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Colli Maceratesi Doc Ribona, la piccola denominazione marchigiana tutta da scoprire

Vino Ribona

Meno famoso del Verdicchio – suo parente stretto – la Ribona è un’uva a bacca bianca coltivata nelle Marche in provincia di Macerata, nota anche come Maceratino, In passato ha avuto anche diversi sinonimi (montecchiese, uva stretta, greco maceratino, verdicchio marino). Quando si parla di Ribona delle Marche ci si riferisce a un vitigno di antiche origini, poco conosciuto ai più, che secondo tradizione prende il nome Ribona, termine con cui si voleva sottolineare che fosse due volte buona (Ri-Bona).
Per consuetudine locale considerato uno dei meno longevi, oggi sta rivivendo un periodo di riaffermazione e di “nuova vita”.
Si tratta in ogni caso di un prodotto di nicchia, infatti viene coltivato in soli 244 ettari da 49 produttori per circa 4 mila ettolitri di vino imbottigliato, il Colli Maceratesi DOC è uno dei più antichi prodotti autoctoni delle Marche. Le origini del vitigno risalgono al periodo della Magna Grecia – nel 387 a.C. – quando i greci di Siracusa fuggirono dal tiranno Dionisio insediandosi lungo la costa dell’anconetano e nella zona di Macerata.
Solamente negli anni 2000, dopo diverse sperimentazioni e una lunga serie di studi portati avanti dai vari viticoltori del territorio maceratese, è arrivato il riconoscimento della denominazione di origine controllata «Colli Maceratesi» Ribona. Tanta la voglia condivisa di migliorare ulteriormente la denominazione iniziale Colli Maceratesi DOC e dare valore a questo antico vitigno a bacca bianca che lega fortemente storia, cultura e qualità organolettiche.
Il Ribona è un vino gastronomico, estremamente leggibile, inizialmente venduto nella versione frizzante, ma che ha dimostrato la sua capacità di invecchiamento; da qui la richiesta della versione riserva, che è arrivata dopo un grande lavoro svolto sia nella gestione della pianta, sia della scelta del periodo di raccolta. Il Ribona ha infatti una finestra temporale molto stretta a causa dell’innalzamento dei valori di ph.

cartina vino doc Colli Maceratesi

Come sottolineato da Alberto Mazzoni, Direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, va data importanza anche a questi vitigni meno noti: “il mondo marchigiano del vino non è solo Verdicchio o Rosso Conero o Lacrima di Morro d’Alba ma è anche Colli Maceratesi Ribona”. Si tratta di una piccola produzione normata da un disciplinare, istituito già nel 1975 e revisionato negli anni a seguire, che include anche le tipologie Colli Maceratesi Bianco (con la centralità della Ribona presente al 70%), Colli Maceratesi Sangiovese e Colli Maceratesi Rosso, e che abbraccia tutta la provincia di Macerata. Nel Colli Maceratesi Ribona il vitigno omonimo è presente almeno all’85% nel blend”. In merito al suo mercato di riferimento il 95% è destinato a quello interno, mentre solo il 4% all’export paesi U.E. e l’1% all’export paesi terzi. In occasione di un incontro tematico organizzato dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, sei produttori si sono raccontati, facendo comprendere le potenzialità di questa piccola denominazione.

Colline marchigiane

L’azienda Conti degli Azzoni è di proprietà dei tre fratelli Aldobrando, Filippo e Valperto degli Azzoni e si trova a Montefano a pochi chilo- metri da Recanati, città natale del poeta Giacomo Leopardi. L’azienda si estende su una superficie totale di 850 ettari, tutti coltivati e di questi, 130 sono gli ettari con vigneti, di cui una buona parte in conversione a biologico, infatti negli ultimi anni sono stati fatti importanti investimenti sia in campagna che in cantina, nell’ottica di un’agricoltura sempre più sostenibile che tuteli l’ambiente. Il loro
Dal 2018 hanno avviato nel Vigneto Cantalupo una sperimentazione per produrre il Ribona Riserva, che sarà la loro prossima novità. Il loro Colli Maceratesi Ribona 2020 Conti degli Azzoni, è prodotto da una selezione dei vigneti Villa Potenza e Vigneto Cantalupo, il primo dona freschezza e aromaticità, il secondo struttura e corpo. Si esprime per le sue note fresche, floreali e agrumate, elegante e piacevole con una buona persistenza, al palato è fresco e bilanciato e con una discreta sapidità.
Boccadigabbia era uno dei “cento poderi” della Amministrazione Bonaparte di Civitanova, una vasta tenuta che per oltre un secolo fu un importante esempio di moderna e organizzata agricoltura; Boccadigabbia ha oggi una estensione di quasi 10 ettari, interamente coltivati a vigneto e si trova nella contrada Castelletta di Fontespina, sulle prime colline che dal mare Adriatico salgono verso l’antico borgo di Civitanova Alta. La sua posizione, con esposizione verso Sud e dal clima mitigato dalla vicinanza del mare, hanno fatto ritenere da sempre che fosse un luogo particolarmente vocato per la viticoltura. Il loro Colli Maceratesi Ribona 2020 Boccadigabbia, prodotto nella tenuta Floriani, gioca sui toni freschi di fiori, erbe aromatiche e frutta a polpa gialla. Il sorso è fresco e pulito, sapido e di buona acidità. Sempre annata 2020 il Colli Maceratesi Ribona Bio di Saputi, azienda situata a Contrada Vallenzuolo a Colmurano (MC). Si tratta i un’azienda storica, biologica dal 2012, con certificazione ottenuta nel 2016.
Un piccolo torrente che scorre vicino al vigneto crea un microclima particolare e una vinificazione molto attenta ne preserva i profumi. Nasce da sempre come selezione del vigneto da cui sono raccolte le uve usate per produrre il loro charmat. Il loro Colli Maceratesi 2020 ha un bouquet intenso e complesso, con sentori di pesca gialla, rosa tea ed erbe aromatiche. Il sorso è pieno e di carattere è fresco, Intenso e di buona lunghezza.

