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Franciacorta Extra Brut Millesimato EBB 2018

Degustatore: Andrea Li Calzi
Valutazione: @@@@@
Data degustazione: 09/2024


Tipologia: DOCG Bianco spumante
Vitigni: chardonnay
Titolo alcolometrico: 12%
Produttore: MOSNEL
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: da 55 a 70 euro
Vino Bio:


Al di là del gusto personale e dell’esperienza relativa ai vini metodo classico, ritengo che le tipologie extra brut e pas dosé siano quelle che maggiormente mettano in risalto il potenziale della categoria. La freschezza, la sapidità e tutto ciò che stimola la salivazione – durante l’assaggio – fungono da veri e propri assi nella manica riguardo l’abbinamento gastronomico. La cucina del bel Paese, da quella casalinga all’alta ristorazione, propone il più delle volte piatti con tendenze dolci accompagnati da salse, creme, guazzetti… insomma elementi che richiedono necessariamente un vino che possa contrastare questa sensazione. Ma non basta la spiccata acidità degli extra brut e pas dosé, occorre che vi sia anche corpo, profondità gustativa per onorare al meglio le preparazioni.
Mosnel in dialetto bresciano significa “pietraia”, già dal nome si evince quanto la mineralità del suolo contraddistingua le colline di Camignone (BS) in Franciacorta, dove risiede la famiglia Barzanò e ha sede la cantina. Vere e proprie ondulazioni interne del morenico di buona fertilità, terreni sciolti con scheletro mediamente profondo.
Il Franciacorta Extra Brut Millesimato EBB, prodotto per la prima volta nel 2003, è dedicato ad una grande donna, Emanuela Barboglio – pioniera della Cantina – la stessa che nel 1990 diviene socio fondatore del Consorzio Franciacorta. La nostra protagonista è riuscita negli anni, per l’esattezza 46 dalla nascita della Cantina – anche se la storia inizia nel lontano 1954 – a mostrare una costanza qualitativa impressionante. Tutto ciò lo si evince non solo dal carattere vincente dei suoi vini, ma dalla filosofia che è riuscita a trasmettere a Giulio e Lucia Barzanò, i suoi due figli, che continuano a percorre con passione la medesima strada.
L’annata 2018 ha visto una partenza vegetativa in linea con la media storica. Le precipitazioni sono state di gran lunga superiori rispetto agli ultimi anni, soprattutto durante i mesi di maggio, giugno e luglio. Quest’ultimo, soprattutto dall’ultima settimana in poi, ha dato il via ad un lungo periodo di tempo stabile con giornate calde (media 27°C). Il potenziale produttivo è stato piuttosto alto, avvicinandosi quasi ovunque al limite imposto dal Disciplinare del Consorzio Franciacorta.
Filari esposti ad est – sud/est, allevamento a guyot con resa pari ad 80 quintali di uva per ettaro. La vendemmia manuale solitamente viene svolta in un periodo che va dal 23 al 29 agosto, è ben inteso che tutto dipende dal ciclo vegetativo di ogni annata. Al Franciacorta EBB viene riservato solo il mosto fiore, ovvero la prima frazione del 50% di succo; fermentazione primaria in piccole botti di rovere da 225 lt che hanno ospitato il vino per cinque mesi fino alla primavera successiva. Segue assemblaggio, di conseguenza imbottigliamento con “sciroppo di tiraggio”, fasi che precedono l’accatastamento per la rifermentazione in bottiglia. Il vino affina 48 mesi sui lieviti, segue sboccatura – in questo caso avvenuta il 06/2023 – e dosaggio con un residuo zuccherino che rientra nella categoria extra brut. Trovo lodevole il fatto che il Consorzio per la tutela del Franciacorta imponga l’obbligo di mostrare in etichetta la data di sboccatura, molti altri territori dovrebbero seguire questa strada. Mosnel pretende un minimo di sei mesi di affinamento ulteriore prima della messa in vendita, in tutto se ne producono circa 8.000 bottiglie l’anno.
Da uve chardonnay in purezza, trama cromatica paglierino con riverberi oro antico; bollicine fini e numerose amplificano la luminosità del vino. Il respiro è sobrio, per nulla sfacciato e l’agrume dolce stimola i recettori olfattivi. Distinguo: cedro, lime, susina gialla e ananas maturo con incursioni di piccoli fiori di montagna e un corredo speziato di grande finezza. Con lenta ossigenazione effluvi balsamici e minerali (mentolo e calcare) giocano a rincorrersi, ed il lieve aumento di temperatura fonde alla perfezione questi due sentori. Un naso complesso che evolve nel bicchiere anche a 24 ore dalla mescita, opportunamente tappato s’intende. Ne assaggio un sorso e devo riconoscere che l’anno in più, post sboccatura, ha giovato molto all’insieme. Il perlage risulta carezzevole, la densità ed il corpo risultano perfettamente allineati alla progressione, e tensione acida del vino, in un crescendo di sapidità che mostra il potenziale dei vigneti di famiglia e di questo interessante angolo della Franciacorta. Cinque chiocciole meritate. Linguine spadellate con pomodori datterino confit, aglio, olio evo, prezzemolo, una punta di peperoncino, canocchie e zest di lime.

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