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“I Cento Napoli 2024”, la collana di guide dedicate alla ristorazione di EDT editrice approda a Napoli

I Cento Napoli

Sempre più attrattiva, sempre più scelta, la città di Napoli sta vivendo il suo momento di gloria, merito soprattutto della gastronomia, che diventa elemento di folclore, di condivisione, di storia e di gusto. Così anche la guida “I Cento”, la collana di guide dedicate alla ristorazione, pubblicata dalla casa editrice EDT, approda a Napoli e – grazie al sostegno di GESAC-Società di gestione degli aeroporti di Napoli e Salerno – ne racconta in modo libero e disinvolto, quelli che secondo gli autori, sono i locali meritevoli di menzione.
Gli autori sono quelli dell’edizione “madre”, nata a Torino, dove dal 2009 è il più amato e venduto vademecum per i golosi piemontesi, la guida “I Cento” dalla sua prima edizione, ha raccontato negli anni tante piazze d’Italia: Milano, Roma, Firenze, Genova, Bari; e ora è anche il turno della città partenopea, che con i suoi colori, le sue tradizioni e allo tesso tempo la sua “internazionalità”, emerge a ragion veduta.
Stefano Cavallito & Alessandro Lamacchia – avvocati-gourmet da trent’anni firme de “La Repubblica” – Luca Iaccarino, collaboratore del “Corriere della Sera” e food editor di EDT, si sono avvalsi per questa edizione della penna di Luciana Squadrilli, giornalista free lance specializzata sull’enogastronomia.

Da destra: Luca Iaccarino, Roberto Barbieri, Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Luciana Squadrilli
Da destra: Luca Iaccarino, Roberto Barbieri, Alessandro Lamacchia, Stefano Cavallito e Luciana Squadrilli

“Più che critici gastronomici, siamo cronachisti di cento storie gastronomiche in una città che ne avrebbe da raccontare mille”.
Così gli autori hanno introdotto la presentazione di questo loro nuovo progetto, che si è svolto lo scorso 22 aprile all’interno del suggestivo spazio della Fondazione Made in Cloister, che ha sede nell’ex chiostro piccolo della Chiesa di Santa Caterina a Formiello, tra le più importanti chiese rinascimentali napoletane, esempio virtuoso di rigenerazione urbana, che unisce l’antico con il nuovo e diventa fucina culturale, condensato di arte, di bellezza e di vita.

I Cento Napoli

Il nome non è casuale, infatti al suo interno vengono raccontati i cento migliori indirizzi dove mangiare in città, suddivisi fra TOP e POP.
Le cento recensioni, serie ma non spensierate, raccontano di ristoranti, ma anche di chef, di storie ed emozioni. Uscita in libreria dal 26 aprile, diventa uno spaccato di quello che, tra storicità iconica e novità avanguardistica, questa realtà del Sud sta vivendo.
Rispetto alle guide delle altre città che solitamente vedono destinare una quota di 50 locali ai top e 50 ai pop, proprio perché è libera di adattarsi alla realtà delle città che si decide di raccontare, nel caso Napoli ha visto dare un maggiore spazio alle trattorie, pizzerie, tripperie, street food e rosticcerie che esistono e resistono in modo predominante nella realtà napoletana, lasciando più spazio all’anima POP della città che in realtà prende poi tantissime forme. A Napoli, del resto, città resa nota dalla pizza, ma anche fatta da una grande cucina di tradizione, tutto diventa un’esperienza.

I Cento Napoli

Come sottolineato da Luciana Squadrilli durante la presentazione: «Abbiamo cercato di dare uno sguardo su Napoli raccontando una città in grande fermento, dove c’è una grande vivacità. Napoli è una città dove è molto divertente, secondo me in questo momento mangiare. Ovviamente ci sono delle pietre miliari che insomma non potevano mancare. Una guida che vuole raccontare la città, fotografare questo momento della città. Ma ci sono tante scoperte, io stessa ho scoperto dei posti che non avevo ancora visitato. Sono stata colpita da queste piccole “sacche di resistenza” di tradizione veramente autentica, trattorie dove ancora si chiacchiera con i padroni di casa o magari si chiacchiera anche col vicino di tavolo e si assaggiano davvero i piatti che un tempo si facevano in casa e che oggi quasi nessuno fa più. Poi ci sono dei posti che sono assolutamente contemporanei, anche di approccio internazionale, ma che in realtà hanno un’anima fortemente napoletana che li rende unici e molto legati a questa città».

I Cento Napoli

Nella Guida i Cento, si troveranno raccontati 40 ristoranti TOP e 60 indirizzi POP, cento schede per cento indirizzi. I locali Top sono indicati in ordine alfabetico, con una classifica di dieci preferiti, una hit parade che premia il “miglior ristorante di Napoli” secondo gli autori; i locali Pop, sempre in ordine alfabetico, sono tutti a pari merito, con un solo vincitore di sezione, premiato come “miglior locale Pop di Napoli”.
Non mancano menzioni e premi speciali, che in ogni edizione de “I Cento”, premiano il lavoro dei ristoratori, assegnando riconoscimenti a chi si è maggiormente distinto nel lavoro in cucina e in sala.
Giusto per citarne qualcuno, il Premio Gesac per il “Miglior ristorante di Napoli” viene dato al George Restaurant, o il Premio Wine & Thecity “La cantina curiosa” al JJ Carni e ancora Premio Carlo Alberto Vermouth di Torino “La tradizione è servita” dato allo storico Mimì alla ferrovia.
In definitiva un itinerario tutto da gustare tra etica, estetica, cultura e gusto del buono.

Fosca Tortorelli

“I CENTO NAPOLI 2024”
40 ristoranti top 60 trattorie, pizzerie e street food pop per mangiare bene a Napoli
dì Stefano Cavallito & Alessandro Lamacchia
e Luca Iaccarino, con Luciana Squadrilli
1a edizione
EDT 2024
€ 12.90

Fosca Tortorelli

È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, Ambiente e Storia, la tesi sperimentale dal titolo “Reinterpretare le Cellae Vinariae. Ambiente, Processo, Produzione” e una successiva pubblicazione in collaborazione con la Prof. Muzzillo F. dal titolo “Vitigni del Sud: tra storia e architettura” (Roma Natan Edizioni, 2012). Ha conseguito il Master Sommelier ALMA-AIS (luglio 2016) presso ALMA a Colorno (Parma). Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione di rilievo nel settore enogastronomico. Fa parte anche dell’associazione Donne del Vino, ha scritto sulla rivista l’Assaggio, oltre che su diverse testate registrate e ha preso parte alle degustazioni per la Guida Vitae, per la guida Slow wine 2017 e per la guida Altroconsumo. Dal 2018 è giornalista pubblicista.

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