paesaggio marchigiano

Dal 1966 di proprietà della famiglia Lucangeli, la cantina di Forano con i suoi vini è sempre stata l’anima dell’azienda; il passo decisivo si ebbe agli inizi degli anni ’90 del 1900, quando Giovanni Battista Lucangeli decise di reimpostare la filosofia produttiva ed insieme alla moglie ed ai figli dare una nuova vita alla loro realtà produttiva, fino ad allora impostata sui vini sfusi. La cantina di Forano si trova tra i Comuni di Appignano, Montecassiano e Macerata, il loro Colli Maceratesi Ribona Le Piagge 2019 Fattoria Forano esprime all’olfatto note fruttate di mela e frutta a polpa bianca di delicata freschezza che si fondono alle nuances floreali di camomilla, piacevole nel sorso. Da sottolineare la scelta aziendale di lasciare più tempo il vino in affinamento in acciaio prima della commercializzazione.
Tornando alla capacità di affrontare il tempo, il Colli Maceratesi DOC Ribona riesce a sviluppare aromi sempre più complessi e avvolgenti, raggiungendo un’elegante espressività aromatica. Questa l’idea che ha voluto dare l’azienda Cantine Fontezoppa, realtà nata a Civitanova nel 1999, che prende il nome da un’antica fonte di acqua che sorge dove oggi sono situati i loro vigneti di uve autoctone. Il loro Colli Maceratesi Ribona Altabella 2019 è frutto di una sperimentazione, infatti è la prima volta che si introduce per la maturazione il passaggio in anfora del 15% della massa. Un vino che ricorda il mare, profumi freschi e iodati, un ricordo di spezie che lo rendono coinvolgente, lungo e salino al sorso. Viene fatta una selezione delle uve in campo, le vigne sono vicino al mare ma leggermente in altura e questo lo ritroviamo in bottiglia. Questo vino rappresenta l’adriatico con una bella sapidità. Si chiude con il Colli Maceratesi Ribona Paucis 2018 Cantina Sant’Isidoro, azienda situata a Colbuccaro di Corridonia. Il recupero di un’antica dimora signorile sulle colline maceratesi e la magnifica esposizione sono stati i motivi ispiratori per la nascita di Cantina Sant’ Isidoro; i vigneti di proprietà sono tutti nel comune di Corridonia e si estendono per tredici ettari in situazioni pedologiche caratterizzate da terreni di natura argilloso calcarea con alcuni tratti sabbiosi, particolarmente adatte ad ottenere prodotti di estrema qualità e sanità. Dal 2016 l’azienda ha avviato un progetto di agricoltura sostenibile che si articola su diversi livelli; dall’utilizzo di soli concimi organici, alla semina e il sovescio delle leguminose nell’interfila. Il Paucis è intenso e complesso nei profumi, con note floreali e fruttate carnose, seguito da tracce di erbe aromatiche; al sorso è di buona struttura e persistenza.

Fosca Tortorelli

Fosca Tortorelli

È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, Ambiente e Storia, la tesi sperimentale dal titolo “Reinterpretare le Cellae Vinariae. Ambiente, Processo, Produzione” e una successiva pubblicazione in collaborazione con la Prof. Muzzillo F. dal titolo “Vitigni del Sud: tra storia e architettura” (Roma Natan Edizioni, 2012). Ha conseguito il Master Sommelier ALMA-AIS (luglio 2016) presso ALMA a Colorno (Parma). Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione di rilievo nel settore enogastronomico. Fa parte anche dell’associazione Donne del Vino, ha scritto sulla rivista l’Assaggio, oltre che su diverse testate registrate e ha preso parte alle degustazioni per la Guida Vitae, per la guida Slow wine 2017 e per la guida Altroconsumo. Dal 2018 è giornalista pubblicista.

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