Indirizzo: Via San Siro, 7/b – Frazione Pergolese di Lasino – 38070 Sarche (TN) Tel.: +39 0461 563216 Fax: +39 0461 563163 Sito: www.pisonivini.it Email: info@pisonivini.it Azienda BIO: sì
laVINIum – 05/2023
Dal Rebo al Vino Santo Trentino passando per i vitigni resistenti PIWI
Il titolo la dice lunga su quanta carne al fuoco sia possibile considerare parlando della Cantina Fratelli Pisoni di Pergolese (TN), piccolo borgo vitato della Valle dei Laghi in Trentino Alto-Adige. L’Azienda, fondata attorno al 1852, oggi è in mano a Marco e Stefano, la quarta generazione. Il viaggio continua all’insegna di una storia familiare colma di antiche tradizioni, nel segno dell’agricoltura biologica e biodinamica.
Da sinistra: Stefano e Marco Pisoni
I nostri protagonisti, coadiuvati da un team di esperti collaboratori ormai considerati parte integrate della famiglia, promuovono con passione i capisaldi dell’enologia trentina: primo fra tutti il noto Vino Santo Trentino. Un prodotto molto importante per F.lli Pisoni, basti pensare che la Cantina è l’unica, dal 1930, a produrlo per le varie messe che si svolgono nella Curia di Trento.
Un altro tema piuttosto discusso negli ultimi anni è centrale per la Cantina di Pergolese (TN), ovvero le varietà resistenti PIWI: l’azienda è tra le poche all’interno della regione ad allevare queste particolari cultivar con cui produce il vino Mesum che più avanti vedremo. L’acronimo PIWI, tradotto in lingua tedesca Pilzwiderstandfähig, significa “resistenti ai funghi”: uve selezionate per essere per l’appunto resistenti alle malattie fungine. Allevandole con passione è possibile ridurre notevolmente l’impatto ambientale riguardo la coltivazione della vite. Ultimo, non in termini d’importanza, il progetto Reboro, un vino molto particolare prodotto con uve rebo. I grappoli vengono messi ad appassire fino a novembre per circa due mesi sulle “arele”, ovvero i classici graticci. Questo particolare vitigno prende il nome da Rebo Rigotti, docente presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, siamo attorno agli anni ’50. Si tratta di un miglioramento genetico del teroldego, vecchio vitigno storico del trentino incrociato con il fiore del merlot.
Il progetto Reboro è piuttosto articolato, tuttavia volendo sintetizzare: trattasi di vendita in Primeur, con l’adozione di una vite, riservata alla community Wine Club Pisoni creata dall’Azienda. A tal riguardo è impossibile non segnalare per l’appunto il Reboro Day: quest’anno si svolgerà sabato 3 giugno e sarà una grande festa. Sarà possibile salire sulla collina che domina la valle dei Laghi, in Trentino, e apporre la targhetta col proprio nome sulla propria pianta di rebo. L’evento, ormai giunto alla quinta edizione, celebra il progetto di adozione denominato: “Your Vine, your Wine”, atto alla valorizzazione di questa particolare cultivar figlia della terra trentina. Sul sito aziendale è presente una sezione apposita che illustra il regolamento.
Torniamo a parlare della Cantina Fratelli Pisoni: sedici ettari vitati di proprietà, certificazione biologica dal 2008, in alcuni casi vengono applicati i dettami dell’agricoltura biodinamica. Queste particolari colline, comprese nel territorio della Valle dei Laghi – tra le Dolomiti di Brenta (Patrimonio Unesco) e il Lago di Garda – godono di un microclima favorevole. Grazie all’influenza di quest’ultimo il clima è piuttosto mite tutto l’anno e le brezze, prima fra tutte la nota Ora del Garda, consentono di ottenere vini equilibrati, espressivi e di buona struttura. – In una dinamica agronomica integrata tra aria, clima e scelta dei vitigni da piantare, il nostro obiettivo è quello di non depauperare il terreno che coltiviamo, ma di preservalo come patrimonio da lasciare alle nuove generazioni – queste le parole di Stefano Pisoni, agronomo aziendale.
