Rosso Pristinvm 2019
Degustatore: Andrea Li Calzi
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 10/2024
Tipologia: IGT Rosso
Vitigni: ciliegiolo 85%, pugnitello, sanforte e foglia tonda 15%
Titolo alcolometrico: 14%
Produttore: VIANDANTE DEL CIELO
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: da 58 a 64 euro
Pristinvm, in lingua latina significa “originale, vecchio, antico”, è un omaggio di Viandante Dal Cielo alla millenaria storia enologica dell’Italia centrale. L’azienda vitivinicola di Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia, predilige l’utilizzo di varietà autoctone coltivate qui nel corso dei secoli. Alludo a cultivar quali: ciliegiolo, impiegato all’85%, pugnitello, sanforte e foglia tonda (15%), nobilitate ancor più da una viticoltura e vinificazione attenta ad ogni dettaglio. Il timone è affidato ad uno staff enotecnico capitanato dagli enologi Maurizio Castelli e Mery Ferrara, coadiuvati dal costante impegno del primo Master of Wine italiano Gabriele Gorelli. Le uve vengono allevate a Guyot singolo (con 4 o 6 gemme) in un vigneto di circa 2 ettari, situato a Passignano sul Trasimeno. Le vigne, esposte ad ovest, godono di terreni ricchi di sabbia e limo; ci troviamo ad un’altitudine di 300 – 320 metri sul livello del mare.
L’azienda ha ottenuto la certificazione biologica e in cantina predilige l’utilizzo di lieviti indigeni. La vendemmia avviene solitamente a fine settembre, inizio ottobre. Uvaggio co-fermentato in vasche di cemento non vetrificato da 30 a 50 Hl (con controllo della temperatura), il vino affina in barriques di rovere francese provenienti da diverse foreste (50% nuove e 50% di secondo passaggio) per un anno, più altri 8 mesi in bottiglia prima della messa in vendita; ne vengono prodotte in media 4.000 bottiglie all’anno. Il millesimo 2019 sta regalando grandi soddisfazioni un po’ in tutt’Italia stando ai miei ultimi assaggi inerenti ai vini rossi. Trascorsi cinque anni dalla vendemmia oserei proclamarla un’annata piuttosto classica, indubbiamente calda – oramai non fa più notizia – ma nel complesso abbastanza regolare. In Umbria addirittura l’hanno definita a cinque stelle.
Il Pristinvm 2019, versato all’interno di ampi calici, rivela una trama cromatica rubino caldo, di media trasparenza e buon estratto. Lo avvicino al naso e vengo rapito da un “pot-pourri” di frutti neri maturi, tra cui ribes e mirtillo, pepe nero, grafite e una percezione di lieve tostatura a mio avviso ancora da disciogliere all’interno della materia.
Non tralasciamo il fatto che il vino ha iniziato soltanto ora a mostrare il suo vero volto. Ha una lunga strada da compiere, lo dimostra ampiamente la parte tannica dalle note piuttosto dolci eppur significative, marcanti. La progressione al palato stupisce non poco, in egual misura la sapidità e un bel ritorno fruttato – dalla componente acida e succosa – regolarizza l’equilibrio del vino che conquista quattro chiocciole abbondanti a un passo dalla quinta. Spezzatino di cinghiale e purè di patate con scaglie di tartufo nero estivo. Un buon abbinamento non c’è che dire.