Pro Loco Planca, destagionalizzare il turismo, emozioni, autenticità e prodotti di eccellenza nel progetto DOCG Greco di Tufo
L’enogastronomia è sempre più un importante driver di viaggio. Ben il 45% dei turisti italiani negli ultimi tre anni, ha svolto un viaggio con questa motivazione, con un aumento del 48% rispetto all’anno precedente. A questo importantissimo segmento si aggiunge quello del turismo religioso internazionale, che si articola sia nella sua dimensione pastorale e di fede (attraverso il pellegrinaggio), sia in quella culturale, in cui la pratica turistica ha come meta luoghi con una forte connotazione religiosa, ma con motivazioni diverse, riconducibili all’arte, alla cultura, alla spiritualità, all’etica sociale. Secondo il WTO (Word Trade Organization) sono oltre 300-330 milioni i “turisti religiosi” nel mondo, con un notevole giro di affari (stimato in oltre 18 miliardi di dollari) e con trend crescente verso località considerate sacre o con ricco patrimonio culturale, storico, artistico, sia in Europa che in altri continenti.
L’Italia è certamente una delle destinazioni principali dei flussi turistici mondiali (per i cattolici), considerando la presenza del Vaticano e di Roma, oltre ad altre realtà note quali Assisi, Padova, San Giovanni Rotondo, Loreto e altre ancora. L’offerta religiosa del Bel Paese si sostanzia di circa 1.500 santuari, 30.000 chiese, 700 musei diocesani, oltre che di tantissimi monasteri e conventi. In tutti questi luoghi si concentra gran parte del patrimonio culturale – e artistico – italiano ed essi rappresentano tappe fondamentali sia per i pellegrinaggi che per il turismo culturale e religioso.
L’Irpinia non è da meno, se si considerano il superbo Santuario di Montevergine (AV), con la B.V. Maria, la “Madonna nera” o “Mamma schiavona” nel gergo affettuosamente popolare, oltre alla settecentesca Abbazia di Loreto (AV), capolavoro del Vàccaro, con una ricchissima Biblioteca di libri rari e preziosi che è oggi uno dei centri di cultura più importanti dell’intero Mezzogiorno.
Ancora nel più piccolo, ma non meno importante, l’areale della DOCG Greco di Tufo serba autentici capolavori artistici che aspettano di essere riscoperti e valorizzati attraverso itinerari religiosi ad hoc: la Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta del XVIII secolo e l’impronta di San Bernardino ad Altavilla Irpina (AV); la Grotta di San Michele Arcangelo e la Chiesa Madre Santa Maria Assunta con annesso oratorio di Tufo (AV); la Chiesa dell’Annunziata, che è una basilica paleocristiana con anche alcune catacombe, Chiesa di San Giacomo, Chiesa di San Giuseppe ed il Monte di Pietà a Prata Principato Ultra (AV); la Chiesa Arcipretale di Santa Paolina e San Felice; la Chiesa di San Gennaro e Sant’Arcangelo; la Cappella dell’Addolorata in località “ CIERRO”; la Chiesa di Santa Lucia e la Cappella della Madonna in località Taverna della figura a Santa Paolina (AV); le Chiese: Palatina di San Giovanni del Vaglio, Santa Maria della Piazza, San Francesco d’Assisi, Chiesa e monastero di San Domenico, Santa Maria del Carmine annessa chiesa di San Sebastiano, San Bartolomeo Apostolo, l’Oratorio di San Raimondo, l’Eremo di Sant’ Antonio Abate, l’Oratorio di San Giacomo Apostolo ed il Monastero di Sant’Egidio a MONTEFUSCO (AV); la Chiesa di San Michele Arcangelo a Torrioni (AV); la chiesa di SS MARIA DI MONTEVERGINE in contrada Lago e la chiesa di San Batolomeo a Pretruro Irpino (AV).
