La sostanza di tutto è questa: nell’agricoltura convenzionale l’inerbimento è il primo segnale dell’abbandono del terreno mentre in quella biodinamica indica un suolo in buona salute.
Alla biodinamica Lisa Gilbee e Gaetano Morella ci sono arrivati per amore. In primo luogo quello nato dall’incontro tra una giovane enologa australiana venuta in Italia per fare stage, poi per quello dei loro bambini iscritti alla scuola steineriana di Manduria, l’unica del Sud.Così dalla necessità di far crescere bene i figli si è passati alla voglia di lasciare il terreno acquistato a Manduria in modo migliore di come è stato trovato.
Gaetano mi prende in macchina e piano piano lasciamo il cemento dei nuovi palazzoni di Manduria per essere inghiottiti, come nelle favole, prima dai vigneti, poi dalla macchia mediterranea e, infine, da questo mare di alberelli che regalano dai 20 ai 25 quintali per ettaro con l’eccezione del 2011, dove per la prima volta la produttività è scesa sotto i 20.
Lisa e Gaetano hanno ovviamente scelto l’alberello perché solo se si specializza la biodiversità esistente è possibile pensare ad un futuro anche commerciale in questo mercato mondiale sempre più piccolo. Bene, la questione del sistema di allevamento in Puglia risponde a questa proporzione matematica: alberello:spalliera=case in pietra:case in cemento.Ossia come dagli anni ’60 in poi il cemento ha preso piede perché più pratico, meno costoso oltre che spesso in mano alla malavita organizzata, devastando urbanisticamente tutte le città e quasi tutti i piccoli centri, così la cultura dell’alberello viene combattuta a colpi di finanziamenti pubblici per l’espianto e il rinnovo con il sistema a spalliera.
Ovviamente la scelta del sistema di allevamento non dovrebbe essere né ideologica ma di converso neanche finanziaria e legislativa. Ma di opportunità per la pianta su quel terreno in quel clima a seconda del progetto di vino.
Oggi con un vigneto quasi a corpo unico di oltre 14 ettari, Lisa e Gaetano possono vantare la maggiore estensione di Manduria. Per tornare al paragone architettonico, la loro situazione è come quella di una casa in pietra circondata da palazzi di cemento in città. Gaetano, figlio e nipote di contadini, spiega che il suo obiettivo è tornare all’artigianalità del nonno, dopo l’abbuffata di chimica della generazione del padre. Biologico e convenzionale non sono poi così distanti come schema mentale perché partono dal presupposto di ordinare alla pianta di nutrirsi, a prescidendere. La biodinamica invece asseconda la predisposizione della vite senza forzarla.
Da questa impresa rurale di Manduria Lisa e Gaetano producono il Primitivo Old Vines, una vino di grande energia, sicuramente destinato a durare molto a lungo evolvendosi nel tempo.
Il 2008 ha ricevuto il riconoscimento di Vino Slow. Noi abbiamo goduto il 2009, ancora in una fase di affinamento in bottiglia perché l’uscita dalla cantina è prevista in luglio.
Legno e frutto sono ben integrati, il naso è lungo, pieno di frutta matura, note di macchia mediterranea, carrube. In bocca ha una incredibile energia, è fresco, lungo, materico ma non pesante, dolce ma non zuccherino, con una chiusura lunga e un finale piacevolmente secco che lo rende abbinabile.
Il nuovo progetto di Lisa e Gaetano, adesso costretti senza spazio nella loro cantina garage, è costruire una bella struttura nel cuore della vigna. Ed è quello che accadrà per dare la possibilità al Primitivo di esprimersi in questo territorio in modo non palestrato ma naturale, diretto, immediato e leggibile. Un’altra storia del Sud che in vigna gioca in positivo i suoi difetti: capa tosta e individualismo.
