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Le DOC del Friuli: Friuli Colli Orientali Sottozona Refosco di Faedis

Le Doc del Friuli: Colli Orientali del Friuli Sottozona Refosco di Faedis


❂ Friuli Colli Orientali Sottozona Refosco di Faedis D.O.C.
(D.M. 14/10/2011 -G.U. n.248 del 20/10/2011; ultima modifica: D.M. 7/3/2014, pubblicato sul Sito ufficiale del Mipaaf, Sezione Qualità e Sicurezza Vini DOP e IGP)


zona di produzione
● in provincia di Udine: comprende in tutto o in parte i territori dei comuni di Attimis, Faedis, Nimis, Povoletto, Tarcento e Torreano;

base ampelografica
refosco nostrano min. 85%, possono concorrere le uve dei vitigni a bacca di colore analogo, idonei alla coltivazione per la provincia di Udine, e presenti nei vigneti, max. 15%;

norme per la viticoltura
i nuovi impianti e reimpianti devono essere realizzati con almeno 4.000 viti per ettaro e non potranno produrre mediamente più di kg 2,000 per ceppo;
è ammessa l’irrigazione di soccorso;
la resa massima di uva in coltura specializzata non deve essere superiore a 8 t/Ha e il titolo alcolometrico volumico naturale minimo deve essere del 10% vol.;

norme per la vinificazione
le operazioni di vinificazione devono essere effettuate all’interno della zona di produzione, tuttavia, tenuto conto delle situazioni tradizionali, è consentito che tali operazioni vengano effettuate nell’intero territorio della provincia di Udine, nonché nell’intero territorio dei comuni che comprendono la zona di produzione della denominazione di origine controllata “Collio” (Gorizia, Mossa, San Lorenzo Isontino, Farra d’Isonzo, Capriva del Friuli, Cormons, Dolegna del Collio, San Floriano del Collio);

norme per l’etichettatura
la menzione “Riserva” è ammessa qualora il vino abbia effettuato un periodo di invecchiamento di almeno 3 anni a decorrere dal 1° gennaio successivo all’annata di produzione delle uve;
l’indicazione dell’annata di produzione delle uve è obbligatoria

Roberto Giuliani

Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore informatico. Ma la sua vera natura non si è mai spenta del tutto, tanto che sin da ragazzo si è appassionato alla fotografia e venticinque anni fa è rimasto folgorato dal mondo del vino, si è diplomato sommelier e con Maurizio Taglioni ha fondato Lavinium, una delle prime riviste enogastronomiche del web, alla quale si dedica tutt’ora anima e corpo in qualità di direttore editoriale. Collabora anche con altre riviste web e ha contribuito in più occasioni alla stesura di libri e allo svolgimento di eventi enoici. Dal 2011 fa parte del gruppo Garantito Igp.

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