L’aver mantenuto una gestione di tipo famigliare, riuscendo a conservare durante questi anni la completa proprietà di tutta l’azienda, cosa non sempre facile nel mondo del vino in USA, soprattutto quando si raggiungono certe dimensioni, ha dato la possibilità alla famiglia di prendere decisioni non basate solo sull’immediato profitto, ma anche sulla cura del proprio territorio e dei propri vigneti, applicando un’agricoltura sostenibile, lasciando riposare i terreni anche per anni dopo che una vigna vecchia viene espiantata, mantenendo uno stile che non segue le mode.
All’inizio del mese di settembre, sono riuscito a visitare questa bellissima realtà ed ho potuto assaggiare alcuni dei vini che gli hanno resi famosi, ecco una carrellata dei vini assaggiati:
Estate Dry Riesling 2008: aromi di frutta (pesca bianca) e floreali (gelsomino) si uniscono al vibrante aroma di zenzero, un vino di ottima freschezza e mineralità.
Estate Chardonnay 2007: aroma di mela e limone, buona mineralità e acidità che permettono al vino di essere invecchiato per qualche anno, una buna intensità al palato con elegante fine.
Estate Chardonnay 2001: ecco un esempio dell’eccellenza della produzione dello chardonnay in Oak Knoll District, un vino intenso con aromi di frutti esotici, mango e ananas, al palato sentori di mela e vaniglia sono accarezzati dai sentori di barrique.
Estate Cabernet Sauvignon 2005: un altro dei fiori all’occhiello della famiglia Trefethen, colore rubino intenso, sentori di mora, ciliegia, pepe, tabacco e cioccolato, con dei tannini soffici che danno una struttura al vino molto elegante, un vino di grande intensità e persistenza.
Reserve Cabernet Sauvignon 2005: aromi di ciliegia, mora, tabacco, anice e chiodi di garofano, Tannini potenti e vellutati con una lunghissima fine, fanno di questo vino uno dei migliori esempi del grande potenziale della Napa Valley nella coltivazione e produzione di Cabernet Sauvignon.
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Giornalista cresciuto con Montanelli al giornale, si occupa da sempre di agricoltura, agroalimentare enogastronomia e viaggi. Ha lavorato tra gl (...)
Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore (...)
Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
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Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Esordi giornalistici nel lontano 1984 nel mondo sportivo sul giornale locale Corriere di Chieri. La passione per l’enogastronomia prende forma a (...)
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Giornalista pubblicista, collabora dal 1979 con numerose testate. È direttore responsabile di InternetGourmet.it. Ha pubblicato vari libri dedic (...)
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Giornalista free-lance, milanese, scrive di vino, ortofrutta e grande distribuzione, non in quest'ordine. Dirige il sito e la rivista dell'Assoc (...)
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