Laddove possibile buona parte delle operazioni vengono fatte a mano, talvolta con l’uso del cavallo, specie per lo scalzo e rincalzo del terreno dove piantare le barbatelle. L’utilizzo dei macchinari è consentito tuttavia in maniera limitata così da ridurre l’impatto ambientale. I vigneti sono collocati in parte nella piana vicino al fiume Sarca, con un terreno più sabbioso-limoso, e in parte sulla collina di San Siro ad una altitudine di 450 m.s.l.m. con terreno calcareo. Oltre all’uva, per favorire la biodiversità, l’azienda ha una piccola produzione di Olio di Oliva, di mele e di kiwi. L’azienda Agricola Pisoni ai giorni nostri produce 80.000 bottiglie suddivise in 17 etichette, comprese il Vino Santo Trentino, il Reboro e il Mesum sopracitati. Vedremo assieme quest’ultime due, oltre al vino bianco Annada, da uve nosiola in purezza e il Sarica Rosso (80% syrah, 20% pinot nero). Altre uve impiegate per quanto concerne il resto della produzione sono: cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot, teroldego, chardonnay e moscato. Da segnalare, dulcis in fundo, il fatto che Fratelli Pisoni cura dal 2017 la linea di prodotti di bellezza col marchio registrato Ampelié, ottenuti dai loro prodotti biologici coltivati. Vengono prodotti una crema viso e un’acqua micellare struccante con estratto di foglie giovani di vite, un siero viso con estratto oleoso di vinaccioli da uva rossa e un balsamo occhi con estratto purificato di vinaccioli. Una scelta coerente in grado di valorizzare e ottimizzare, a 360°, il duro lavoro svolto durante tutto l’arco dell’anno.
Andrea Li Calzi
Per quasi 10 anni tra gli autori della guida I Vini d'Italia de L'Espresso, docente di materie vinose ad ALMA - La Scuola Internazionale di Cuci (...)
Non ha certificazioni, non è sommelier, né degustatrice ufficiale del gran Regno. Si occupa di comunicazione e di digital design dal 2002 in una (...)
Torinese, sognatore, osservatore, escursionista, scrittore. Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l'Università di Torino e Mast (...)
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Giornalista cresciuto con Montanelli al giornale, si occupa da sempre di agricoltura, agroalimentare enogastronomia e viaggi. Ha lavorato tra gl (...)
Figlio di un musicista e una scrittrice, è rimasto da sempre legato a questi due mestieri pur avendoli traditi per trent’anni come programmatore (...)
Sociologo e giornalista enogastronomico, è direttore responsabile di laVINIum - rivista di vino e cultura online e collabora con diverse testate (...)
Di formazione tecnica industriale è stato professionalmente impegnato fin dal 1980 nell’assicurazione della Qualità in diverse aziende del setto (...)
Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
Esordi giornalistici nel lontano 1984 nel mondo sportivo sul giornale locale Corriere di Chieri. La passione per l’enogastronomia prende forma a (...)
Maestro Assaggiatore e Docente O.N.A.V., Delegato per la provincia di Lecco; svolge numerose attività come Docente presso Slow Food, Scuola de L (...)
Sommelier e master sul servizio vino e relazione col commensale, ha tenuto alcuni corsi in area territoriale del Pavese di approccio/divulgazion (...)
È Sommelier e Degustatrice ufficiale A.I.S. rispettivamente dal 2003 e dal 2004; ha sviluppato nel suo lavoro di dottorato in Industrial Design, (...)
Napoletano, classe 1970, tutt'oggi residente a Napoli. Laureato in economia, da sempre collabora nell'azienda tessile di famiglia. Dal 2000 comi (...)
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