IX Miglio Bianco 2022
Degustatore: Roberto Giuliani
Valutazione: @@@@
Data degustazione: 07/2024
Tipologia: IGT Bianco
Vitigni: malvasia puntinata, malvasia di Candia, bombino bianco
Titolo alcolometrico: 12,5%
Produttore: RISERVA DELLA CASCINA
Bottiglia: 750 ml
Prezzo medio: da 10 a 15 euro
Vino Bio: sì
Il Lazio è una regione molto particolare, dal punto di vista vitivinicolo ha delle potenzialità notevoli, ma non sempre vengono comprese e manca il senso di aggregazione, fondamentale per comunicare i diversi territori e le loro peculiarità.
Al di là di questo, c’è davvero molto da raccontare, azienda per azienda, realtà che si trovano in zone più note e in altre quasi sconosciute, ciascuna con il proprio talento e la propria storia.
Una di queste è sicuramente Riserva della Cascina, di cui in passato ho narrato la storia e i vini; ho conosciuto Silvia Brannetti e il papà Giuseppe nel 2019, ma Lavinium ha descritto i loro vini sin dal 2003. Da allora sono cambiate tante cose, decisamente in meglio, è nata la nuova cantina, le etichette sono state rinnovate, sono nati nuovi vini.
Il IX Miglio (che ricorda il punto dell’Appia Antica dove risiede l’azienda, a pochi chilometri da Roma) rimane per me uno di quelli più riusciti e rappresentativi, ottenuto dalle uve classiche di queste zone, malvasia puntinata del Lazio, malvasia di Candia e bombino bianco.
Come sempre si fa apprezzare per la qualità dei profumi, la sensazione netta di pietra focaia ci ricorda l’origine vulcanica del territorio (le antiche colate laviche del Vulcano Laziale giungevano fin quasi al mare); poi frutta fresca, pesca bianca, susina, arancia Navel e guizzi agrumati, fiori di campo, leggera salvia.
All’assaggio la decisa vena acida spiana la strada a percezioni minerali e fruttate di notevole appeal, tutto si esprime con estrema grazia e pulizia, viene voglia di berne perché ha un potere rinfrescante e con questo caldo i 12,5 gradi alcolici sono sufficientemente moderati per non creare problemi.
Lo aspetta un antipasto a base di moscardini e gamberetti fritti al profumo d’alloro, poi pasta alla checca e nasello di Terracina al salmoriglio.