Degustatore: Roberto Giuliani Valutazione: @@@@@ Data degustazione: 04/2024
Tipologia: IGT Paestum Rosso Vitigni: aglianico Titolo alcolometrico: 15% Produttore: TENUTE DEL FASANELLA Bottiglia: 750 ml Prezzo medio: da 13,5 a 16 euro Vino BIO: Sì
Tenute del Fasanella dedica questo vino a San Manfredi, la località dove sorgeva Sant’Angelo a Fasanella nel 1246, quando Federico II di Svevia decise di raderla al suolo. Della cooperativa cilentana ho raccontato tutto nelle schede dei due vini precedenti, il Fiano Phasis 2022 e il Rosso Auso 2018, questo terzo vino nasce da sole uve aglianico, perfette per il territorio del Parco Nazionale del Cilento.
E ancora una volta devo dire che sono rimasto colpito dalla qualità dei vini di questa cooperativa di 40 soci, anche in questo caso mi trovo di fronte a un prodotto assolutamente riuscito, coinvolgente, dinamico, un’interpretazione del vitigno che ne esprime al meglio le caratteristiche, riuscendo a domare piuttosto bene l’esuberante tannino. Proviene per il 67% dalla località “Aia de Ciardi” e per il 33% da San Vito, matura 24 mesi per il 60% in tonneaux di rovere francese di primo passaggio e per la restante parte 24 mesi in acciaio. Nel calice il frutto ha un ruolo fondamentale, si colgono la prugna e la marasca, perfettamente mature, una speziatura fine arricchisce il bouquet, poi sensazioni di macchia mediterranea e menta, mentre al gusto troviamo una grande succosità, il vino ha una bella morbidezza ma ben sostenuta dall’acidità; sorprendente quanto sia poco percettibile la nota alcolica, che qui tocca i 15 gradi. Di fatto è un rosso che avrebbe potuto rischiare di raggiungere certe pesantezze e austerità che a volte troviamo nell’aglianico di Taurasi, invece riesce perfettamente a gestire una materia fine e coesa, profonda e persistente, bellissimo risultato.
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Laureato in Filosofia e giornalista professionista, lavora al Mattino dove da anni cura una rubrica sul vino seguendo dal 1994 il grande rilanci (...)
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