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Colle Fregiara Bianco 2019

Colle Fregiara Bianco 2020 AnnesantiDegustatore: Roberto Giuliani
Valutazione: @@@@@
Data degustazione: 02/2023


Tipologia: IGT Bianco
Vitigni: trebbiano locale
Titolo alcolometrico: 13%
Produttore: ANNESANTI
Bottiglia: 750 ml
Prezzo enoteca: da 24 a 28 euro


Francesco Annesanti, laureato in Scienze Naturali, ha ereditato dalla famiglia l’amore e il rispetto per la natura; vivendo a due passi dalle Cascate delle Marmore, in un territorio dove l’agricoltura non era mai settoriale, ma comprendeva uliveti, vigneti, seminativi e altre produzioni gestite sempre in ambito famigliare, ha sentito da subito, nel 2012, l’esigenza di dedicarsi alla vitivinicoltura con uno sguardo attento all’ambiente, cercando di imparare giorno per giorno il modo migliore per trasmettere nei vini tutto il meglio da quegli appezzamenti distribuiti su 20 ettari di terra.
Da alcuni anni si dedica alla biodinamica e in cantina utilizza anche anfore in terracotta, utilizzate per una specifica linea di vini come questo, ottenuto da un biotipo di trebbiano locale di antiche origini.
Le anfore vengono utilizzate sia nella fase di fermentazione con le bucce – senza controllo della temperatura – sia nella successiva maturazione, dove il contatto con le fecce fini si protrae per dieci mesi. Il vino ottenuto viene poi trasferito in damigiane di vetro dove rimane per tre mesi, infine viene imbottigliato senza alcun procedimento di chiarifica, filtrazione o stabilizzazione.
Dopo tanti anni di assaggi posso dire con assoluta tranquillità che quando un vino come questo è fatto da mani consapevoli, il risultato è sempre di grande fascino. Uno degli aspetti che più mi convincono è la sua freschezza ed energia, si sente che è materia viva, in movimento, il frutto, i fiori, la delicata speziatura, ricamano un bouquet in perfetto equilibrio espressivo, è un quadro particolare, dove non hai la definizione netta di questo o quel sentore, ma il segno evidente della sua maturazione ed evoluzione; ha poco senso parlare di ginestra, albicocca, agrumi, perché il profumo è il risultato della fusione di questi ed altri elementi, più complesso e meno catalogabile ma di indubbia bellezza.
E al palato condensa queste percezioni, rivela una traccia sapida che accompagna un frutto quasi masticabile, per certi aspetti si avvicina a un trebbiano abruzzese, come intensità e materia, ma per altri esprime una finezza tutta umbra, floreale, armonioso, con tutte le basi per evolvere a lungo.

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