Statistiche web

Collio Sauvignon Blanc Cicinis 2022

Degustatore: Andrea Li Calzi
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 12/2023


Tipologia: DOC bianco
Vitigni: sauvignon
Titolo alcolometrico: 13,5%
Produttore: ATTEMS
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: da 20 a 25 euro


Circa un anno fa, a seguito di un approfondimento dedicato alla Cantina Attems, ho recensito il Collio Sauvignon Blanc Cicinis 2020. I più curiosi potranno leggere, o rileggere, il mio articolo che racconta la storia di questa azienda friulana del Gruppo Frescobaldi. La sede è a Capriva del Friuli (GO), piccolo borgo inserito all’interno di un contesto vitivinicolo tra i più interessanti d’Italia, soprattutto in merito ai vini bianchi. Sto parlando del Collio. Colline affascinanti baciate dal sole e costantemente ventilate dalle brezze della cerchia delle Prealpi Giulie e dal Mare Adriatico.
Riguardo il Cicinis 2022, nonostante il millesimo caldo e siccitoso, son felice di ritrovare tutte quelle sfumature che mi avevano già convinto lo scorso anno. Alludo ad una tipologia di vino che ha ben poco da spartire con i classici stereotipi attribuiti all’uva sauvignon blanc. Sfumature olfattive intense e stereotipate che alla lunga stancano: note di bosso, foglia di pomodoro e pompelmo.
Prodotto mediante l’utilizzo di uve allevate a guyot nell’area del Collio, sul colle Cicinis ai piedi del Monte Calvario (Podgora), il cui suolo principale è la cosiddetta ponca di origine marina – tipica del Friuli – la cui composizione risale a milioni di anni fa ed è costituita da arenarie, sabbia e limo, con alternanze di marna. La resa è pari 65 q.li/ha, vendemmia manuale, la fermentazione alcolica avviene per il 50% in serbatoi di cemento a forma d’uovo, esclusivamente dedicati a questo vino, per il 10% in barriques nuove e per il restante 40% in barriques e tonneaux di secondo e terzo passaggio.
L’affinamento avviene negli stessi contenitori e dura circa 9 mesi non svolgendo la fermentazione malolattica. Versato all’interno di un ampio calice mostra buon estratto e una tonalità giallo paglierino con riflessi verdi.
Trascorsi 10-15 minuti dalla mescita ritrovo un bel frutto maturo in cui primeggia il ricordo di susina gialla e ribes bianco, seguiti da kiwi e scorza di cedro; pian piano emerge anche il comparto minerale mediante suggestioni di calcare e roccia calda al sole. Evolve magistralmente a 24 ore dalla mescita, mostrando un quadro olfattivo ancor più definito ed armonioso.
In bocca il vino, rispetto all’annata 2020, mostra maggior equilibrio già a pochi mesi dall’imbottigliamento. Il carattere dell’annata si fa sentire. La sapidità conquista subito i recettori del gusto ben supportata da una spalla acida di tutto rispetto. Il finale è appannaggio dell’agrume e una sensazione ammandorlata chiude definitivamente i battenti. Quest’ultima ben si accosta ad un piatto di spaghetti ai gamberi e zucchine. Quattro chiocciole ad un passo dalla quinta.

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio