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Le grandi aree e i grandi vini d’America

Rutherford VineyardsBisogna pur ammetterlo, se è vero che tante zone degli Stati Uniti stanno aumentando il loro valore qualitativo, è altrettanto vero che l’area che più rappresenta il blasone dei vini prodotti in America è la West Coast. Quando parlo della West Coast in un articolo sui migliori vini USA, la zona deve essere ristretta a tre Stati: California, Oregon e Washington State.
Ognuno di questi stati ha caratteristiche diverse e, produzioni diverse, ma entrambi si assomigliano per la eccezionale predisposizione del loro territorio a coltivare la vite, volendo possiamo dire che queste aree hanno similitudini con le migliori aree produttive della Francia, o con altre zone d’eccellenza vitivinicola nel mondo, anche se bisogna fare molta attenzione ad usare la parola “simili”, in quanto effettivamente queste aree hanno peculiarità di clima e terreno, che le rendono comunque uniche nel panorama mondiale del vino.

Il primo di questi tre Stati di cui voglio parlare è la California, decisione dovuta piú che voluta, infatti è da qui che provengono i vini americani che hanno preso la ribalta dei maggiori giornali specializzati, e non, del mondo. La grande svolta mediatica nacque con un tasting effettuato nel 1976 a Parigi, precisamente un “blind tasting” di venti vini tra bianchi e rossi, di cui dodici sconosciuti produttori americani (o meglio sconosciuti in Europa) e otto grandissimi produttori di fama mondiale francesi, dalla zona di Bordeaux e Bourgogne, vi lascio immaginare il risultato: i primi due vini furono due americani della Napa Valley. I titoli dei più letti giornali in USA ed in Europa portarono in grande risalto questa notizia, e si può affermare che quella competizione rappresentò la grande svolta per l’affermazione mondiale dei grandi vini Americani.
Tornando alla California, bisogna distinguerla e suddividerla in almeno sei aree produttive: Mendocino, Napa Valley, Sonoma, Central Costa, South of the Bay e per ultime Sierra Foothills e Delta.
Howell MountainDi queste aree sicuramente la Napa Valley è quella che ha il maggior numero di blasonate vinerie, i vini più prestigiosi prodotti in questa valle sono generalmente cabernet, merlot, e bordeaux blend per i rossi, mentre chardonnay e sauvignon fanno la parte dei leoni per i bianchi. La Napa Valley si divide in diverse zone, ognuna con una propria caratteristica ma in grado di produrre vini fenomenali, tra le più famose possiamo menzionare Howell Mountain, Oakville Appellation, Atlas Peak, Stags’ Leap, Rutherford Hill, Saint Helena. Un’altra area californiana, decisamente meno famosa ma con una produzione molto interessante, è la zona del South of the bay dove la produzione d’eccellenza viene rappresentata dal pinot noir. In particolare alcune zone sono maggiormente portate alla coltivazione di questa delicata vite, e sono in grado di produrre pinot noir di altissimo livello, tra le migliori possiamo citare Santa Clara Valley e Santa Cruz Mountains. Anche il Mendocino è tra le aree con una particolare devozione al pinot noir e allo chardonnay.

Tutto altro genere di protagonista troviamo nelle zone di Central Coast e Lodi, dove lo zinfandel è il re. Lo “Zin” così affettuosamente chiamato dagli americani è un grande vino, denso, speziato con delle gradazioni spesso superiori ai sedici gradi e che di queste aree è di gran lunga il vitigno più rappresentativo, anche per la sua capacità di dare ottimi vini, ben bilanciati sebbene le temperature in queste aree siano talvolta veramente elevate. Il Lodi è anche conosciuto per la sua varietà produttiva, in questa zona si possono trovare vigneti piantati a grenache, carignan, tempranillo, albarino, sangiovese, pinotage, in effetti qui i produttori hanno cercato di diversificare l’offerta per consumatori, talvolta ottenendo dei risultati entusiasmanti. Ultima area descritta è quella del Sierra Foothills e il Delta, che fra tutte quelle sopra citate è forse la più sconosciuta ed anche quella che ha una minore produzione d’eccellenza. Un vitigno che è prodotto un po’ ovunque in California, e che assolutamente merita attenzione è il Petite Syraz, vino rosso molto denso quasi marmellatoso, molto fruttato ed in grado di invecchiare molto bene grazie a buoni tannini, inoltre il petite syraz è una delle uve che si possono considerare autoctone e originali degli Stati Uniti, anche se si tratta di un incrocio creato negli anni settanta in California.

Stags' Leap VineyardL’Oregon è senza ombra di dubbio lo Stato del Pinot, non solo quello noir, che effettivamente è il vino più pregiato, ma anche di pinot blanc e pinot gris; le caratteristiche climatiche dell’Oregon favoriscono la produzione di Pinot eccellenti. La maggior parte dei cloni piantati provengono dalla zona della Bourgogne. Tra le zone più rappresentative troviamo Willamette Valley e Dundee Hills, entrambe riconosciute come top zone di produzione per Pinot noir in USA. Washington State ha in questi ultimi anni raggiunto la luce della ribalta, infatti ha ottenuto diversi riconoscimenti dai giornali specialistici e dai critici di fama. I vini di Washington State hanno così finalmente ottenuto lo spazio che meritavano, visto la grande qualità di molti produttori. La produzione più rappresentativa di questo Stato è, per mia opinione, il cabernet sauvignon ed il Bordeaux blend, anche chiamato Meritage in USA. Lo stile di questi vini è decisamente più simile hai grandi vini europei che non alla vicina Napa, grazie ad un clima più mite. Tra le aree degne d’interesse troviamo la Columbia Valley e Champoux. Questi tre Stati per mia opinione sono i top produttori degli USA, e debbo dire che la mia considerazione per alcuni dei vini qui prodotti, si equivale ed a volte supera la stima per i top vini prodotti nelle migliori aree europee.

Antonio Cabibi

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