Collinetto Brut
Degustatore: Alessio Atti
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 02/2023
Tipologia: Vino Spumante Brut
Vitigni: chardonnay 60%, grechetto gentile 40%
Titolo alcolometrico: 12,5%
Produttore: LA COLLINA
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 14 a 16 euro
Poco lontano da Castello di Serravalle, dopo qualche curva ammorbidita da rigogliosi boschi e con la strada ancora un po’ in salita si intravede il tetto di una casa. Non una casa qualunque ma la sede di una piccola azienda vitivinicola con una prospettiva di crescita che se deve avere dei limiti, li deciderà solo e soltanto la titolare.
La Collina, è così che si chiama l’azienda di Tiola, frazione di Castello di Serravalle, è sorta negli anni ’60 del secolo scorso, è stata rilevata da Lorena, la figlia del fondatore, che insieme al marito e i due figli gestisce i loro due ettari di vigneto.
Gli impianti, tutti a Guyot, sorgono su ripidi terreni limosi, con presenza di silice e calcare a 350-400 m. di altezza circondati da bosco e vedute meravigliose. L’attento Marco, uno dei figli di Lorena, mi porta tra le vigne e noto una conduzione volta al rispetto della terra e della pianta, sovescio, letame, assenza di prodotti chimici ma lotta integrata, processo che richiede particolare attenzione su tutto l’impianto.
La raccolta, esclusivamente manuale, si occupa di selezionare i migliori grappoli di Grechetto Gentile, Barbera, Chardonnay, Pinot Nero e Riesling Italico.
Possiamo affermare che questa piccola ma vivace azienda da 15-16.000 bottiglie ha un predilezione innata per le bollicine poiché le bottiglie di vino che produce sono solo tali; Pignoletto Frizzante con metodo Charmat, Barbera rifermentata in bottiglia e, per il momento, 2 etichette di metodo classico, uno bianco e uno rosato.
Mentre il rosato viene prodotto con Grechetto Gentile e Barbera il bianco è realizzato con il 40% di Grechetto Gentile e il 60% di Chardonnay. Proprio di quest’ultimo vorrei raccontarvi, il Collinetto Brut con permanenza sui lieviti di 24 mesi, che sviluppa un 12,5% di volume in alcol.
Marco mi fa accomodare all’interno dell’azienda, in una bella sala pronta ad accogliere curiosi e sapienti clienti, prende un calice e versa un vino che a prima vista appare già affascinante, il giallo paglierino chiaro, ma non troppo, convive con riflessi verdolini nei quali danzano piccole e fittissime bollicine. Il naso mi sorprende in quanto fine ed elegante e i sentori di agrumi e turgidi frutti bianchi sono circondati da un classico aroma di brioche e crosta di pane.
Il sorso è stretto e centrale, poi si espande e coinvolge tutta il cavo orale disorientando il bevitore e coinvolgendolo in una piacevole esperienza. Il Collinetto è un vino piacevole che si ricava spazio con un equilibrio millimetrico e una beva assai invitante, lo accompagnerei ad aperitivi semplici, piatti di pesce con crostacei o secondi, sempre di pesce, dove un fritto accetterebbe la festa.
Brava famiglia Campeggi, sui Colli Bolognesi abbiamo delle belle e interessanti bolle da sorseggiare e in programma due etichette con 48 mesi sur lies, ma le racconterò appena saranno pronte.