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Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilancio della viticoltura campana e meridionale. Al centro dei suoi interessi la ristorazione di qualità, la difesa dei prodotti tipici e dell'agricoltura ecocompatibile. È autore per le Edizioni dell'Ippogrifo delle uniche guide, sponsor free, sui vini della Campania e della Basilicata andate ripetutamente esaurite oltre che del fortunato Le Ricette del Cilento giunto alla terza edizione. Con la Newton Compton ha pubblicato La cucina napoletana di mare, I dolci napoletani, 101 vini da bere almeno una volta nella vita. Ha vinto il premio Veronelli come miglior giornalista italiano nel 2008. Dal 1998 collabora con la Guida ristoranti Espresso, è impegnato nella nuova guida Vini d'Italia di Slow Food. Fa parte del gruppo Garantito Igp.
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Giornalista cresciuto con Montanelli al giornale, si occupa da sempre di agricoltura, agroalimentare enogastronomia e viaggi. Ha lavorato tra gl (...)
Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore (...)
Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
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Esordi giornalistici nel lontano 1984 nel mondo sportivo sul giornale locale Corriere di Chieri. La passione per l’enogastronomia prende forma a (...)
Maestro Assaggiatore e Docente O.N.A.V., Delegato per la provincia di Lecco; svolge numerose attività come Docente presso Slow Food, Scuola de L (...)
Appassionata di birra artigianale, con un debole da anni per Franconia e West Coast USA coltiva quotidianamente la sua passione tra pub, amici p (...)
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Cresciuta con una nonna contadina e una nonna nobile ha imparato a cucinare sin dall’età di 4 anni maionese fatta a mano, insalata russa con le (...)
Originaria dell'Oltrepò Pavese ma per metà spagnola. L'interesse per il mondo del cibo e del vino nasce in famiglia, grazie a papà salumiere e f (...)
È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, (...)
Napoletano, classe 1970, tutt'oggi residente a Napoli. Laureato in economia, da sempre collabora nell'azienda tessile di famiglia. Dal 2000 comi (...)
Ha conseguito il diploma di Sommelier AIS nel 2001. È Degustatore per la regione Lombardia e giudice per le guide Vitae e Viniplus. Ha partecipa (...)
Laureata in giurisprudenza, giurista di formazione, è giornalista dal 1996, settore turismo enogastronomico, responsabile agroalimentare PMI - p (...)
Ha iniziato la sua attività in campo enogastronomico nel 1987. Ha collaborato con le più importanti guide e riviste del settore italiane ed este (...)
Giornalista pubblicista, collabora dal 1979 con numerose testate. È direttore responsabile di InternetGourmet.it. Ha pubblicato vari libri dedic (...)
Nato nel 1974 a Roma in una annata che si ricorderà pessima per la produzione del vino mondiale. Sarà proprio per ribaltare questo infame inizio (...)
Aspirante agronomo, laurea in Scienze e tecnologie viticole ed enologiche e poi in Scienze agrarie, innamorato tanto della vite che del frumento (...)
La passione per il mondo del vino inizia nel 1999, per curiosità intellettuale, seguendo vari percorsi di studio (Diploma di Assaggiatore ONAV, (...)
Per quasi 10 anni tra gli autori della guida I Vini d'Italia de L'Espresso, docente di materie vinose ad ALMA - La Scuola Internazionale di Cuci (...)
Laureato in Scienze della Formazione presso l’università di Tor Vergata a Roma, continua gli studi a Roma laureandosi in Dirigenza e coordinamen (...)
Nata a Lugo di Ravenna, sommelier AIS, laureata in Viticoltura ed Enologia presso l'Università di Bologna; ad oggi Tecnico Commerciale e docente (...)
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Nato il 22 febbraio 1952 a Pavia, dove risiede. Si è laureato nel 1984 in Filosofia presso l'Università Statale di Milano. Dal 1996 al 2014 è s (...)
Di formazione classica, è assistente amministrativo nel settore dei progetti europei e giornalista. La passione e gli studi lo hanno portato ad (...)
Conseguita la maturità artistica, il primo lavoro nel 1997 è stato nel mondo illuminotecnico, ma la vera passione è sempre stata l'enogastronomi (...)
Giornalista free-lance, milanese, scrive di vino, ortofrutta e grande distribuzione, non in quest'ordine. Dirige il sito e la rivista dell'Assoc (...)
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