Negli anni, all’aumento del livello qualitativo degli eventi ha fatto eco la crescita dell’apprezzamento da parte di un pubblico sempre più vasto e trasversale e si sono rinnovati gli incontri, le visite e le degustazioni anche tecniche su tutto il territorio italiano, non soltanto di addetti ai lavori, come giornalisti, buyers e consumatori consapevoli, ma anche di semplici appassionati.
Raccontare i territori, i produttori, le loro storie ed i loro prodotti è fondamentale per incrementare il turismo di qualità, perché “quando salvaguardiamo l’economia tuteliamo il lavoro e salviamo la dignità”.
Il 2019 è stato definito l’Anno nazionale del “turismo lento”, dove l’emozione è l’imperativo per itinerari che intrecciano storia, arte, fede, tradizioni, leggende, paesaggi e cultura enogastronomica.
L’Irpinia è un territorio molto ricco, con una grande storia che ha lasciato testimonianze importanti ed un patrimonio unico di ricchezze, capace di attirare l’attenzione dei “viaggiatori del territorio”, di quei turisti che intendono il viaggio come occasione di crescita e di arricchimento delle proprie conoscenze, della propria cultura.
“GRECO DI TUFO, ORO d’IRPINIA” è il titolo del progetto Planca Wine’s, ideato dalla Pro Loco Planca, antico nome dell’odierna cittadina Chianche, in provincia di Avellino, che è stato pensato in maniera itinerante, ogni anno, di volta in volta, a rotazione, sarà celebrato in uno degli otto Comuni della DOCG, per incrementare il valore dell’impegno costante ed appassionato dei viticoltori dell’areale della DOCG Greco di Tufo che sono i custodi di un patrimonio inestimabile e vere sentinelle di questo lembo di terra privilegiata.
Il progetto, che è stato presentato all’anteprima del prossimo Sabato 16 Febbraio 2019, ore 11,30, a Chianche (AV), presso la sede della Pro Loco in via Roma 54, mira, altresì, a rafforzare le attività di sensibilizzazione per la cultura e la tradizione del vino e coinvolgere imprese, cittadini e l’intero territorio in attività di promozione della risorsa vino Greco di Tufo, al fine di preservare le risorse naturali, paesaggistiche, produttive, artistiche ed enogastronomiche attraverso uno sviluppo sostenibile del territorio, puntando a strategie diverse di comunicazione del territorio, come turismo per famiglie, turismo enogastronomico, turismo giovanile, viaggi verso borghi storici, viaggi verso le mete di pellegrinaggio, turismo matrimoniale, un settore in crescita, con un fatturato annuo vicino ai 380 milioni di euro.
“Abbiamo approntato un ricco dossier che coinvolge tutti gli otto Comuni e le pro loco dell’areale della DOCG Greco di Tufo, che prevede diverse azioni ed attività su più fronti da realizzare nel breve termine, la maggior parte delle quali avrà effetti destinati a durare nel tempo”- sottolinea Pasquale Cecere, Presidente della Pro Loco Planca.
Nata nel 1985 per incrementare “qualsiasi genere di attività sulla vita artistica di Chianche, dell’Irpinia e della Regione Campania”, la ProLoco mira a rafforzare le attività di sensibilizzazione della cultura e la tradizione del vino, coinvolgendo imprese, cittadini ed intero territorio in attività di promozione del Greco di Tufo e delle altre eccellenze del territorio nonché preservare le risorse naturali e paesaggistiche attraverso uno sviluppo sostenibile del territorio.
L’evento segue il solco definito giuridicamente dal Testo Unico 238/16 che ha riconosciuto vino, vite e territori vinicoli come “patrimonio culturale nazionale da tutelare e valorizzare negli aspetti di sostenibilità sociale, economica, produttiva, ambientale e culturale (art.1)”, un vero e proprio manifesto politico, che eleva vino, vite e territorio a patrimonio culturale italiano.
Carmen Guerriero