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Langhe Nebbiolo 2018

Langhe Nebbiolo 2018 Fratelli FerroDegustatore: Andrea Li Calzi
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 03/2021


Tipologia: DOC Rosso
Vitigni: nebbiolo
Titolo alcolometrico: 13,5%
Produttore: FRATELLI FERRO
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 15 a 25 euro


La Cantina Fratelli Ferro punta tantissimo sul Langhe Nebbiolo, un vino prodotto attraverso l’utilizzo in purezza del vitigno piemontese per antonomasia. Un’uva in grado di leggere il territorio e la storia del Piemonte vitivinicolo come poche altre. Troppe volte ho notato grandi similitudini tra il suddetto vino e il carattere delle genti che vivono in questa regione, fortemente attaccate al rispetto delle tradizioni; inizialmente chiusi, ci vuol tempo per creare sintonia, ma il gioco vale la candela perché una volta entrati in confidenza è per sempre, un amore incondizionato in grado di durare un’intera vita.
L’azienda è proprietaria di un vigneto di circa 25 anni d’età, situato a Neive (CN), in frazione Pallareto, zona molto interessante del comprensorio vitivinicolo del Barbaresco. Esposizione a sud-est, il terreno che caratterizza la vite è di matrice argillosa e calcarea. Da quest’anno, nel medesimo versante, prenderà vita un nuovo vigneto di nebbiolo. Lo stesso viene fatto fermentare a temperatura di 28° con una macerazione delle bucce di almeno 20 giorni, affinamento in legno di rovere per almeno 6/8 mesi.
Tinge il calice attraverso un manto granato vivace, luminoso, che mostra consistenza ed evidenti sfumature mattone; è questo il colore che amo nel nebbiolo. Parte in sordina per poi rivelarsi pian piano, squaderna dolci ricordi di frutta croccante: lampone, ribes, susina rossa su rintocchi floreali di geranio selvatico e violetta; il pepe nero è appena sussurrato, al contrario chiodo di garofano, cardamomo e anice stellato prendono il sopravvento. Chiude molto fresco, percezione balsamica continua di eucalipto e flebili nuances di terriccio bagnato e sottobosco.
In bocca è succoso, caratterizzato da un tannino elegante, dolce, ciò che rapisce letteralmente è la beva, pericolosissima, la struttura snella e per nulla banale aiuta in tal senso, e una sensazione dolce-acida di frutti di bosco permane a lungo. Un vino che s’attacca al palato senza in nessun modo volerlo saturare; questa caratteristica è adatta a onorare al massimo il più classico dei tagliolini con ragù alla langarola, a mio avviso un atto dovuto. 4 chiocciole pericolosamente vicine alla quinta.

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